23-08-2019
Il reishi (Ganoderma lucidum) viene utilizzato per scopi medicinali da oltre duemila anni. Gli antichi lo hanno giustamente soprannominato il “fungo dell’immortalità”. Infatti, negli ultimi decenni, i ricercatori hanno analizzato i vari composti presenti in questo fungo. La scienza ha convalidato le sue molte proprietà che forniscono al corpo una protezione completa contro le varie malattie che riducono la longevità. Tra le centinaia di composti attivi presenti nel reishi, abbiamo identificato tre sostanze specifiche con potenti effetti:
- I polisaccaridi (carboidrati), che hanno effetti antitumorali grazie alla loro capacità di prevenire la formazione anomala di vasi sanguigni e di rafforzare il sistema immunitario.
- I triterpeni, che proteggono il fegato, riducono la pressione arteriosa e il colesterolo, prevengono l’aggregazione piastrinica e quindi riducono il rischio di ictus e di attacco di cuore, combattono le reazioni allergiche innescate dall’istamina e infine possiedono attività antitumorali.
- Il “Ganoderma lucidum peptide”, che ha potenti proprietà antiossidanti.
Il reishi contiene anche altri composti unici che favoriscono l’attivazione dei recettori di superficie cellulare che modulano l’immunità e una proteina specifica antitumorale chiamata LZ-8. Sono la concentrazione e l’equilibrio tra questi diverse componenti che spiegano i numerosi vantaggi del reishi. Quindi, la scoperta più spettacolare degli ultimi anni è il suo impatto sulla longevità, grazie ai suoi componenti più attivi. I ricercatori hanno infatti scoperto che il reishi migliora tutti i sistemi immunitari cellulari stimolando la produzione di anticorpi destinati a ottenere o avviare una risposta del sistema immunitario, riducendo il meccanismo di produzione di citochine infiammatorie. Inoltre, ciò che rende questo fungo unico è la sua capacità di agire ubiquitariamente, innescando grandi cambiamenti che portano a una maggiore longevità:
- protegge il DNA cellulare dai danni ossidativi che contribuiscono all’invecchiamento e al cancro;
- protegge il DNA mitocondriale e i mitocondri contro i danni ossidativi che indeboliscono la loro capacita di produrre energia e li rendono inefficaci, un’altra delle principali cause dell’invecchiamento;
- aumenta i livelli e l’attività degli enzimi antiossidanti intracellulari, riducendo così l’ossidazione delle membrane cellulari. Infatti, favorisce la produzione endogena di enzimi antiossidanti come superossido dismutasi (SOD), catalasi e glutatione;
- protegge i reni dai danni ossidativi, riducendo così il rischio di insufficienza renale;
- aumenta l’attività protettiva delle cellule staminali ematopoietiche, dei linfociti T e di altri fattori immunitari cruciali. Aumenta il numero e le funzioni di tutte le linee cellulari, in particolare “le cellule natural killer”, cosi come i “linfociti T” responsabili della risposta antigenica;
- promuove la specializzazione e l’attivazione delle cellule dendritiche e di quelle dei macrofagi che consentono di rispondere alle minacce virali o tumorali, sostenendo la produzione di anticorpi da parte dei linfociti B;
- si oppone alle citochine infiammatorie responsabili dei dolori in caso di artrite reumatoide. Alcuni studi hanno anche dimostrato che l’estratto di Reishi inibisce alcune reazioni allergiche, e porta effetti positivi sull’asma e sulla dermatite da contatto;
- aumenta l’espressione di uno dei geni della longevità e aumenta l’aspettativa di vita di molte specie, dal lievito ai vermi primitivi fino ai mammiferi come i topi. Infatti, i ricercatori hanno chiaramente dimostrato, in uno studio su topi di laboratorio, che il consumo di reishi era collegato ad un aumento della durata di vita degli animali tra il 9 e il 20%, l’equivalente di sette - sedici anni di aspettativa di vita aggiuntiva negli esseri umani! Quindi, contrastando i meccanismi dell’immunosenescenza, vale a dire, il progressivo deterioramento del sistema immunitario naturale complessivo, il reishi si opporrà alle malattie che causano una morte prematura, prolungando così la vita.
Sono quindi le sue proprietà ad ampio spettro che aiutano a prevenire e curare molte malattie associate all’invecchiamento e, in questo modo, a mirare all’origine stessa dell’invecchiamento.
COSA C’E’ ANCORA DA SAPERE
Studi recenti mostrano che il reishi contiene centinaia di composti attivi in grado di combattere più patologie legate all’età:
- stimola il sistema di controllo immunitario contro le cellule cancerose, e ciò può ridurre il rischio di sviluppare un tumore mortale;
- è in grado di generare una down-regulation di un sistema immunitario troppo vigoroso e contribuisce quindi ad alleviare i sintomi di allergia e malattie autoimmuni;
- indipendentemente dai loro effetti immunomodulatori, le sue molecole attive sono promettenti nella lotta contro le malattie neurodegenerative, l’obesità, il diabete e le malattie del fegato.