03-12-2019
La Pirrolochinolina chinone (PQQ) è un nutriente essenziale studiato da dieci anni, ma disponibile in commercio da poco tempo. Questa disponibilità per l’integrazione nutrizionale costituisce un importante sviluppo che arricchisce considerevolmente l’arsenale anti-età. Il PQQ ha proprietà vitaminiche e antiossidanti, associate a funzioni cognitive e di riparazione, che le danno un ruolo importante nel controllo del processo di invecchiamento, nella protezione delle cellule nervose e nella stimolazione naturale dei livelli di energia naturali legati alla concentrazione e alle performance. I mitocondri sono le centrali energetiche delle cellule. Le cellule delle persone giovani contengono un gran numero - da 2000 a 2500 per cellula - di mitocondri che sono in piena attività. In una persona anziana, i mitocondri sono molto meno numerosi e funzionano a rallentatore, con conseguente perdita enorme di energia, disturbi cognitivi incessanti e un deterioramento inarrestabile accelerato delle cellule. Questo deficit energetico importante viene coinvolto in quasi tutte le malattie degenerative legate all’invecchiamento.
Alcuni nutrienti, come carnitina, acido lipoico, carnosina, resveratrolo e coenzima Q10, possono certamente migliorare il funzionamento dei mitocondri esistenti. Ma la PQQ permette di aumentare il numero di mitocondri, vale a dire, facilitare la biogenesi attivando i geni che ne regolano la riproduzione, anche all’interno delle cellule senescenti. Ecco ciò che costituisce un’innovazione eccezionale e la speranza di arrestare finalmente un importante meccanismo dell’invecchiamento! I mitocondri hanno un proprio DNA(m) che è diverso da quello del DNA nucleo cellulare DNA(n). Il DNA mitocondriale non ha protezione proteinica e, quindi, è molto più sensibile ai radicali liberi generati all’interno dei mitocondri. Inoltre, questo DNA mitocondriale non ha la possibilità di ripararsi allo stesso modo del DNA nucleare; quindi, il suo coefficiente di degradazione può essere fino a dieci volte superiore. La PQQ protegge il DNA mitocondriale in modo cinquemila volte più efficace della vitamina C! La PQQ ha anche dimostrato un potere modulatore importante sui mitocondri, che protegge sia a livello della loro qualità che delle funzioni. La PQQ può essenzialmente:
- Rallentare realmente il processo di invecchiamento, dal momento che è intimamente legato al degrado e alla scomparsa progressiva dei mitocondri.
- Aumentare i livelli di energia necessari alle cellule. I mitocondri sono responsabili della produzione di energia e la PQQ renderà cosi più efficiente l’attività fisica.
- Migliorare la funzione cognitiva, perchè il cervello usa più energia rispetto a qualsiasi altro organo del corpo ed e totalmente dipendente dall’apporto energetico fornito. Un recente studio, in doppio cieco e con placebo, ha mostrato che una dose giornaliera di 10-20 mg di PQQ ha migliorato significativamente la memoria a breve termine e le possibilità di concentrazione in giovani adulti rispetto al gruppo di controllo ricevente il solo placebo.
Ad oggi, la PQQ è stata oggetto di più di 175 studi pubblicati, ma è solo dal 2003 che è stata scientificamente dimostrata la sua fondamentale attività biochimica su varie funzioni del corpo, dimostrando che queste sono considerevolmente rallentate in sua assenza. La rivista “Nature” ha anche specificato che: “Sulla base delle dimostrazioni delle sue funzioni molecolari, la PQQ dovrebbe essere classificata come una nuova vitamina del gruppo B”. La PQQ e solubile in acqua, non si accumula e non genera, anche a dosi elevate, fenomeni di intolleranza. Purtroppo, in Italia non esistono aziende che producono questa sostanza sotto forma di integratore, pertanto, l’alimentazione rimane l’unica strategia di assunzione. Gli alimenti che contengono maggiori quantità di PQQ sono: spinaci, senape indiana, fagioli, patate, prezzemolo, kiwi, tè verde e tutti i prodotti ottenuti per fermentazione (difatti è un enzima) come la birra e i prodotti fermentati della soia. Associando la PQQ ad ALC (acetil L-carnitina) e acido lipoico, si ottengono risultati straordinari. Questo è stato evidenziato da un famoso studio del dott. Bruce Ames (professore emerito di biochimica presso l’University of California, Berkeley) che ha dimostrato la sinergia di questi due nutrienti per ottimizzare il funzionamento dei mitocondri (si veda la sua intervista in NutraNews di maggio 2010: “Quando abbiamo somministrato acido lipoico in combinazione con acetil L-carnitina, tutte le funzioni che cercavamo, che erano diminuite con l’età, sono state ripristinate”).
Il dott. Ames ha dimostrato il coinvolgimento della disfunzione mitocondriale nelle malattie degenerative, compreso il cancro e il declino neurologico. Ha inoltre dimostrato che la somministrazione congiunta di acetil L-carnitina e acido lipoico ha permesso di simulare gli effetti della limitazione calorica e ripristinare un funzionamento mitocondriale ottimale, sia nel cuore sia nel cervello. Altri studi recenti mostrano, in particolare, prestazioni migliori cardiovascolari e cognitivi quando entrambe le sostanze - PQQ e CoQ10 - sono associate rispetto alla loro assunzione separatamente. Questa non è una sorpresa, dato che il cuore e il cervello sono di gran lunga i due organi che consumano più energia. Uno studio condotto in Giappone nel 2007 ha mostrato che la PQQ, assunta in dosi di 20 mg al giorno, migliora la memoria, l’attenzione e le funzioni cognitive; le prestazioni del gruppo che ha assunto PQQ erano due volte superiori a quelle del gruppo placebo. L’assunzione concomitante di 300 mg di CoQ10 ha ulteriormente potenziato le prestazioni nei test di memoria. Conclusione: le capacita mentali e la qualità della vita possono essere migliorate negli anziani, e il trattamento costituisce un aiuto nella prevenzione del rallentamento delle funzioni cognitive nelle persone di età avanzata. Un altro studio ha inoltre mostrato che la PQQ era più attiva quando combinata con antiossidanti e che, in combinazione con il CoQ10, i parametri neurodegenerativi venivano migliorati e la neurotropina, fattore di crescita nervosa, veniva stimolata. Pertanto, l’associazione PQQ-CoQ10 consente di rallentare la degenerazione cerebrale, ridurre la formazione della placca amiloide (una delle possibili cause del morbo di Alzheimer e della demenza), e l’atrofia cerebrale (diminuzione del volume del cervello con l’età).