22-10-2019
Oltre ad impartire gusto e sapore ai cibi, alcune spezie hanno anche proprietà medicinali. Di seguito, sette specie che possono essere utilizzate per ridurre i sintomi e per il trattamento di alcuni problemi di salute:
1. CANNELLA
La cannella è una delle spezie più antiche, utilizzata già 2.500 anni fa dagli egiziani. La maggior parte delle spezie sono ricavate dal seme della pianta, mentre la cannella è ricavata dallo strato interno della corteccia di albero chiamato anche cinnamomo, un sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauracee, originario dello Sri Lanka. Tradizionalmente la cannella è considerata un espettorante, utilizzata per ridurre il catarro, il muco nei polmoni e il raffreddore. L’aggiunta di cannella ad un tè allo zenzero, aumenta il suo potere decongestionante.
2. CHIODI DI GAROFANO
I chiodi di garofano sono originari dell’Indonesia Orientale. In Cina, durante la dinastia Han, i cortigiani avrebbero masticato chiodi di garofano per rinfrescare l’alito, prima di incontrare l’Imperatore. Tra più di mille alimenti studiati all’Università di Oslo, i chiodi di garofano sono risultati a più alto contenuto di antiossidanti per grammo: 1g (circa mezzo cucchiaino) di chiodi di garofano contiene la stessa quantità di antiossidanti di 1/2 tazza di frutti di bosco. L’infuso di chiodi di garofano può essere utilizzato per attenuare nausea, indigestione e disturbi gastrointestinali. I chiodi di garofano hanno effetti antisettici e antispasmodici e possono essere utilizzati per curare infezioni e ustioni. Inoltre, i chiodi di garofano esercitano anche azione di prevenzione degli spasmi muscolari. L’effetto antinfiammatorio dei chiodi di garofano è dovuto al contenuto di flavonoidi.
3. PAPRIKA
La paprika appartiene alla stessa famiglia del peperoncino. È originaria del Messico e fu Cristoforo Colombo ad importarla in Spagna dove è diventata un’aroma essenziale della cucina spagnola. È disponibile in diverse varietà: dolce, piccante, affumicata e ciascuna con caratteristico sapore. Come il peperoncino, la paprika ha un alto contenuto di antiossidanti, tra cui beta-carotene, capsantina, quercitina e luteolina. È ricca di vitamina C e carotenoidi particolarmente utili per le persone con carenza di vitamina A. Aiuta a perdere peso grazie alla sua capacità di convertire rapidamente il glucosio in energia e aumenta i livelli di colesterolo HDL o colesterolo buono. Le vitamine che la paprika contiene sono: vitamina E, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K e beta-carotene. Tra i minerali: calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, selenio, sodio, magnesio, fosforo. La paprika può essere consumata anche in tisana.
4. CURCUMA
L’India ha il tasso più basso di cancro intestinale nel mondo e si pensa che questo sia dovuto in parte alla curcuma. Gli studi hanno dimostrato che la curcuma è antinfiammatoria, antibatterica, antivirale, antimicotica, antiossidante ed ha proprietà antitumorali. Regolarizza la circolazione sanguigna e favorisce la digestione. Favorisce la risposta immunitaria e combatte meteorismo, dispepsia e colon irritabile. Grazie ai suoi effetti antiossidanti, combatte la neurodegenerazione che si riscontra in alcune condizioni come il morbo di Alzheimer. Ha proprietà antitumorali e aiuta nel trattamento farmacologico di cellule tumorali resistenti. È importante non superare le dosi giornaliere consigliate di 400/800 mg, perchè può causare effetti collaterali come nausea, vomito e diarrea. Se si sta seguendo una terapia a base di anticoagulanti è meglio non usare la curcuma che potrebbe aumentare il rischio emorragico.
5. PEPERONCINO
Nella storia dell’erboristeria, il peperoncino è stato associato ad alcuni dei trattamenti più eroici. Nel 1800 veniva utilizzato in dosi massicce per favorire il riscaldamento del corpo. Ha funzioni terapeutiche dimagranti, nutritive e afrodisiache. Ha potere antiossidante e la ricerca si sta concentrando sul suo potenziale antitumorale. Favorisce la circolazione sanguigna, la digestione ed ha evidenti proprietà antinfiammatorie. Protegge il sistema cardiovascolare perchè è un ottimo vasodilatatore e combatte il colesterolo. È ricco di acidi grassi insaturi che rafforzano i vasi sanguigni, mantengono l’elasticità dei capillari e favoriscono l’ossigenazione del sangue. Aiuta nel trattamento della caduta dei capelli proprio perchè migliora la circolazione sanguigna beneficiando i bulbi piliferi. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie combatte la tosse e i dolori reumatici. Si può mettere a macerare il peperoncino nell’alcol ed applicarlo sulla parte dolorante. Contiene capsaicina che favorisce la digestione. Ricco di vitamina C difende dalle infezioni, mentre il suo alto contenuto di vitamina E lo rende un ottimo afrodisiaco in grado di potenziare le funzioni sessuali.
6. ANICE
Nella Roma antica, al termine di un pranzo, venivano serviti dolci a base di anice per favorire la digestione e rinfrescare l’alito. Come lo zenzero, l’anice ha diversi utilizzi. Contrasta i problemi digestivi, riduce la nausea, flatulenze e gonfiore. È ricca di vitamine A, B e C, compresa la vitamina B6 che protegge il sistema nervoso centrale. È antispasmodica, digestiva, balsamica e stimolante, utilizzata spesso nel trattamento di patologie dell’apparato digerente. È indicata per il trattamento delle infezioni delle prime vie respiratorie, in particolare per il mal di gola. Inoltre, ha potere rinfrescante. L’anice è anche utilizzata per il trattamento del mal di testa. Può interferire con alcuni farmaci antinfiammatori non steroidi e può essere fotosensibilizzante.
7. ZENZERO
Ha proprietà curative, terapeutiche ed effetti dimagranti. È una spezia dalle molte proprietà, usata da millenni nelle pratiche ayurvediche orientali. Ha effetto antinausea e riduce il vomito. La polvere di zenzero per uso orale, stimola i movimenti peristaltici di stomaco e intestino. Combatte eruttazione, meteorismo e flatulenze. Stimola la funzionalità epatica ed è anche ipocolesterolemizzante. È utilizzato in preparati topici antireumatici. Ha un effetto antitrombotico e per questo le persone che utilizzano anticoagulanti orali devono assumerlo con cautela.