18-04-2020
Mangiare pesce aiuta a prevenire la perdita di udito. A sostenerlo uno studio statunitense condotto presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston. Secondo quanto riportato dai ricercatori sarebbe sufficiente un consumo regolare di salmone, sardine e sgombro per ridurre gli effetti negativi. Sulla base dei risultati ottenuti durante lo studio, condotto su 65.215 infermiere tra il 1991 e il 2009, coloro che consumavano pesce almeno due volte a settimana avevano il 20% in meno di probabilità di manifestare una qualche riduzione delle proprie capacità uditive rispetto a coloro che ne mangiavano soltanto di rado. L’effetto offerto dal mangiare pesce risulterebbe associato al suo contenuto di vitamine e minerali, in grado di garantire una più generale vita in salute. Secondo quanto ha affermato la Dr.ssa Sharon Curhan, del Brigham and Women’s Hospital: “Sebbene un declino nell’udito sia spesso considerato un aspetto inevitabile dell’invecchiamento l’identificazione di numerosi fattori di rischio sui quali poter intervenire ha fornito una nuova consapevolezza riguardo la prevenzione o il ritardo dell’acquisizione di questo declino. Consumare qualsiasi tipo di pesce come ad esempio tonno o molluschi è stato tendenzialmente associato a una riduzione del rischio. Questi risultati suggeriscono che una dieta potrebbe risultare importante nella prevenzione della perdita di udito”. In merito ai vantaggi derivati ad esempio dall’olio di pesce si è espresso anche il Prof. Christopher De Giorgio, del Dipartimento di Neurologia presso l’University of California-Los Angeles (UCLA) School of Medicine. Lo studio da lui condotto ha sottolineato i possibili vantaggi in relazione alla prevenzione degli attacchi epilettici.