06-02-2020
Il cappero (capparis spinosa), condimento molto usato nella tradizione siciliana, è ricco di flavonoidi che comprendono dei derivati di quercetina e di kaempferolo così come degli acidi idrossicinnamici (acido caffeico, acido ferulico, acido p-cumarinico e acido cinnamico), tutti potenti antiossidanti. I componenti del cappero possiedono una notevole attività antinfiammatoria. I sintomi delle reazioni allergiche (starnuti, gocciolamenti e ostruzioni del naso, occhi rossi e lacrimanti ecc.) sono scatenati dopo che l’entrata in contatto del sistema immunitario con un allergene (polline, pelo d’animale, acari o proteina alimentare) ha scatenato una serie di eventi e, infine, la liberazione di istamina da alcune cellule immunitarie, i mastociti. Un gran numero di farmaci che alleviano i sintomi dell’allergia sono detti antistaminici e inibiscono la liberazione dell’istamina. Hanno frequentemente degli effetti collaterali, come indurre sonnolenza.
Degli studi hanno mostrato che il cappero (o il suo estratto) possiede delle proprietà antistaminiche. In uno studio su dei maialini d’India, l’assunzione di un estratto di cappero ha protetto gli animali contro il broncospasmo indotto dalla liberazione di istamina. Questo effetto è stato confermato in alcuni soggetti volontari: l’applicazione di un gel contenente un estratto di cappero sulla pelle ha inibito l’eritema cutaneo indotto dall’istamina. In confronto a quella della cetirizina – un farmaco antistaminico correntemente utilizzato nel trattamento dei sintomi dell’allergia –, l’efficacia dell’estratto di cappero è stata simile nei casi di allergie respiratorie e superiore nei casi di allergie alimentari. Entrambe hanno inibito la liberazione dell’istamina e i sintomi associati a questa liberazione. Lo studio realizzato su 40 persone ha mostrato il 75-80% di efficacia su alcune allergie polliniche e il 75-90% di efficacia su alcune allergie alimentari (diminuzione della liberazione di istamina). La ricerca ha anche messo in risalto altri effetti del cappero legati alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie e soprattutto:
- che protegge i condrociti dagli effetti nefasti indotti dalle IL-1 beta, delle molecole infiammatorie, suggerendo che potrebbe essere efficace nella gestione delle lesioni della cartilagine nel corso dei processi infiammatori;
- che protegge i fosfolipidi delle membrane cellulari dalla perossidazione indotta dall’esposizione ai raggi UV e conferisce una protezione significativa contro l’eritema cutaneo;
- che potrebbe essere utile nel trattamento di infezioni da herpes simplex di tipo 2 in alcuni pazienti immunodepressi;
- che in alcuni ratti diabetici e normali, aiuta ad abbassare i livelli dei lipidi; ha anche una potente azione ipoglicemizzante.