05-03-2020
L’amla, il frutto dell’uva spina indiana, viene utilizzata dalla medicina ayurvedica da migliaia di anni per trattare numerose malattie. La presenza di una grande proporzione di tannini nel frutto è all’origine di gran parte degli effetti benefici attribuiti all’amla, come la capacità di trattare i disturbi respiratori o intestinali. I polifenoli sono anche conosciuti per i numerosi effetti benefici per la salute, come abbassare i lipidi e gli zuccheri sanguigni, stimolare la circolazione sanguigna o bloccare l’azione dei cancerogeni, contribuendo così a combattere gli effetti dell’invecchiamento. La maggior parte delle ricerche sulle proprietà dell’amla si sono concentrate su quelle dei tannini, potenti antiossidanti. Hanno dimostrato soprattutto che l’estratto di amla:
1. è un potente antiossidante che:
• possiede una forte attività di distruzione dei radicali liberi;
• possiede la capacità di stimolare il sistema antiossidante enzimatico dell’organismo: somministrato ad alcuni ratti sottoposti a stress, i tannini estratti dall’amla normalizzano l’attività degli enzimi antiossidanti nel cervello degli animali riducendo la perossidazione lipidica;
• potrebbe prevenire le malattie renali legate all’invecchiamento nelle quali lo stress ossidativo è implicato;
• somministrato ad alcuni ratti diabetici, riduce diversi indici di stress ossidativo;
• aumenta i livelli di antiossidanti epatici e diminuisce quelli dei prodotti citotossici;
2. possiede delle proprietà immunomodulanti e stimola soprattutto l’attività citotossica delle cellule NK (Natural Killer);
3. conferisce una protezione contro gli effetti tossici dei metalli pesanti:
• previene le lesioni provocate da un avvelenamento con arsenico sul DNA e le cellule;
• previene i danni cellulari causati dagli effetti tossici del piombo, dell’alluminio, del nichel, del cadmio e del cromo;
4. riduce i livelli di colesterolo inibendone la produzione e stimolandone la decomposizione:
• degli studi in vitro ed in vivo suggeriscono che l’amla diminuisce in maniera dipendente dalla dose i livelli di colesterolo totale e di colesterolo LDL; riduce anche la perossidazione lipidica, prevenendo così l’aterosclerosi;
• uno studio indica che l’assunzione di un estratto di amla per 28 giorni abbassa i livelli di colesterolo;
5. uno studio in vitro e uno studio su alcuni ratti mostrano che i tannini dell’amla potrebbero ritardare efficacemente lo sviluppo della cataratta indotta dall’iperglicemia nel paziente diabetico inibendo la produzione dell’aldoso reduttasi;
6. inibisce la proliferazione di cellule cancerogene (gastriche, uterine o del seno): l’estratto di amla ha soprattutto dimostrato delle proprietà chemiopreventive su un tumore cutaneo indotto in alcuni topi albini;
7. protegge lo stomaco dalla diminuzione del muco sulle pareti indotta dall’etanolo e inibisce lo sviluppo di lesioni gastriche;
8. in alcuni ratti, diminuisce le lesioni epatiche indotte dall’etanolo;
9. protegge la parete dello stomaco dagli effetti nefasti di alcuni farmaci conosciuti per provocare la comparsa di ulcere.