25-07-2020
Alimentarsi può e deve restare un piacere. Ma chi può vantarsi di non essere mai soggetto ad allergie o intolleranze alimentari come quelle al glutine, ad alcuni cereali, ad alcuni legumi e latticini? Oppure di non sentire mai la stanchezza e la fatica dopo aver mangiato, avere una cattiva digestione, soffrire di meteorismo, gonfiore e aumento di peso? Tutti questi fenomeni hanno una causa comune: le lectine, proteine che si legano ai carboidrati, che sono la fonte della maggior parte delle allergie alimentari. Il consumo di alimenti troppo ricchi di lectine può causare diarrea, nausea e vomito. Le lectine spesso imitano l’insulina e inviano agli adipociti un segnale di stoccaggio. Esse potrebbero anche indurre una resistenza alla leptina, un ormone che regola i depositi di grasso. In particolare, alcune lectine diffuse, come la gliadina, presenti nel glutine di frumento (ma si trovano anche in altri cereali), sono un fattore scatenante della cascata infiammatoria. Altre lectine squilibrano la flora intestinale. Le lectine di patate e pomodori potrebbero essere la causa dei dolori artritici. Le lectine più nocive stimolano la produzione di poliammine tossiche nell’intestino e riducono pericolosamente l’attività benefica delle cellule natural killer (NK).
Le lectine si trovano praticamente in tutte le forme di cibo e sono, pertanto, impossibili da evitare completamente. Esse non sono facilmente distrutte o eliminate dalle alte temperature e, inoltre, non sono digeribili. Solo il nostro genotipo e il nostro gruppo sanguigno sono in grado di determinare fino a che punto siamo alla mercè delle lectine. Fortunatamente, queste possono essere eliminate dal tratto digestivo da sostanze che hanno la proprietà di legarsi ad esse prima che attacchino i loro obiettivi:
• La N-acetilglucosamina (NAG) e il più abbondante dei mucopolisaccaridi nell’organismo, specialmente presente nel sistema digestivo e nelle articolazioni. Ha la particolarità di chelare le lectine del grano che causano l’ipersensibilità intestinale, consentendo così la protezione dallo stress digestivo che inducono.
• L’estratto dell’alga Fucus vesiculosus è ricco di fucosio che si attacca ai batteri e lieviti che sono la fonte di disturbi digestivi.
• Il D-mannosio è uno zucchero benefico che ha la specificità di attaccarsi alle lectine di Escherichia coli per neutralizzarle e assicurare l’assenza di problemi durante la minzione.
• L’aminoacido L-glutammina è la fonte principale di energia per le cellule della mucosa intestinale, sia per la loro manutenzione che riparazione.
• La curcumina consente di contenere specificatamente l’infiammazione della sfera intestinale, a breve e lungo termine.
• Gli arabinogalattani del larice sono una fonte importante di fibre a effetto prebiotico. La loro indicazione principale è la protezione del colon: diverticolosi, sindrome del colon irritabile, ma anche il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.