30-08-2019
La prolina è un amminoacido presente soprattutto nella carne e sintetizzato nell’organismo in certe condizioni. La prolina è il precursore unico dell’idrossiprolina, un intermediario indispensabile nella produzione del collagene, il “cemento” che struttura la pelle, la cartilagine, i legamenti, i tendini e le arterie. La produzione di collagene diminuisce significativamente con l’invecchiamento ed è all’origine di diverse gravi patologie degenerative. L’integrazione con prolina è un elemento essenziale quando occorre ristabilire una produzione normale di collagene. In un articolo celebre apparso nel 1989, “una teoria unificata delle malattie cardiovascolari”, Linus Pauling spiegava che la placca di ateroma non è la causa delle malattie cardiovascolari ma un mezzo utilizzato dall’organismo per rinforzare le pareti delle arterie, anch’esse indebolite da una mancanza di collagene causata, soprattutto, da una carenza cronica di vitamina C. Per ridurre la placca di ateroma, Pauling consigliava l’assunzione quotidiana di almeno 3-5 grammi di vitamina C e di almeno 3 grammi al giorno di ognuno degli amminoacidi lisina e prolina. Questi due amminoacidi legano naturalmente la lipoproteina A, una molecola adesiva che è il principale componente della placca. La prolina, come la vitamina C, è indispensabile nella produzione di collagene. Milligrammo per milligrammo, la prolina è almeno due volte più efficace rispetto alla lisina per legare la lipoproteina A. Gli studi diretti in seguito dal dottor Mathias Rath hanno confermato le intuizioni visionarie di Pauling e hanno permesso a migliaia di pazienti di evitare angioplastiche e operazioni a cuore aperto.