13-07-2019
La clorella è un’alga verde unicellulare eucariota, con un diametro compreso tra i 2 e gli 8 micron. È un’unica cellula autosufficiente, che racchiude in sé tutte le componenti necessarie per la sua esistenza e che presenta proprietà nutritive bilanciate. È tra i primi esseri viventi apparsi sulla terra ed è riuscita a sopravvivere grazie anche alla sua capacità di proliferazione, superiore a quella di molte piante terrestri. In condizioni favorevoli la clorella si moltiplica a una velocità incredibile: si è osservato, infatti, il quadruplicamento della popolazione in meno di 20 ore. Le pareti cellulari della clorella sono composte da tre strati, dei quali quello centrale è il più spesso e contiene microfibrille di cellulosa, mentre lo strato esterno contiene carotenoidi polimerizzati. Secondo alcuni studi, sarebbe questo materiale cellulare esterno a conferire alla clorella la sua attività detossicante.
La clorella presenta alte concentrazioni di acidi nucleici (RNA e DNA), incluso il complesso nucleotide-peptide, conosciuto come CGF (Chlorella Growth Factor - Fat-tore di Crescita della Clorella), scoperto nel 1950 dal dr. Fujimaki del Tokio Science Institute. Il ricercatore giapponese rilevò che il CGF viene prodotto durante la fotosintesi e stimola la crescita della clorella. Esperimenti in vitro e in vivo hanno mostrato che il CGF promuove la velocità di crescita degli organismi, aumentando la funzione degli acidi nucleici a livello cellulare, stimolando la riparazione dei tessuti e offrendo protezione contro le sostanze tossiche. La clorella contiene, inoltre, un vasto spettro di nutrienti, minerali e vitamine, aminoacidi, antiossidanti, enzimi, mucopolisaccaridi e fitonutrienti.
AZIONE DETOSSIFICANTE
La clorella è un vegetale ricco di clorofilla, essenza vitale delle piante che, insieme all’alto contenuto in carotenoidi e altri antiossidanti rapidamente assorbiti dall’organismo, riduce il livello dei radicali liberi, limitando i danni arrecati al DNA. Studi in vivo hanno dimostrato la capacità detossicante della clorella da sostanze tossiche quali uranio, mercurio, rame, cadmio e idrocarburi clorinati. In uno studio, la somministrazione di clorella ad animali esposti a dosi tossiche di clordecone (insetticida, fungicida) ne ha aumentato il tasso di eliminazione, diminuendo l’emivita delle tossine da 40 a 19 giorni. L’alga assunta è passata indigerita attraverso il tratto gastrointestinale degli animali, interrompendo la ricircolazione enterica dell’insetticida, eliminando di conseguenza il clordecone con le feci. Le pareti cellulari dell’alga hanno conservato l’attività delle cellule, suggerendo che esse siano un sito chiave per la capacità disintossicante della clorella. Più recentemente, alcuni ricercatori giapponesi hanno sottoposto ratti a dosaggi tossici di PCB (diossine), associando alla dieta un quantitativo di clorella pari al 10% del quantitativo di alimenti assunti. Misurando la quantità di diossina escreta da ambedue i gruppi è risultato che il gruppo nutrito con clorella ha escreto molta più diossina del gruppo di controllo. I ricercatori hanno concluso che la somministrazione di clorella può essere utile nella prevenzione dell’assorbimento dal tratto gastrointestinale di questo agente chimico e nella promozione dell’escrezione della diossina assorbita nei tessuti.
AZIONE REGOLATRICE INTESTINALE
Le pareti cellulari di quest’alga sono molto resistenti all’attacco enzimatico, stimolano la crescita della flora intestinale e svolgono un’azione di aumento della massa fecale, velocizzando il tempo di evacuazione.
IPERLIPIDEMIA, IPERTENSIONE E ULCERE
In due studi su animali la supplementazione di clorella ha ritardato o prevenuto la formazione di lesioni ateromatose in conigli e topi nutriti con una dieta ad alto contenuto in colesterolo. Sempre in esperimenti in vivo la somministrazione di clorella ad animali con ulcera peptica, ha dimostrato chiari effetti profilattici, prevenendo la formazione di ulcera e proteggendo la mucosa gastrica. Recenti studi clinici indicano possibili effetti sull’ipertensione. In uno studio su 24 adulti con ipertensione leggero-moderata l’effetto di 10 g di clorella per 2 mesi, ha mostrato la capacità di ridurre la necessità di farmaci antipertensivi.