TRIPTOFANO: L’AMMINOACIDO DEL BUONUMORE.

28-08-2020
 
Nel 1990, dopo che un unico lotto contaminato di triptofano proveniente da un solo fabbricante giapponese aveva provocato la comparsa di casi di una malattia mortale, il suo utilizzo nei supplementi nutrizionali è stato vietato. Allo stesso tempo, il suo utilizzo nei medicinali, nel latte per i neonati e nei prodotti per l'alimentazione parenterale non è stato praticamente interrotto. Preciso che al momento stesso di questo divieto si produceva il lancio del Prozac. Precursore della serotonina, della melatonina e della niacina, il triptofano ha un'importanza vitale. Scoperto nel 1901, viene utilizzato da diverse decine di anni per alleviare la depressione, favorire l'assopimento o aiutare a perdere peso. Numerosi studi hanno mostrato l'interesse e l'efficacia del triptofano e soprattutto:
 
- per aumentare le concentrazioni di serotonina. Questa svolge un ruolo fondamentale nelle multiple funzioni dell'organismo e, in particolare, nella depressione, nell'ansia, nell'umore e nel controllo dell'appetito. Per di più, la serotonina non essendo in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, quando i suoi livelli sono insufficienti, solo un'integrazione con triptofano o con 5-HTP, i suoi due precursori, permette di alzarli efficacemente;
 
- quando si sentono stressate, depresse oppure ansiose, numerose persone consumano delle quantità importanti di carboidrati. Questa cattiva abitudine ha come conseguenze un aumento della serotonina cerebrale e una sensazione temporanea di benessere e di sicurezza ma, anche, un aumento dei grassi immagazzinati. Un'integrazione con triptofano migliora lo stato psicologico senza comportare un aumento dei grassi immagazzinati;
 
- i primi studi che utilizzavano il triptofano per influenzare l'umore risalgono agli anni Cinquanta. Su dei soggetti che soffrivano di depressione da leggera a moderata, un'integrazione con triptofano si è rivelata efficace e senza effetti collaterali;
 
- il triptofano, in caso di insonnia leggera, favorisce l'assopimento e la qualità del sonno.
 
Il triptofano e il 5-HTP vengono metabolizzati in serotonina seguendo la stessa via metabolica. Malgrado ciò, certe persone reagiscono meglio a un'integrazione con L-triptofano piuttosto che con 5-HTP. Diversi elementi possono spiegarlo:
 
- con un'integrazione di L-triptofano, l'organismo conserva il controllo della quantità di serotonina prodotta grazie all'enzima L-triptofano idrossilasi;
 
- poiché con il 5-HTP non si regola la produzione di serotonina, una parte può andare nell'intestino e causare nausea. Per di più, poiché la serotonina non attraversa la barriera emato-cellulare, la parte di serotonina prodotta al di fuori del cervello non sarà in grado di penetrare all'interno di quest'ultimo;
 
- in alcuni soggetti, certe malattie e, fra le altre, una depressione grave, possono bloccare il passaggio del 5-HTP attraverso la barriera emato-cellulare, il che non si produce con L-triptofano.
 
Infine, il triptofano è un amminoacido essenziale indispensabile per il buon funzionamento dell'organismo e, in particolare, per la produzione di niacina.
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