03-05-2020
“Mtor” o mammalian target of rapamycin (bersaglio della rapamicina nei mammiferi) si riferisce a un enzima della famiglia delle serina/treonina protein chinasi codificata dal gene mTOR. È presente negli esseri umani, ma anche in vermi, topi, mosche e lieviti. È un regolatore delle cellule che permette crescita, proliferazione, sopravvivenza e mobilità. Sembra che la forza trainante dell’invecchiamento sia la senescenza cellulare, che coinvolge sia l’arresto della replicazione cellulare, sia le vie di segnalazione mTOR che promuovono la “troppa crescita”. Se si riesce ad inibire le vie di segnalazione mTOR, si aumenta la durata della vita di vermi, mosche, lieviti e persino dei topi, se si aggiunge la restrizione calorica.
La rapamicina è una molecola naturalmente prodotta dal batterio filamentoso Streptomyces hygroscopicus, scoperto sull’Isola di Pasqua nel 1975. Ancora conosciuto come Sirolimus, è un farmaco immunosoppressore prescritto nella medicina convenzionale per prevenire il rigetto dopo un trapianto. Questa sostanza consente di inibire la via di segnalazione mTOR. Secondo alcuni studi, l’uso della rapamicina, anche se tardivo, sembra estendere in modo significativo la durata della vita dei mammiferi, con un aumento dell’aspettativa di vita compreso tra il 9 e il 14% rispettivamente per maschi e femmine. Altri studi hanno inoltre indicato le sue proprietà antidiabetiche (tipo 1 e 2) e i suoi effetti sul declino cognitivo associato con l’età, con un aumento della memoria, delle capacità di apprendimento e, soprattutto, una riduzione di determinate proteine in presenza di malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.
In studi preclinici, analoghi della rapamicina, in particolare gli inibitori del complesso mTORC1, hanno dimostrato una reale efficacia nella lotta contro alcuni tipi di tumori. Recenti prove scientifiche suggeriscono che le sostanze del tutto naturali possono, a concentrazioni specifiche, inibire anch’esse l’mTOR. Esse sono le seguenti:
CURCUMINA
Il componente principale della curcuma si è dimostrato essere un inibitore naturale di mTOR e ha proprietà antitumorali in una varietà di linee cellulari tumorali, modificando un determinato numero di percorsi oncogenici.
TE’ VERDE
Alcuni componenti del tè verde (Camellia sinensis) hanno confermato, in determinati studi, il loro effetto inibitorio su mTORC1 e mTORC2. In particolare, l’EGCG (epigallocatechina-3-gallato), in uno studio condotto in Pennsylvania, a Collegeville, da GlaxoSmithKline, ha agito come doppio inibitore: dalla via PI3K (fosfoinositide-3-chinasi) e dalla via di segnalazione mTOR.
RESVERATROLO
Dei rapporti hanno stabilito che il resveratrolo, un composto polifenolico, inibisce anche la via di segnalazione mTOR. Secondo alcuni studi, questa via è attivata da lipoproteine LDL ossidate nelle cellule della muscolatura liscia. Tuttavia, il resveratrolo è in grado di bloccare la fosforilazione e l’attivazione delle vie mTOR e PI3K. Questa attività è indipendente dall’effetto antiossidante e dall’attivazione di AMPK (adenosina monofosfato chinasi) ad opera del resveratrolo. Questo dimostra chiaramente una nuova proprietà del resveratrolo che potrebbe contribuire alle capacita aterogeniche generali di questo polifenolo. Un altro articolo ha riportato che il resveratrolo inibisce mTOR e la senescenza cellulare a dosi relativamente elevate, contribuendo al contempo all’apoptosi cellulare.
FISETINA
Questo flavonoide, che si trova in alimenti come fragole e cipolle, invia un segnale “di accensione” alle cellule portatrici di un gene antietà, proteggendo DNA e neuroni, in particolare durante i periodi di stress ossidativo. La fisetina ha anche un’azione stabilizzante sul resveratrolo nel prevenire la degradazione metabolica e quindi permette di supportarlo nella sua funzione inibitoria della via di segnalazione mTOR. La fisetina ha inoltre dimostrato, in alcuni studi, la sua attività antitumorale e antiangiogenica.
SALICINA (SALICE BIANCO)
Questo composto molto attivo, estratto dalla corteccia del salice bianco (Salix alba), ha dato luogo all’isolamento della molecola di acido acetilsalicilico (Aspirina®) ad opera del chimico Felix Hoffman. È stato dimostrato che l’assunzione di un’aspirina per i bambini (81 mg) al giorno riduce di almeno il 25% il rischio di cancro. La salicina ha tutte le attività dell’Aspirina®, tra cui l’inibizione mTOR. La sua azione, anche se più lenta, è al contrario molto meno irritante e di un’efficacia più lunga nel tempo. Non assumete salice bianco se siete allergici all’aspirina.