23-03-2021
La curcuma è oggi una delle piante più studiate a fondo. Le sue proprietà medicinali e i suoi componenti (principalmente la curcumina) sono stati oggetto di oltre 12.000 studi biomedici pubblicati e sottoposti a revisione paritaria. Infatti, diverse ricerche su questa pianta sacra hanno rivelato oltre 800 potenziali applicazioni preventive e terapeutiche, oltre a 250 distinti effetti fisiologici benefici. Data l'enorme quantità di ricerche condotte su questa straordinaria spezia, non c'è da meravigliarsi che un numero crescente di studi abbia concluso che si confronta favorevolmente con una varietà di farmaci convenzionali, tra cui:
• Lipitor/Atorvastatina (farmaco per il colesterolo): uno studio del 2008 pubblicato sulla rivista Drugs in R & D ha rilevato che una preparazione standardizzata di curcuminoidi estratti dalla curcuma è stata paragonata favorevolmente al farmaco atorvastatina (nome commerciale Lipitor) sulla disfunzione endoteliale, la patologia sottostante dei vasi che causano l’aterosclerosi, in associazione con la riduzione dell'infiammazione e dello stress ossidativo nei pazienti diabetici di tipo 2.
• Corticosteroidi (farmaci steroidei): uno studio del 1999 pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research ha rilevato che la curcumina è stato paragonato favorevolmente agli steroidi nella gestione dell'uveite anteriore cronica, una malattia infiammatoria dell'occhio. Uno studio del 2008 pubblicato su Critical Care Medicine ha dimostrato che la curcumina, come terapia alternativa rispetto al farmaco corticosteroide desametasone in un modello animale, è stato in grado di proteggere da lesioni associate al trapianto di polmone attraverso la sottoregolazione dei geni infiammatori.
• Prozac/Fluoxetina e Imipramina (antidepressivi): uno studio del 2011 pubblicato sulla rivista Acta Poloniae Pharmaceutica ha scoperto che la curcumina è stata paragonata favorevolmente a entrambi i farmaci nel ridurre il comportamento depressivo in un modello animale.
• Aspirina (anticoagulante): uno studio in vitro ed ex vivo del 1986 pubblicato sulla rivista Arzneimittelforschung ha rilevato che la curcumina ha effetti antipiastrinici e modulatori della prostaciclina rispetto all'aspirina, indicando che può essere utile in pazienti inclini alla trombosi vascolare che richiedono terapia anti-artritica.
• Farmaci antinfiammatori: uno studio del 2004 pubblicato sulla rivista Oncogene ha scoperto che la curcumina (così come il resveratrolo) erano alternative efficaci ai farmaci aspirina, ibuprofene, sulindac, fenilbutazone, naprossene, indometacina, diclofenac, desametasone, celecoxib e tamoxifene, in attività antinfiammatoria e antiproliferativa contro le cellule tumorali.
• Oxaliplatino (farmaco chemioterapico): uno studio del 2007 pubblicato sull'International Journal of Cancer ha rilevato che la curcumina si confronta favorevolmente con l'oxaliplatino come agente antiproliferativo nelle linee cellulari del colon-retto.
• Metformina (farmaco per il diabete): uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista Biochemitry and Biophysical Research Community ha esplorato come la curcumina potrebbe essere preziosa nel trattamento del diabete, scoprendo che attiva l'AMPK (che aumenta l'assorbimento del glucosio) e sopprime l'espressione genica della gluconeogenesi (che sopprime la produzione di glucosio nel fegato) nelle cellule dell'epatoma. È interessante notare che hanno scoperto che la curcumina è da 500 a 100.000 volte più potente della metformina nell'attivare l'AMPK e il suo bersaglio a valle, l’acetil-CoA carbossilasi (ACC).
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