17-09-2019
La silimarina è un complesso di flavonoidi (silibina, silidianina e silicristina) estratti dal cardo mariano. È stata oggetto di centinaia di studi che hanno dimostrato che:
- rigenera le cellule epatiche danneggiate dall’alcol o dagli stupefacenti;
- decongestiona il fegato e stimola il passaggio della bile;
- aumenta la percentuale di sopravvivenza dei pazienti affetti da cirrosi;
- protegge il fegato da numerosi prodotti tossici, compresi certi farmaci. Secondo James Duke: “Anche se non avete problemi di fegato, la silimarina ne migliorerà il funzionamento aiutandolo ad eliminare le tossine dall’organismo”;
- è un antidoto contro l’avvelenamento da amanite falloide;
- è un potente antiossidante che aumenta del 35% la percentuale di glutatione nel fegato dei soggetti sani;
- stimola la sintesi proteica nel fegato, favorendo la sostituzione più rapida di cellule danneggiate con cellule sane;
- inibisce la sintesi dei leucotrieni ed esercita un’azione antinfiammatoria.
Una sintesi di recenti ricerche giunge alla conclusione che la silimarina ha la potenzialità di interferire con la crescita e la progressione delle cellule cancerogene della prostata, mediante diversi meccanismi fra cui l’inibizione dell’angiogenesi. Recenti studi hanno permesso di scoprire che la silibina è di gran lunga la più potente sostanza costituente la silimarina. La capacità di ogni individuo di espellere le sostanze tossiche dipende essenzialmente da un buon funzionamento epatico. Decine di anni di ricerca hanno dimostrato l’efficacia del cardo mariano per questo scopo.