17-03-2021
La clorofilla è un pigmento verde naturalmente presente nei cloroplasti delle cellule vegetali verdi responsabile, in presenza di luce, della produzione di energia tramite il processo fotosintetico. La clorofilla presente nei vegetali è scarsamente assimilabile dal nostro organismo, poiché viene disattivata e distrutta dagli enzimi digestivi e dal pH acido dello stomaco. Per questo motivo esistono in commercio ottimi integratori sotto forma di estratto complesso idrosolubile: la clorofillina ottenuta da alghe blu-verdi altamente assimilabile dall’intestino tenue.
AZIONE DEODORANTE INTERNA
L’attività deodorante della clorofilla ne permette l’utilizzo in tutti i casi di secrezione di odori sgradevoli quali eccessiva sudorazione, secrezioni cutanee e incontinenza. In uno studio condotto su pazienti geriatrici, la supplementazione di clorofillina nella dieta ha provocato la riduzione degli odori fisiologici e della costipazione cronica. La clorofilla è indicata anche per combattere i fenomeni di alitosi.
AZIONE ANTIOSSIDANTE E ANTIMUTAGENA
Clorofilla e clorofillina hanno mostrato di neutralizzare l’attività di alcuni potenti ossidanti in vitro e in modelli animali di ridurre il danno ossidativo indotto da carcinogeni chimici e dalle radiazioni. Questo pigmento sembra essere in grado di ridurre l’azione degli agenti cancerogeni nelle mutazioni genetiche. Clorofilla e clorofillina inibiscono gli effetti cancerogeni di prodotti chimici alimentari e ambientali quali miscele di polvere di carbone, tabacco e altri residui presenti nel cibo e dovuti ai processi di trasformazione industriale.
AZIONE PROTETTIVA CONTRO IL RISCHIO DI TUMORE
Clorofilla e clorofillina hanno la proprietà di legarsi a composti potenzialmente cancerogeni (idrocarburi aromatici del fumo di sigaretta, ammine eterocicliche nella carne cotta, aflatossina B-1), limitandone l’assorbimento e le concentrazioni nei tessuti bersaglio. La clorofilla ha mostrato di inibire l’attività degli enzimi del citocromo P450, i quali convertono le sostanze pro-cancerogene in cancerogeni attivi. In altri studi la clorofillina ha aumentato l’attività del chinone reduttasi, enzima detossicante della fase II che promuove l’eliminazione di tossine e cancerogeni dall’organismo.
- Prevenzione tumore epatico. Uno studio condotto dalla John Hopkins University ha mostrato che l’assunzione di clorofillina può ridurre il rischio di tumore al fegato. Lo studio è stato effettuato a Qidong, Cina, regione con un tasso elevato di tumore epatico, causato da un consumo eccessivo di alimenti contaminati da aflatossine, agenti mutageni e cancerogeni epatici. 80 soggetti sani sono stati suddivisi in due gruppi: al primo gruppo sono stati somministrati 100 mg di clorofillina 3 volte al giorno per 4 mesi; al secondo gruppo un placebo. Sono stati raccolti campioni di urine e sangue per osservare l’effetto della supplementazione di clorofillina sull’escrezione di aflatossine. I risultati hanno mostrato nel gruppo che avevo assunto clorofillina una riduzione dell’escrezione di aflatossine del 55%, rispetto a quella del placebo. Sembra che la clorofillina agisca bloccando l’assorbimento di aflatossine e carcinogeni nella dieta, riducendo in questo modo il rischio di tumore al fegato.
- Prevenzione tumore al colon. Uno studio recente ha mostrato che la clorofillina provoca l’arresto del ciclo vitale di cellule cancerogene nel colon, meccanismo nel quale è coinvolta l’attività del ribonucleotide reduttasi. Il ribonucleotide reduttasi svolge un ruolo importante nella sintesi e riparazione del DNA e rappresenta il target di alcuni agenti terapeutici del cancro, come l’idrossiurea. Ciò fornisce una nuova potenziale strada per la clorofillina nell’approccio terapeutico contro il tumore al colon, sensibilizzando le cellule ad agenti che danneggiano il DNA.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19585502/
https://www.sciencedaily.com/releases/2001/11/011127003658.htm
https://lpi.oregonstate.edu/mic/dietary-factors/phytochemicals/chlorophyll-chlorophyllin