12-05-2020
Il picnogenolo è un estratto di corteccia di pino marittimo che contiene più del 90% di proantocianidine, dei composti con una grande biodisponibilità che attraversano facilmente la barriera ematoencefalica e hanno una forte affinità per il collagene. Una serie di studi ha permesso di mostrare che il picnogenolo è uno degli antiossidanti più potenti. All’Università di Berkeley (California), il professor Lester Packer ha mostrato che la relativa attività antiossidante è venti volte superiore a quella della vitamina C e cinquanta volte superiore a quella della vitamina E. Il picnogenolo è così potente che ricicla la vitamina C ossidata e protegge la vitamina E dall’ossidazione. Stimola la produzione di enzimi antiossidanti all’interno stesso delle cellule, rinforzando così la loro prima linea di difesa contro i radicali liberi. In uno studio comparativo, il picnogenolo ha dimostrato di essere un antiossidante molto più attivo rispetto al coenzima Q10, all’acido lipoico e all’estratto di semi d’uva. Uno studio in vivo ha mostrato un aumento del 40% del potere antiossidante nel sangue dopo tre settimane di integrazione con 150 mg al giorno di picnogenolo. Il picnogenolo protegge l’organismo in una grande varietà di patologie:
- asma: miglioramento delle capacità respiratorie dei soggetti trattati e riduzione significativa delle concentrazioni di leucotrieni responsabili delle condizioni infiammatorie;
- lupus eritematoso disseminato: riduzione significativa del tasso di autoanticorpi e riduzione dell’aggressività delle cellule immunitarie;
- riduzione del 20% del colesterolo LDL e aumento del 15% dell’HDL dopo 3 mesi di integrazione con 120 mg al giorno;
- retinopatia diabetica: cinque studi che comprendono più di 1.000 pazienti hanno mostrato che il picnogenolo permette di riparare i capillari permeabili. Lo sviluppo della perdita visiva viene interrotto e, in alcuni casi, l’acuità visiva viene leggermente migliorata. Poiché la maggior parte dei diabetici hanno un rischio elevato di sviluppare una retinopatia, l’integrazione preventiva dovrebbe cominciare a partire dalla diagnosi;
- iperpigmentazione: in base a uno studio clinico su 30 donne affette da un eccesso di pigmentazione, la pigmentazione cutanea è stata significativamente schiarita grazie al trattamento con picnogenolo (75 mg al giorno);
- ipertensione: la pressione arteriosa sistolica è stata significativamente diminuita grazie al trattamento con picnogenolo;
- sindrome premestruale: 30 o 60 mg di picnogenolo al giorno per un mese hanno ridotto significativamente i dolori spasmodici delle donne affette da mestruazioni molto dolorose;
- disturbi della circolazione: il picnogenolo aumenta la produzione di ossido nitrico e inibisce la costrizione delle arterie indotta dagli ormoni dello stress. Permette di migliorare la circolazione nei soggetti anziani. Inibisce il radicale superossido nel flusso sanguigno, aiutando così a mantenere il sistema circolatorio in buona condizione e proteggendo le pareti dei vasi. I miglioramenti più importanti riguardano la microcircolazione periferica (le mani, i piedi, le gambe e gli occhi);
- rischio di infarto del miocardio e di crisi cardiaca: il picnogenolo normalizza l’attività delle piastrine sanguigne responsabili dello sviluppo di grumi dopo una lesione vascolare ma, contrariamente all’aspirina, non interferisce con il processo di coagulazione sanguigna in caso di ferita;
- resistenza sportiva: l’attività fisica intensiva aumenta dal 10 al 20% la produzione di radicali liberi nell’organismo: il picnogenolo si oppone a questi effetti deleteri e migliora la circolazione sanguigna, favorendo un apporto ottimale di nutrimenti e ossigeno e aiutando l’organismo a funzionare in continuo con delle prestazioni ottimali: in caso di un esercizio controllato su una pedana da corsa, il picnogenolo ha aumentato la resistenza degli atleti del 21%;
- cosmetica interna e invecchiamento cutaneo: il picnogenolo ha un’affinità specifica per il collagene e l’elastina, inibendo il relativo danneggiamento da parte degli enzimi litici e da parte di radicali liberi e permettendo di mantenere una pelle liscia e morbida. L’assunzione di picnogenolo protegge dai colpi di sole: è stata necessaria un’irradiazione UV due volte più forte per sviluppare un eritema (rossore) in 21 giorni volontari sani a cui è stata somministrata un’integrazione con picnogenolo;
- insufficienza venosa: le donne anziane sono particolarmente esposte a questo problema che, non trattato, può implicare ulcere e necrosi. 15 studi clinici su più di 500 pazienti hanno mostrato che il picnogenolo riduce l’edema, il dolore e gli altri sintomi associati ai disturbi venosi. Gli studi sono stati condotti con delle posologie di 30-360 mg al giorno: le dosi più alte sono state in alcuni casi efficaci a partire da 5 giorni di trattamento e le dosi più basse sono state utilizzate per diversi mesi. Si consiglia quindi di assumere una dose più alta all’inizio del trattamento poi di ridurre la posologia dopo che i sintomi risultano alleviati.