03-08-2019
Il resveratrolo è un composto protettivo prodotto dall’uva rossa (e da qualche altra pianta) per difendersi contro i parassiti. Molti studi hanno dimostrato che questa sostanza è un antiossidante potente e che protegge la salute umana tramite meccanismi multipli. Sfortunatamente, non c’è quasi più resveratrolo nell’uva rossa convenzionale (e nel vino rosso) a causa dell’utilizzo generalizzato dei pesticidi, laddove ne conteneva circa 8-10 mg per litro. Ma per fortuna questo antiossidante è stato localizzato nell’uva rossa biologica, che tra l’altro, trattiene l’equilibrio naturale di tutti i composti attivi: polifenoli, flavonoidi, antociani e oligoproantociani (OPC).
Il resveratrolo è senza dubbio il fitonutriente più efficace e più studiato che si possa assumere per mantenere e proteggere la propria salute. È una soluzione efficace a molti problemi che si riscontrano negli esseri umani durante l’invecchiamento. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che il resveratrolo riduce da solo del 40% il rischio cardiovascolare. È più efficace rispetto alla vitamina E, e agisce contro molte più forme di radicali liberi, per impedire l’ossidazione del colesterolo LDL. Inibisce l’aggregazione piastrinica bloccando l’azione della trombina e di diversi altri fattori aggreganti. Favorisce la produzione di ossido nitrico che rilassa e dilata le arterie. Riduce i livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue così come il fattore intrinseco ipertensore endotelina 1. Il resveratrolo è una delle poche sostanze naturali in grado di bloccare lo sviluppo delle cellule cancerogene a diversi stadi. Uno studio pubblicato nella prestigiosa rivista Science ha mostrato che il resveratrolo blocca la proliferazione delle cellule cancerogene a tre stadi importanti dello sviluppo. La somministrazione di resveratrolo a dei topi per diciotto settimane ha permesso di ridurre il numero di tumori cutanei del 98%.
Il resveratrolo uccide le cellule cancerogene, che siano o meno estrogeno-dipendenti oppure che siano portatrici o meno del gene P53. Uno studio austriaco ha mostrato che il resveratrolo bloccava lo sviluppo di metastasi ossee in certi tipi di tumori. Altri studi hanno mostrato che permetteva di migliorare, in alcuni casi, i risultati della chemioterapia. Contrariamente a molti farmaci, il resveratrolo non distrugge le cellule sane ma le protegge. L’azione anticancerogena è realmente diversificata, potente e sofisticata. In base ad alcuni studi preliminari, il resveratrolo protegge il cervello dallo stress ossidativo se assunto singolarmente oppure in concomitanza con altri antiossidanti. Si sa che lo stress ossidativo svolge un ruolo importante nello sviluppo della maggior parte delle malattie neurodegenerative. Uno studio cinese ha dimostrato che il resveratrolo protegge il midollo spinale dall’infiammazione con un’efficacia confrontabile a quella del farmaco prednisone, ma con una protezione antiossidante supplementare, quando viene iniettato immediatamente dopo una ferita. Il resveratrolo ha anche migliorato la prognosi e ha ridotto le conseguenze permanenti di un attacco cerebrale in alcuni ratti pretrattati per ventuno giorni.
Il resveratrolo, in base a uno studio condotto alla Harvard Medical School, attiva un gene di longevità in certi tipi di lieviti e permette di aumentare la speranza di vita del 70%. I suoi effetti si esercitano, così come quelli della restrizione calorica, tramite l’attivazione dei geni SIR. Le ricerche hanno fatto riferimento per il momento solamente ad alcuni lieviti, mosche e nematodi, ma occorre notare che anche gli esseri umani possiedono questi geni.