02-06-2020
La radice e i fiori di kudzu vengono utilizzati nella medicina tradizionale cinese da più di 2.500 anni per trattare diverse patologie che comprendono l'emicrania, l'ipertensione, i dolori oppure l'anchilosi del collo e delle spalle, ma anche la sbornia e la diminuzione del consumo di alcol. Nel corso di un viaggio in Cina, il chimico David Lee notò che molte persone bevevano una tisana contenente del kudzu. In cinese, il suo nome tradotto in modo approssimativo significa “dissipatore di sbornia”. Questa tisana è spesso utilizzata nel nord della Cina per smaltire la sbornia dopo aver bevuto alcol, e alleviare i suoi effetti. Nel 1991, il dottor Lee ha collaborato con dei ricercatori dell'università cinese di Shin-Yanget. Ha testato gli effetti su dei ratti di laboratorio cui era stato dato da bere alcol. La coordinazione motoria degli animali era migliorata e sembravano meno intossicati. Un altro studio ha dimostrato che il kudzu diminuiva il consumo di alcol di ratti prodotti selettivamente per aver voglia di bere alcol. Altre esperienze hanno indicato che gli animali non sembrava che sviluppassero dipendenza al kudzu.
Un altro studio condotto su grandi bevitori ha mostrato che il kudzu diminuiva la quantità di alcol che assorbivano. Questi risultati sono stati recentemente confermati, indicando che l'estratto di kudzu poteva costituire un coadiuvante naturale utile nella riduzione del consumo di alcol. Certi componenti della radice di kudzu, dei flavonoidi come la puerarina o la daidzeina, contribuiscono ugualmente a ridurre i danni conseguenti all'ingestione eccessiva di alcol.