01-12-2014
L’analisi delle cellule batteriche uccise del miele manuka ha rivelato l’eccezionale proprietà antimicrobica di questo prodotto. Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Antimicrobial Agents e promosso dall’Università di Sydney, ha dimostrato che il miele manuka differisce da altri agenti antibatterici grazie ad un modo unico di intervenire e al suo potenziale valore come curativo antimicrobico.
Lo studio è stato coordinato da Dee Carter. Il miele speciale è prodotto dalle api che si nutrono dalla pianta di manuka della Nuova Zelanda (Leptospermum scoparium). Per comprendere quali composti antibatterici sono contenuti nel miele i ricercatori hanno testato la sua attività e quella di diversi mieli contro il batterio delle ferite Saphylococcus aureus. Estraendo successivamente le proteine delle cellule dello stafilococco è stato possibile determinare le reazioni del patogeno al trattamento al miele. I risultati hanno dimostrato che il miele manuka impone un significativo abbassamento dei tassi di crescita delle cellule batteriche rispetto ai mieli comuni.