24-01-2020
L’ergotioneina è un amminoacido, ossia un costituente delle proteine, derivato dall’istidina e contenente un atomo di zolfo. Questo composto naturale solubile in acqua è stato isolato per la prima volta nel 1909 in un fungo parassita, il Claviceps purpurea, ovvero lo sclerozio della segale cornuta. Tuttavia, si è dovuto attendere più di un secolo prima di poterla sintetizzare in laboratorio. La FDA degli Stati Uniti ha riconosciuto questa molecola come “GRAS” (generally recognized as safe) vale a dire non tossica. Può essere utilizzata negli alimenti e nelle bevande funzionali nonché come integratore. La L-ergotioneina e sintetizzata da funghi e microbatteri. Integrata nelle piante, viene ingerita dagli animali e dagli esseri umani attraverso il cibo. Le principali fonti alimentari sono i funghi commestibili, i fagioli neri e rossi, la crusca d’avena, l’aglio e alcune carni (fegato e rognone). Nei tessuti umani e animali, la L-ergotioneina si concentra negli organi sottoposti a un elevato livello di stress ossidativo: fegato, reni, cuore, epidermide, polmoni, milza, intestino tenue, sangue (in particolare negli eritrociti), ma anche nei tessuti oculari e nel plasma seminale.
Alcune ricerche realizzate su tale sostanza hanno subito evidenziato le sue notevoli proprietà contro lo stress ossidativo e vi si riconosce un ruolo essenziale nelle malattie correlate all’invecchiamento. Inizialmente l’ergotioneina è stata utilizzata nel trattamento di importanti disfunzioni epatiche, per i casi di cataratta, nelle complicazioni del diabete o per le cardiopatie. Parimenti nel settore estetico si è riscontrata la possibilità di applicarla direttamente sull’epidermide per la prevenzione delle rughe e di altri segni di invecchiamento derivati dalle alterazioni foto-ossidative causate dal sole. Questa sostanza è in grado di contrastare l’effetto dei mediatori chiave coinvolti nell’invecchiamento cutaneo, in particolare nel fotoinvecchiamento della pelle.
A differenza di altri antiossidanti classici, quali ad esempio le vitamine C ed E, la L-ergotioneina mostra l’eccezionale caratteristica di fissarsi al centro di alcune cellule. Di fatto essa possiede un gene che codifica una proteina di trasporto e gli consente di essere trasportata nelle cellule. Si tratta dunque di una potente sostanza antiossidante intracellulare, importante quanto l’L-glutatione. Inoltre, è risultata essere una potente sostanza chelante, ossia può associarsi a metalli pesanti tossici, proteggendo le cellule del sangue da qualsiasi forma di danneggiamento. Successivamente i ricercatori, interessati alle sue proprietà antiossidanti, hanno preso in considerazione i suoi effetti antinfiammatori, in quanto l’ergotioneina agisce anche sull’interleuchina, una citochina proinfiammatoria. Nell’ambito dell’organismo umano, l’ergotioneina mostra dunque molteplici proprietà:
- disattiva le molecole di ossigeno reattivo (radicali liberi). Contrasta lo stress ossidativo e consente di ridurre i danni del DNA mitocondriale, l’ossidazione delle proteine e la perossidazione lipidica;
- imprigiona diversi cationi metallici positivi;
- ha la possibilità di attivare gli enzimi antiossidanti come il glutatione perossidasi o il SOD, inibendo gli enzimi generatori del radicale superossido;
- diminuisce l’ossidazione delle diverse emoproteine come l’emoglobina e la mioglobina;
- protegge i mitocondri;
- riduce gli effetti nocivi dei raggi ultravioletti;
- conserva e mantiene i livelli di altri antiossidanti quali le vitamine C ed E, il glutatione e il SOD;
- protegge il cervello contro le neurotossine e svolge un ruolo utile contro la degradazione delle funzioni cognitive;
- favorisce la respirazione cellulare e la lipolisi dei grassi consentendo di aumentare le capacita energetiche e la resistenza all’esercizio fisico;
- infine, associata all’acido ialuronico, alla glucosamina, al collagene e all’uncaria, consente di diminuire considerevolmente il dolore e migliorare la mobilità delle articolazioni, dopo sole sei settimane di trattamento.
Attualmente la sostanza è ancora oggetto di numerosi studi, relativi ad esempio alle patologie respiratorie acute o ai problemi cutanei. Tuttavia, la fonte comune sottostante risiede nel meccanismo dell’infiammazione. Questo, infatti, esprime la differenza sostanziale di questa sostanza che non si comporta come gli antiossidanti classici ma come un antiossidante “antinfiammatorio”. Un‘altra caratteristica che distingue questa sostanza dagli altri antiossidanti è che possiede un’emivita molto lunga nell’organismo, pari a circa trenta giorni, in rapporto a quelle degli antiossidanti classici, che variano da 30 secondi a trenta minuti. All’ergotioneina vengono associati quindi notevoli effetti positivi per le funzioni cognitive, per la vista, l’immunomodulazione, la salute polmonare, le funzioni riproduttive nonché diversi benefici a livello cutaneo. Tuttavia l’organismo non può sintetizzarla in alcun modo, pertanto, occorre integrarla con l’alimentazione o con gli integratori. Alcuni autori la ritengono simile a una vitamina, indispensabile per il buon funzionamento delle cellule.