PERCHE’ GLI AMISH NON HANNO BAMBINI AUTISTICI?

21-06-2020

L’autismo è una patologia difficile da gestire, poiché è caratterizzato da uno sviluppo anomalo o alterato dell’interazione e comunicazione sociale e da una notevole limitazione delle attività e degli interessi. E mentre il consenso scientifico afferma che la prevalenza dell’autismo è rimasta generalmente la stessa per millenni, ora siamo arrivati ad una percentuale di un caso ogni 166 bambini nati negli Stati Uniti. Di conseguenza, con questa devastante statistica in mente, un giornalista ha pensato di analizzare la percentuale di autismo fra le Comunità Amish perché forse questa ricerca avrebbe potuto rivelare vari indizi eziologici dell’autismo. Essendo stati per centinaia di anni non a contatto con la cultura americana e col progresso scientifico, gli Amish avrebbero potuto avere meno contatti con qualche nuovo fattore in grado di stimolare lo sviluppo dell’autismo nel resto della popolazione. Questo fattore scoperto erano i VACCINI! Viaggiando nel cuore della comunità olandese della Pennsylvania alla ricerca di bambini Amish autistici, il giornalista, basandosi sulle statistiche nazionali, avrebbe dovuto trovare almeno 200 bambini autistici nella Comunità - al contrario, ne ha trovati soltanto tre, con un’età massima di 9-10 anni:

• Il primo bambino Amish autistico era una ragazza che era giunta in adozione dalla Cina (la Cina, l’India e l’Indonesia sono fra i paesi che si stanno attivando più in fretta per programmi di vaccinazione di massa).

• Il secondo bambino Amish autistico era stato sottoposto a vaccinazione sviluppando subito dopo autismo.

• Il giornalista non ha potuto stabilire lo stato di vaccinazioni del terzo bambino.

In alcuni vaccini, si utilizza un preservante a base di mercurio denominato thimerosal perché impedisce che le fiale con dosi multiple vengano contaminate dalle ripetute perforazioni dell’ago. Quando i funzionari sanitari si sono resi conto della quantità di mercurio che neonati e bambini erano costretti a subìre attraverso i vaccini, la tossina è stata eliminata dai vaccini negli Stati Uniti a cominciare dal 1999. Tuttavia, per problemi di errori nelle etichette e altri, il thimerosal è ancora presente nei vaccini e sempre più bambini stanno soffrendo a causa di ciò.
C’è ancora qualcuno che ha bisogno di ulteriori prove del nesso fra vaccini e autismo? Evidentemente, quanto descritto precedentemente non è una prova scientifica controllata in doppio cieco e con placebo ma un’analisi basata sull’evidenza dei fatti che, per quanto mi riguarda, fornisce un collegamento irrefutabile fra uno stile di vita e, ancor più probabile, un collegamento fra vaccini contenenti mercurio e autismo. Non è necessario essere medico, avere una specialità in epidemiologia o insegnare genetica molecolare per capire questo collegamento. Quanto ovvio deve essere di più? Il collegamento fra l’autismo e i vaccini non è certamente un’idea nuova. Infatti, l’informazione parla di questo da almeno 15 anni. Nel 2005 uno studio ha rivisto i dati dei Centers for Disease Control and Prevention’s (CDC) Vaccine Data Link, concludendo che i bambini che ricevono vaccinazioni contenenti thimerosal hanno 27 volte più probabilità di sviluppare autismo rispetto ai bambini che non hanno subìto questa prassi. Ciò significa un aumento di rischio del 2.700 per cento. I numeri non mentono.
È impressionante come il giornalista abbia trovato solo tre bambini con autismo fra gli Amish. Uno era adottato e vaccinato precedentemente, un altro era uno dei pochi bambini Amish vaccinati ed il terzo ha avuto una storia poco chiara di vaccinazioni. Quindi, tutt’al più, solo un bambino autistico rispetto ai 200 previsti (dalle statistiche nazionali americane). Le probabilità che questa sia pura coincidenza sono praticamente impossibili. A causa della loro credenza religiosa, la Comunità Amish non somministra ai loro bambini nessun vaccino. Naturalmente, molti di voi non possono scegliere un metodo così radicale. Tuttavia, se dovessimo scegliere un vaccino, vi consiglierei di guardare le numerose informazioni che Internet fornisce sul vaccino dell’epatite B. La versione multidose di questo vaccino, che è somministrato tipicamente ai neonati prima che lascino l’ospedale, contiene ancora thimerosal. Ciò è la massima espressione di negligenza e irresponsabilità. Il sistema nervoso centrale immaturo di questi neonati indifesi è particolarmente suscettibile agli insulti tossici del thimerosal, il conservante a base di mercurio usato in questo vaccino che è uno dei peggiori. Sarebbe molto più facile da capire se il vaccino dell’epatite B avesse un certo valore, ma la maggior parte degli esperti di medicina naturale che studiano questo settore, sono convinti che quasi sempre sia un vaccino assolutamente inutile.
Ci sono soltanto circa 1.800 persone all’anno che sviluppano cancro al fegato, la complicazione più grave dell’infezione da epatite B. Ciò significa che stiamo immunizzando quattro milioni di neonati, provocando danni cerebrali che hanno indotto un’epidemia di autismo per proteggere il cancro al fegato in 1.800 adulti. E, molti di questi adulti hanno problemi sociali seri come abuso di droga con iniezione, alcolismo e nutrizione scadente che aumenta seriamente il rischio per questa malattia. Se siete giovani genitori che valutano i pro e contro dei vaccini, vi invito fortemente a informarvi circa la tossicità del thimerosal, che è ancora presente nei vaccini multidose per l’epatite B e in quasi tutti i vaccini antinfluenzali per bambini.

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