I FARMACI EFFERVESCENTI POSSONO AUMENTARE IL RISCHIO DI EVENTI CARDIOVASCOLARI.

25-11-2014

I ricercatori sostengono che i pazienti “dovrebbero essere messi in guardia circa i potenziali pericoli di un’elevata assunzione di sodio da farmaci effervescenti prescritti”. Essi ritengono inoltre che il contenuto di sodio dei medicinali può essere chiaramente etichettato, allo stesso modo in cui sono etichettati gli alimenti. Numerosi studi hanno dimostrato che l’eccesso di sale è dannoso per la salute del cuore. Molti farmaci comunemente prescritti utilizzano il sodio per migliorare il loro assorbimento nel corpo, ma l’effetto che esso provoca è fino ad ora sconosciuto. Il team, guidato dal dottor Jacob George, Consulente Onorario di Farmacologia Clinica presso l’Università di Dundee, ha confrontato il rischio di eventi cardiovascolari (infarto non fatale, ictus non fatale o morte vascolare) in pazienti che assumono sodio contenuto nei farmaci effervescenti, disperdibili e solubili, con coloro che assumono la versione senza sodio, non effervescente, degli stessi farmaci, tra il 1987 e il 2010. Oltre 1,2 milioni di pazienti nel Regno Unito sono stati monitorati per una media di poco più di sette anni. Durante questo periodo, si sono verificati oltre 61.000 eventi cardiovascolari.
I fattori che possono influenzare i risultati, come indice di massa corporea, fumo, assunzione di alcol, la storia di varie malattie croniche e l’uso di alcuni altri farmaci, sono stati presi in considerazione. Nel complesso, i ricercatori hanno trovato che i pazienti che hanno assunto i farmaci effervescenti contenenti sodio, avevano un aumento del rischio del 16% di un attacco di cuore, ictus o morte vascolare, rispetto ad altri pazienti che assumevano le versioni senza sodio e non effervescenti degli stessi farmaci. I pazienti che assumono i farmaci contenenti sodio hanno presentato anche sette volte più probabilità di sviluppare la pressione alta e tassi complessivi di mortalità, superiori del 28%. Questi eventi sono in gran parte guidati da un aumento del rischio di ipertensione e ictus. Gli autori riconoscono che c’è ancora qualche polemica per quanto riguarda il rapporto tra sodio nella dieta e gli eventi cardiovascolari, ma sostengono che i loro risultati “sono di grande importanza per la salute pubblica”. Essi concludono: “La prescrizione di queste formulazioni contenenti sodio deve essere fatta con cautela ed i pazienti devono essere attentamente monitorati per la comparsa di ipertensione”.

 

http://www.sciencedaily.com/releases/2013/11/131126191557.htm

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2013-11/bmj-hsl112213.php

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