24-04-2020
La terapia con le cellule staminali rappresenta un enorme progresso in campo medico e al contempo esprime una grande speranza per la lotta contro le malattie degenerative, per le quali la medicina classica ottiene solo risultati effimeri e transitori. In alcuni Paesi, oggi è possibile ricorrere a iniezioni di cellule staminali adulte, estratte dal midollo osseo o “coltivate” dopo averle prelevate negli adipociti. Tuttavia il costo e la complessità di tale metodologia la rendono ancora ben lontana da un’applicazione generalizzata. Maggiore interesse hanno riscontrato alcuni studi più recenti realizzati in questi ultimi anni da alcuni ricercatori che sono giunti, grazie all’utilizzo di nutrienti e di estratti di piante, a stimolare e ad accrescere la quantità di cellule staminali adulte del midollo osseo. In effetti gli scienziati privilegiano il midollo osseo per ottenere questa attività di rigenerazione in quanto, ogni giorno, queste cellule evolvono producendo nuove generazioni di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Quindi le cellule mature vengono riversate nella circolazione sanguigna, dove esercitano pienamente le loro funzioni vitali e rigeneratrici. Tra i nutrienti che gli studi di ricerca hanno individuato figurano:
- L’estratto di Polygonum multiflorum o FO-TI, riconosciuto dalla medicina cinese come comprovato tonico del sangue e soprattutto come elemento fondamentale per la longevità, in virtù della sua capacità di aumentare i tassi di superossido dismutasi (SOD) e di monoammina ossidasi in circolazione. Secondo alcuni studi effettuati su topi in Taiwan, la somministrazione quotidiana di dosi importanti di Polygonum multiflorum ha evidenziato un aumento di globuli rossi e soprattutto una percentuale più elevata di ematocrito. Tali studi mostrano inoltre che queste dosi stimolano la proliferazione delle cellule staminali stromali ed ematopoietiche del midollo osseo.
- Il fucoidano è riconosciuto per le sue proprietà immunostimolanti e in Giappone è largamente utilizzato contro il cancro. Viene estratto da un’alga, la Laminaria japonica, appartenente alla famiglia delle laminarie. Questo polisaccaride solfato è in grado di rinforzare il sistema immunitario e di aiutarlo a difendersi più efficacemente contro diversi virus. Potrebbe anche favorire fenomeni di apoptosi delle cellule cancerogene (autodistruzione programmata delle cellule). Come altre sostanze attive estratte dalle alghe, il fucoidano, a una determinata concentrazione, ha mostrato proprietà stimolanti sulle cellule staminali del midollo osseo. Secondo alcuni studi ha determinato un aumento dell’attività di fosfatasi alcalina e, a livello molecolare, ha migliorato l’espressione dei geni specifici dell’osteogenesi e della differenziazione osteogenica, favorendo in tal modo la rigenerazione ossea. In tal modo il fucoidano, agendo direttamente sulla mobilizzazione delle cellule staminali, consente una migliore riparazione dei tessuti lesionati, sia a livello cardiovascolare, in seguito a un infarto, sia a livello delle articolazioni o degli organi vitali.
- L’astragaloside IV, sostanza contenuta nell’astragalo, è già nota per la sua attività sull’allungamento dei telomeri. La ricerca ha mostrato che questa saponina stimola il sistema immunitario in modi diversi, nello specifico aumentando il numero di cellule staminali nel midollo spinale e nei tessuti linfatici. L’astragaloside IV rinforza la proliferazione delle cellule staminali mesenchimali, cellule staminali polivalenti che formano i tessuti connettivi dello scheletro, nonché delle ossa e delle cartilagini.
- L’estratto di mirtillo nero può ristabilire alcune funzioni cellulari e prevenirne il declino nel corso del tempo. Aumenta la neurogenesi nel cervello di ratti anziani. Alcuni ricercatori hanno eseguito un trapianto sperimentale di tessuto neurale in seguito a danni cellulari causati da una malattia neurodegenerativa o da una lesione cerebrale. In generale, i tessuti trapiantati hanno poche possibilità di sopravvivenza, soprattutto in caso di età avanzata. Tuttavia negli animali la cui dieta era integrata con estratto di mirtillo nero, lo sviluppo del trapianto e l’organizzazione cellulare si sono rivelati paragonabili a quelli osservati nei beneficiari più giovani. Sicuramente, gli estratti di mirtillo nero esercitano un’azione benefica aumentando la proliferazione delle cellule staminali neurali.
- Il beta (1,3/1,6) glucano è un polisaccaride estratto dall’avena. Gran parte delle ricerche ha evidenziato i suoi potenti effetti immunomodulatori. Alcuni studi più recenti suggeriscono che il beta (1,3/1,6) glucano favorisce l’ematopoiesi e rafforza la proliferazione delle cellule staminali. In tal modo agevola la riparazione dei globuli bianchi nel midollo osseo.
- La L-carnosina migliora la capacità riproduttiva dei mioblasti in coltura. Alcuni mioblasti, denominati cellule satelliti, restano nella periferia delle fibre muscolari e intervengono nella riparazione delle fibre muscolari danneggiate. Tuttavia con l’età può insediarsi una sarcopenia e le cellule satelliti non sono più in grado di riparare i danni. In base a uno studio condotto sui mioblasti, le cellule staminali responsabili della formazione dei muscoli scheletrici, l’apporto di L-carnosina consente di aumentare la loro capacità riproduttiva, nonché di diminuire l’attività della beta-galattosidasi.
- Gli studi epidemiologici dimostrano che un’alimentazione ricca di frutta e verdura colorata, vale a dire ricca di polifenoli, può diminuire il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative quali deficit cognitivo, demenza, malattia di Parkinson o malattia di Alzheimer. Alcuni studi hanno dimostrato che determinate sostanze naturali possono impattare sulle cellule staminali adulte e di conseguenza aumentare la neurogenesi e migliorare le capacita cognitive. I ricercatori hanno sperimentato una sinergia di componenti associando gli estratti di mirtillo blu, tè verde, L-carnosina e vitamina D3. La somministrazione di questa combinazione unica di componenti nei ratti ha ridotto in modo significativo lo stress ossidativo, ma soprattutto ha dimostrato la capacità di aumentare la proliferazione e la migrazione delle cellule staminali neurali verso cellule cerebrali danneggiate (ad esempio in seguito a un ictus ischemico).