28-09-2014
Anche gli antibiotici ritenuti più “leggeri” e meglio tollerati sembrano pregiudicare l’equilibrio della flora batterica intestinale, con conseguenze potenzialmente serie per la salute. A dimostrarlo è una recente ricerca pubblicata sull’autorevole rivista medica Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Nel loro studio condotto su tre pazienti di sesso femminile, i ricercatori della Stanford University in California hanno analizzato mediante analisi delle feci e test del dna la composizione della flora batterica intestinale delle pazienti prima e dopo una terapia antibiotica a base di ciprofloxacina portata avanti per un periodo di tempo di 10 giorni. “L’effetto della ciprofloxacina sulla flora batterica è stato rapido e profondo”, ha spiegato l’autore dello studio David Relman. Dalle conclusioni è emerso, infatti, che uno degli effetti della cura antibiotica era quello di sopprimere l’intera popolazione di batteri intestinali “buoni”, ovvero utili all’organismo. “A una settimana dal termine della terapia, la comunità batterica cominciava a tornare al suo stato iniziale, ma la sua ricostituzione era spesso incompleta”, ha spiegato Relman.
La parte distale del nostro intestino è ritenuto dagli scienziati “uno degli ecosistemi più complessi del pianeta”. Grazie alla relazione di simbiosi con la sua flora batterica intestinale, infatti, il nostro organismo è in grado di digerire molti cibi e sconfiggere batteri potenzialmente nocivi per la salute. Studi recenti hanno dimostrato, inoltre, come la flora batterica potrebbe giocare un ruolo cruciale nell’obesità, in alcune forme di allergia o nello sviluppo delle malattie infiammatorie intestinali. Cancellando l’intera popolazione di batteri intestinali, gli antibiotici potrebbero facilitare la diffusione di “superbatteri” resistenti ai trattamenti, spiegano i ricercatori. Ma ciò non significa dover rinunciare a una delle cure più efficaci contro le infezioni, quanto cercare di rispettare un’alimentazione corretta prima, durante e dopo una cura con antibiotici, in modo da salvaguardare anche la salute del proprio stomaco e dell’intestino.