21-10-2014
Anche frutta e verdura sanno che ora è. A sondarne i segreti è stata una nuova ricerca che ha scoperto che tali alimenti, dopo il raccolto, continuano a rimanere vivi per un certo periodo di tempo grazie al loro orologio biologico interno. Secondo gli scienziati della Rice University e dei colleghi della University of California a Davis, frutta e verdura, così come gli altri esseri viventi che popolano il pianeta, hanno un loro ritmo circadiano in grado di adattarsi alle varie situazioni proprio come fa il corpo umano dopo un lungo viaggio, per recuperare il jet lag. Gestire questo orologio biologico delle piante, secondo gli scienziati, potrebbe però avere dei benefici per la salute dell’uomo, preservando a lungo le caratteristiche benefiche degli alimenti. “Frutta e verdura non muoiono nel momento in cui vengono raccolte“, ha detto la biologa Janet Braam. “Essi rispondono al loro ambiente per giorni, e abbiamo scoperto che potevamo usare la luce per convincere a fare di più lotta contro il cancro con gli antiossidanti in determinate ore del giorno“.
Lo studio è il un follow-up di una ricerca del 2012 – che ha ricevuto numerosi riconoscimenti – basata sui modi in cui le piante usano i loro orologi circadiani per difendersi dagli insetti affamati. La ricerca ha così scoperto che l’Arabidopsis thaliana o arabetta comune – un organismo modello molto usato per gli studi sulle piante – inizia ad aumentare la sua produzione di prodotti chimici poche ore prima dell’alba, per contrastare l’attacco degli insetti, proprio nel momento in cui essi iniziano a nutrirsi. E il momento migliore per consumare le verdure sarebbe proprio durante quando esse, per difendersi dai parassiti, accumulano le sostanze chimiche, preziosi metaboliti per la salute umana. Per riuscire a dimostrare che i vegetali hanno questa capacità, il team di ricerca ha simulato dei cicli giorno-notte e di luce e buio per controllare il comportamento degli “orologi interni” di alcuni tipi di frutta e verdura, tra cui cavoli, carote, zucca, spinaci, lattuga, zucchine, patate dolci e mirtilli.
“Non possiamo ancora dire se tutte le condizioni di buio o luce accorciano la durata di conservazione di frutta e verdura“, ha detto Braam, a capo della ricerca. “Quello che abbiamo dimostrato è che mantenere intatto l’orologio interno è vantaggioso nella resistenza agli insetti ma potrebbe anche produrre benefici per la salute“. “E’ stupefacente pensare che potremmo essere in grado di aumentare i benefici per la salute dei nostri prodotti semplicemente cambiando il nostro modo di conservarli, ”ha aggiunto il secondo autore dello studio, Goodspeed. Tra i prodotti più salutari un antiossidante chiamato 4-MSO, un composto anticancro presente nei broccoli e in altri ortaggi.