01-11-2019
Il pompelmo, un frutto che, chi vuole dimagrire, conosce molto bene. Grazie alle sue proprietà, sembra che permetta di velocizzare il metabolismo, aiutare a bruciare i grassi e ad abbassare il livello di insulina nel sangue. Ma non è tutto. Recenti studi hanno dimostrato come alcune sostanze siano in grado di proteggere il nostro cuore. Secondo uno studio condotto dall’Università di Glasgow, in Scozia, sembrerebbe che il pompelmo, così come molti altri agrumi, contenga una particolare sostanza, la naringenina, essenziale per combattere le malattie cardiovascolari. Questa molecola naturale sarebbe capace di interrompere il meccanismo che innesca l’infiammazione dei vasi sanguigni, alla base delle più pericolose malattie del cuore e della circolazione. I ricercatori sarebbero convinti che molte malattie legate al sistema circolatorio siano correlate all’attivazione impropria di cellule immunitarie che andrebbero ad intaccare, infiammando, il lavoro delle cellule endoteliali vascolari che rivestono i vasi sanguigni, causando, così le ben note malattie cardiovascolari. E qui entra in gioco la naringenina che, secondo i ricercatori scozzesi, essendo un derivato dei flavonoidi, proteggerebbe le cellule da questa forma di “stress”. Spiega Stephen Yarwood, primo autore della ricerca: “Siamo stati sorpresi di scoprire che i flavonoidi isolati dagli agrumi sono molto efficaci nel riprogrammare la risposta delle cellule endoteliali umane alle molecole del sistema immunitario attivando i geni che esercitano una naturale effetto protettivo contro l’infiammazione. Il nostro compito è ora quello di scoprire come i flavonoidi accendono questi geni protettivi, il che potrebbe aprire la strada allo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento delle malattie cardiovascolari”.
Una notizia che gli addetti ai lavori conoscevano già. Qualche tempo fa, infatti, il quotidiano La Nazione ha pubblicato un articolo che descriveva i risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricerca del dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa. Le ricerche effettuate dimostravano come la naringenina, oltre alla tipica azione antiossidante, ha significative proprietà cardioprotettive nei confronti del danno ischemico, grazie soprattutto alla sua interazione con una proteina localizzata a livello dei mitocondri cardiaci. Quali conclusioni possiamo trarre da queste evidenze scientifiche? Semplice, innanzitutto, che il consumo abituale di frutta e verdura, soprattutto di quegli alimenti ricchi di flavonoidi, riduce l’insorgenza di patologie cardiovascolari. E in secondo luogo la possibilità dello sviluppo di una nuova generazione di farmaci antinfiammatori più economici, più facili da produrre e meno tossici rispetto alle terapie attuali. Io, però, lo sapete, preferisco usufruire delle proprietà degli alimenti in maniera naturale, senza l’intervento delle aziende farmaceutiche. Ecco quindi che questi risultati possono essere un buon incentivo per aggiungere, nella nostra dieta, il consumo di pompelmi.
https://www.gla.ac.uk/news/archiveofnews/2013/august/headline_286459_en.html
https://phys.org/news/2013-08-grapefruit-biomolecules-herald-treatment-heart.html