11-11-2014
Non solo noci, ma anche mandorle, nocciole, anacardi, pinoli, noci pecan e del Brasile, pistacchi ecc. Mangiare uno o più di questi tipi di frutta a guscio è risultato essere inversamente proporzionale al rischio di cancro al pancreas – indipendentemente dagli altri potenziali fattori di rischio. Buone notizie, dunque. Anche perché i mesi autunnali e invernali che coincidono con le feste natalizie sono in genere proprio quelli in cui aumenta il consumo di frutta secca e a guscio. Abbiamo perciò un motivo in più per portare in tavola questo genere di alimento che, tra le altre cose, è un ottimo aiuto nella prevenzione dell’ossidazione dell’organismo e delle malattie cardiovascolari – come suggerito da numerosi studi. Ma, di certo, l’azione preventiva sul rischio di cancro al pancreas ha il suo peso, dato che questo tipo di tumore ancora oggi è uno tra i più temibili, con la sua alta percentuale di mortalità.
Per questo studio i ricercatori del Dipartimento di Medicina, Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston hanno esaminato l’associazione tra il consumo di noci e il rischio di tumore del pancreas in 75.680 donne che facevano parte del “Nurses’ Health Study” (NHS), con nessuna precedente storia di cancro. L’analisi dei dati ha evidenziato come vi fosse una significativa riduzione del rischio di cancro del pancreas nelle donne che consumavano circa 28 g di frutta a guscio, due o più volte a settimana, rispetto a quelle che consumavano meno o per nulla frutta secca. «La riduzione del rischio – sottolinea il dottor Ying Bao, autore principale dello studio – era indipendente dai fattori di rischio stabiliti o presunti per il cancro del pancreas tra cui l’età, l’altezza, l’obesità, l’attività fisica, il fumo, il diabete e altri fattori dietetici».
A dispetto di coloro che ancora credono che le noci (inteso come la frutta secca in genere) fanno ingrassare, lo studio ha anche evidenziato che le donne che mangiavano maggiori quantità di frutta a guscio pesavano meno delle altre – per cui, anche se l’aumento di peso fa accrescere il rischio di cancro del pancreas, non è questo il caso. «Le donne del nostro studio di coorte che hanno consumato la maggior parte delle noci tendono a pesare di meno», conferma infatti il dott. Bao. E, oltre a ciò, una recente analisi riguardo questo studio di coorte, pubblicato online sul British Journal of Cancer, ha associato il consumo di noci a un rischio inferiore di aumento di peso e obesità. Mangiare frutta a guscio, infine, è stato associato a un ridotto rischio di diabete mellito, che è un noto fattore di rischio per il cancro del pancreas. Questa ulteriore conferma non fa altro che aggiungere peso al corpo di evidenze che la frutta a guscio fa bene, e non è soltanto buona da mangiare.