30-11-2014
La vitamina B12 è importante, poiché un suo deficit può di fatto aumentare il rischio di declino cognitivo, demenza, danni al sistema nervoso, anemia e altre complicazioni mediche – alcune delle quali possono essere irreversibili, avvertono gli scienziati. E questo rischio pare lo corrano coloro che assumono per molto tempo farmaci contro l’acidità di stomaco, il bruciore o l’ulcera. Questo tipo di medicamenti, secondo i ricercatori del Kaiser Permanente, possono infatti portare a una carenza di vitamina B12 pericolosa per la salute. Per arrivare alle loro conclusioni, i ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche elettroniche di quasi 26mila pazienti adulti con diagnosi di deficit di vitamina B12. Le cartelle analizzate comprendevano, oltre alla diagnosi, le prescrizioni di farmaci ed esami clinici. I dati raccolti sono poi stati confrontati con quelli di 184.199 pazienti che non presentavano una carenza di vitamina B12 nel corso dello stesso periodo di tempo e che fungevano da gruppo di controllo.
I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of the American Medical Association, mostrano che tra i 25.956 pazienti con carenza di vitamina B12, il 12% aveva utilizzato i farmaci antiacido inibitori della pompa protonica (PPI) per almeno due anni, contro il 7,2% dei pazienti appartenenti al gruppo di controllo. A differenza, l’assunzione di farmaci antagonisti dei recettori H2 (H2RA), in qualsiasi dose giornaliera, è stata trovata avere un impatto meno pronunciato, ma significativo, nella misura del 4,2% dei pazienti con carenza di vitamina B12, contro il 3,2% dei pazienti di controllo. «I pazienti che hanno assunto farmaci PPI per più di due anni ha avuto un aumento del 65% del rischio di carenza di vitamina B12 – spiega il dott. Douglas A. Corley, gastroenterologo e ricercatore con il Kaiser Permanente Division of Research –. Dosi più elevate sono state anche associate a un aumentato rischio, rispetto a dosi più basse. Le cartelle cliniche elettroniche del Kaiser Permanente ci hanno permesso di osservare ciò che accade nel mondo reale con l’uso comune di questi farmaci».