06-02-2020
La quercetina è un flavonolo della famiglia dei flavonoidi, composti fenolici che danno il loro colore a fiori, frutta e verdura. Gli alimenti che contengono una notevole quantità di quercetina sono tè, mela, cipolle rosse e bianche, seguite da broccoli, agrumi e frutti rossi in genere (uva, sambuco, mirtilli ecc.). Nonostante il grande numero di studi sulla quercetina, tutte le sue proprietà non sono state completamente identificate. Tuttavia, tutto il lavoro realizzato fino ad oggi ha messo in evidenza i notevoli benefici dell’integrazione.
OTTIMO ANTIOSSIDANTE
Come tutti i flavonoidi, la quercetina rafforza le pareti dei capillari sanguigni e di altri piccoli vasi riducendo la loro permeabilità e ha proprietà antiossidanti. Aiuta quindi a combattere contro lo stress ossidativo onnipresente.
ANTISTAMINICO NATURALE
La quercetina interviene nei fenomeni allergici stagionali o meno: asma, starnuti, prurito, febbre da fieno, eczema, orticaria e rinite allergica. Infatti, secondo diversi studi, la quercetina è efficace nello stabilizzare le membrane dei mastociti, responsabili del rilascio di istamina. Riducendo così la degranulazione di queste cellule, agisce direttamente alla fonte delle reazioni allergiche e dei sintomi ad esse associati.
PROPRIETA’ ANTINFIAMMATORIE
La quercetina ha proprietà antinfiammatorie a partire da 1000 mg al giorno, distribuite nell’arco della giornata. Infatti, questa potenza antinfiammatoria forte viene esercitata principalmente inibendo la via dell’NF-kappaB, una proteina che svolge un ruolo fondamentale nel controllo dell’espressione dei geni codificando le citochine proinfiammatorie. I suoi effetti più evidenti sono legati all’infiammazione cronica della prostata o a quella del tratto urinario (cistite interstiziale). Infatti, uno studio in doppio cieco ha riferito che l’assunzione di quercetina è in grado di alleviare significativamente i sintomi associati all’infiammazione cronica della prostata. Questa prostatite, che può essere dovuta ad un’infezione batterica, a volte diventa cronica in alcuni uomini. Come parte di questa ricerca, 15 uomini con prostatite cronica di origine non batterica hanno assunto 500 mg di quercetina due volte al giorno. Dopo un mese, i due terzi di questi uomini hanno notato una riduzione di almeno il 25% del dolore, mentre tra gli uomini nel gruppo di controllo, solo il 20% ha avuto un tale sollievo. In un altro campo, la quercetina è efficace per alleviare il dolore da artrite, come dimostrato da un rapporto che afferma che essa potrebbe agire in soli due o tre giorni con almeno 750 mg al giorno.
PROTEZIONE ALTAMENTE EFFICACE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
Studi condotti in Finlandia negli esseri umani hanno dimostrato i benefici della supplementazione di quercetina nella prevenzione delle malattie coronariche e nella percentuale di ictus. Negli animali, test in vitro, hanno mostrato un effetto protettivo contro le malattie cardiovascolari e studi clinici hanno confermato l’effetto ipotensivo. Inoltre, nei pazienti sovrappeso, riduce il colesterolo LDL e inibisce l’aggregazione piastrinica, un meccanismo coinvolto nel fenomeno dell’aterosclerosi.
POSSIBILE ARMA ANTICANCRO
Secondo studi americani e finlandesi, la quercetina possiede proprietà specifiche di inibizione del cancro del pancreas e del fegato, inducendo l’apoptosi delle cellule tumorali. Inoltre, l’American Cancer Society riporta uno studio su esseri umani in cui una combinazione di quercetina e curcumina riduce la dimensione e la quantità di tumori rettali. Sono in corso altri studi condotti su animali per determinare se queste proprietà antitumorali possano essere estese ad altre forme.
OTTIMO ANTIETA’
In Russia, la quercetina è considerata una sostanza antietà importante chiamata «Russian Rejuvenator». Infatti, potrebbe avere un effetto sulla longevità riducendo da un lato l’impatto di una serie di malattie croniche e dall’altro avendo un effetto diretto sull’aspettativa di vita, almeno in organismi sperimentali come dimostrato da diversi studi. Una ricerca portoghese ha concluso che l’aspettativa di vita delle cellule di lievito in coltura poteva aumentare del 60% e un team di biologi tedeschi ha dimostrato che nutrire il verme C. elegans con una dieta ricca di flavonoidi, tra cui la quercetina, ne migliora la salute e la longevità, certamente attivando una serie di quattro geni specifici. Altri ricercatori hanno inoltre indicato che potrebbe mimare alcuni degli effetti della restrizione calorica sull’aspettativa di vita, come il resveratrolo.
MOLTO UTILE NEGLI SPORTIVI
Sottoposti a sforzi prolungati, gli sportivi aumentano in modo significativo lo stress ossidativo, l’infiammazione e le disfunzioni immunitarie. L’assunzione di quercetina pertanto limita gli effetti negativi dell’attività fisica sostenuta riducendo i marcatori dell’infiammazione e dello stress ossidativo. D’altra parte, gli studi in doppio cieco effettuati su ciclisti che percorrevano una trentina di km in montagna hanno mostrato che l’integrazione di quercetina su un periodo di tre settimane ha consentito loro di migliorare i “tempi” di circa 3,1%, dato importante poiché questo tipo di risultato si ottiene in genere con doping. Un altro studio ha anche esaminato l’effetto dell’integrazione con 1000 mg di quercetina per 14 giorni sui tempi ottenuti su un tapis roulant ed i risultati mostrano un miglioramento del 2,9% delle prestazioni. Inoltre, la quercetina riduce l’incidenza delle infezioni respiratorie (raffreddore o virus influenzale, per esempio) che possono essere contratte dopo un intenso esercizio fisico.
OTTIME SINERGIE
Spesso legata all’acido L-ascorbico (vitamina C), la quercetina migliora l’azione di quest’ultimo nel corpo aumentandone l’assorbimento e ritardandone la sua eliminazione. La quercetina e la vitamina C si proteggono e si rigenerano vicendevolmente. D’altra parte, poiché la bromelina aumenta l’efficacia della quercetina, può essere opportuno in alcuni casi combinarne l’assunzione.
SICUREZZA D’IMPIEGO
Una rassegna completa di studi sulla tossicità e cancerogenicità si è rivelata negativa e gli studi sullo sviluppo e la riproduzione non hanno mostrato alcun effetto deleterio. Tuttavia, poichè la quercetina potrebbe influenzare la biodisponibilità della “ciclosporina”, un farmaco immunosoppressore utilizzato nella prevenzione per evitare il rigetto di trapianti di organi, è auspicabile non utilizzarla in questi casi.