04-11-2014
Traduzione del riassunto (abstract) dell’articolo: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, ovvero “Il contributo della chemioterapia citotossica ad una sopravvivenza di 5 anni nei tumori maligni degli adulti”. La cosa sconcertante (almeno per chi non si ancora informato sull’argomento) è che la conclusione dell’articolo indica un effetto benefico della chemioterapia citotossica (ovvero di quei farmaci anticancro che dovrebbero uccidere più rapidamente le cellule tumorali delle cellule sane) attorno al 2 per cento! Chi mai assumerebbe un simile farmaco costosissimo e dai devastanti effetti collaterali sapendo che l’eventuale beneficio apportato è così esiguo?
FINALITA’:
Il dibattito sul finanziamento e sulla disponibilità dei farmaci citotossici solleva domande sul contributo della chemioterapia curativa o coadiuvante alla sopravvivenza nei pazienti cancerosi adulti.
MATERIALI E METODI:
Abbiamo fatto una ricerca nella letteratura [scientifica] su esperimenti clinici randomizzati che riportino una sopravvivenza di 5 anni attribuibile unicamente alla chemioterapia citotossica negli adulti con tumori maligni. Il numero totale di pazienti cancerosi appena diagnosticati per le 22 principali tipologie di tumore maligno sono stati determinati a partire dai dati del cancer registry in Australia e dai dati del Surveillance Epidemiology and End Results negli USA per l’anno 1998. Per ogni tipologia di cancro, il numero assoluto di risultati benefici è stato calcolato come il prodotto di (a) il numero totale di persone con quel particolare tipo di cancro; (b) la proporzione del/dei sottogruppo/i di tale forma di cancro che hanno avuto un beneficio; e (c) l’aumento percentuale nella sopravvivenza a 5 anni dovuta unicamente alla chemioterapia citotossica. Il contributo complessivo è stato la somma dei numeri assoluti indicanti un beneficio sulla sopravvivenza a 5 anni espressa come percentuale del numero totale dei 22 differenti tipi di cancro.
RISULTATI:
Il contributo complessivo della chemioterapia citotossica curativa e coadiuvante alla sopravvivenza di 5 anni negli adulti è stato stimato pari al 2,3% in Australia ed al 2,1% negli USA.
CONCLUSIONI:
Dal momento che la percentuale di sopravvivenza relativa ai 5 anni per il cancro in Australia è adesso oltre il 60%, è chiaro che la chemioterapia citotossica apporta solo un contributo minore alla sopravvivenza al cancro. Per giustificare il continuo finanziamento e la disponibilità dei farmaci utilizzati nella chemioterapia citotossica, è urgentemente richiesta una rigorosa valutazione del rapporto costi-benefici e dell’impatto sulla qualità della vita.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15630849?ordinalpos=1&itool=Entrez