22-09-2014
Si parla ancora di resveratrolo, l’antiossidante contenuto negli acini d’uva e, in parte, nel vino rosso. Il resveratrolo, per altro forse un pò sopravvalutato, è l’ingrediente di molte preparazioni dedicate al contrastare l’invecchiamento – o anti-age – proprio per le sue proprietà antiossidanti. Oggi, un nuovo studio, ha inteso valutare gli effetti protettivi di questa sostanza nei confronti dell’udito sottoposto a stress causato da forti rumori. Lo studio, condotto su modello animale dai ricercatori dell’Henry Ford Hospital di Detroit, ha mostrato come i topi sani sottoposti a forte rumore fossero più protetti e avessero meno probabilità nel lungo termine di perdere l’udito, quando a essi veniva somministrato il resveratrolo prima dell’esposizione al forte rumore. «Il nostro ultimo studio – spiega, nel comunicato HFH, il dottor Michael D. Seidman – si è concentrato sul resveratrolo e i suoi effetti sulla bio-infiammazione, la risposta del corpo ai danni e su ciò che si ritiene essere la causa di molti problemi di salute tra cui il morbo di Alzheimer, il cancro, l’invecchiamento e la perdita dell’udito. Il resveratrolo è una sostanza chimica molto potente che sembra proteggere contro i processi infiammatori del corpo correlati con l’invecchiamento, la cognizione e la perdita dell’udito».
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Otolaryngology-Head and Neck Surgery che riporta come si sia voluto identificare il potenziale meccanismo protettivo del resveratrolo nei confronti dell’esposizione al rumore. I ricercatori hanno misurato il suo effetto sull'espressione proteica ciclossigenasi-2 (COX-2 o chiave del processo infiammatorio) e la formazione di specie reattive dell’ossigeno, che svolgono un ruolo importante nella segnalazione cellulare e l’omeostasi. I risultati ottenuti hanno poi mostrato che l’iperstimolazione acustica e le conseguenze sono tempo/dipendenti, e che vi era un aumento nell’espressione della proteina COX-2. Tuttavia, con la somministrazione del resveratrolo, si è riscontrata una riduzione significativa nella formazione di specie reattive dell’ossigeno, un’inibizione della COX-2 e, infine, una minore perdita dell’udito causata dall’esposizione al rumore. «Abbiamo dimostrato che somministrando agli animali il resveratrolo, siamo in grado di ridurre la perdita dell’udito e il declino cognitivo», conclude il dottor Seidman. L’assumere antiossidanti – non necessariamente il resveratrolo – può dunque essere un’azione preventiva contro l’ossidazione del corpo e i processi infiammatori che possono causare tutta una serie di malattie – più o meno gravi – ma anche per proteggere l’udito e il cervello.