15-05-2020
Questo è l’inganno che vi sottopongo all’attenzione oggi: il dado. Il dado alimentare è un prodotto (più prodotto di lui si muore) alimentare ampiamente usato nella cucina odierna. È stato introdotto dall’industria alimentare nel 1880 e in Italia esiste in commercio dagli anni 20 del secolo scorso circa. Oggi è considerato un elemento “indispensabile” in cucina vista la sua praticità e il risparmio di tempo nel suo impiego (è sempre pronto e occupa poco spazio). Ma i dadi in commercio oggi nascondono insidie per la salute e la gente non lo sa! Al contrario, l’opinione comune è che il dado sia un alimento sanissimo e molto utile in cucina, gli si attribuisce quasi un potere “magico” direi. E in effetti qualcosa di magico ce l’ha davvero, perchè nonostante non sia salutare per la nutrizione umana si inserisce in ogni frigorifero del mondo e va a finire dentro al 99% delle zuppe, minestre e pietanze che prepariamo! Ok, veniamo al dunque: i principali ingredienti del dado da cucina che troviamo in commercio sono il sale, in quantità variabile ma si arriva anche a circa il 60% del totale e il glutammato monosodico, un additivo chimico prodotto in laboratorio tra il 10 e il 15% come concentrazione. Per il resto gli ingredienti dipendono dal tipo di dado: verdure se si tratta di quello vegetale, verdure ed estratti di carne (estratti, non carne, badate bene) per quello cosiddetto classico, e poi funghi, pesce, soia ecc, ecc. Immancabili sono i grassi animali o vegetali, aromi e conservanti. Alcune marche, oltre al pericoloso glutammato, aggiungono anche altri additivi ed esaltatori di sapidità nocivi o quantomeno ancora discussi per la salute, come ad esempio il guanilato disodico. Il guanilato si ottiene in laboratorio attraverso lieviti oppure è estratto dalle sardine. Dato che fino ad ora non ci sono ricerche che abbiano stabilito la dose massima giornaliera, gli esperti consigliano di non far assaggiare cibo con guanilato ai bambini di meno di 12 mesi. I motivi per abbandonare per sempre questo prodotto alimentare sono diversi, vi dico quelli che secondo me sono i più importanti:
1. Contiene appunto un additivo scientificamente provato essere nocivo per la salute dell’uomo, il glutammato monosodico. Ossia un esaltatore di sapidità che in effetti può causare anche il cancro! L’utilizzo del glutammato è proibito negli alimenti per l’infanzia quindi assolutamente da evitare per i bambini. In Europa il glutammato è contraddistinto in etichetta dalle sigle E che vanno da E620 a E625. Questo additivo alimentare fu scoperto e commercializzato nel 1909 dal giapponese Kikunae Ikeda, persona dal cui spirito imprenditoriale è nata la multinazionale AJI-NO-MOTO che è cresciuta nel tempo differenziando l’offerta che oggi non riguarda più solo l’industria alimentare. Ajinomoto Company è la società madre di un gruppo di industrie chimiche, che producono anche nucleotidi e aminoacidi in 21 paesi. Numerose le collaborazioni e i rapporti commerciali stipulati tra la AJI-NO-MOTO e altre aziende come la Knorr e la Kellogg’s.
2. È un prodotto inutile! Perché aggiungere sapore a dei prodotti alimentari già gustosi che la natura ci regala? Perché dobbiamo coprire i sapori veri?
3. È artificiale: perché devo aggiungere un prodotto industriale al mio amato risotto?
4. Contiene molti grassi. Quando non c’è scritto che tipo di grasso o olio è, vuol dire che si parla di olio di palma, che fa malissimo. È il secondo ingrediente del dado (il primo è il sale). 100 g di prodotto contiene 21,1 g di grassi. 21 grammi di grassi in più solo per dare sapore al tuo piatto, capito bene?
5. Ha ingredienti di scarsa qualità, come ad esempio la soia che non essendo bio, facilmente sarà quella OGM; ha poi estratti (chimicamente) da scarti alimentari animali e vegetali.
6. Rende sapori uguali per cibi diversi: la nostra alimentazione ha già subìto tante contaminazioni. Perché dobbiamo anche rendere tutti i cibi uguali aggiungendo questo cubetto omologante?
7. È poco educativo: usare il dado in cucina è un pò come copiare il compito in classe! Se lo fai non impari a cucinare.
8. Inquina l’ambiente, non è ecologico: è pieno di packaging usa e getta e la sua produzione genera un impatto ambientale.
9. È una spesa extra per la famiglia: il costo non è particolarmente significativo, ma è comunque un acquisto in più che facciamo, che paghiamo, che pesa nel sacchetto della spesa.
Ci sono due soluzioni alternative al dado commerciale, più sane, naturali ed economiche. In particolare si possono preparare:
- il dado vegetale fatto in casa e conservato in freezer;
- il dado vegetale fai da te da conservare in frigo.