04-12-2014
Se la mela è uno dei frutti a più alto rendimento salutare, c’è anche un altro frutto dell’orto che pare avere molte frecce al proprio arco: è il pomodoro che, grazie ai suoi componenti, può essere d’aiuto nella prevenzione di diverse malattie. Tra queste, suggerisce un nuovo studio, c’è anche il cancro al seno. Lo studio, condotto dai ricercatori della Rutgers University (Usa), ha suggerito che una dieta che comprenda buone quantità di pomodori aiuta le donne – in particolare quelle in post-menopausa – a ridurre il rischio di carcinoma mammario. L’effetto benefico del pomodoro avverrebbe sul controllo degli ormoni che svolgono un ruolo nella regolazione del metabolismo di grassi e zuccheri.
«I vantaggi del mangiare un sacco di pomodori e prodotti a base di pomodoro, anche per un breve periodo, erano chiaramente evidenti nei nostri risultati – ha dichiarato la dott.ssa Adana Llanos, principale autrice dello studio –. Mangiare frutta e verdura, che sono ricche di nutrienti essenziali, vitamine, minerali e sostanze fitochimiche come il licopene, trasmette significativi benefici. Sulla base di questi dati, riteniamo che il consumo regolare delle porzioni quotidiane raccomandate di frutta e verdura potrebbe favorire la prevenzione del cancro al seno in una popolazione a rischio».
Gli effetti di una dieta ricca di pomodori sono stati confrontati con quelli che si avrebbero da un altrettanto alto consumo di soia – spesso raccomandata proprio alle donne in post-menopausa. I ricercatori hanno sottoposto a test un gruppo di 70 donne in post-menopausa che hanno dovuto seguire una dieta prima con i pomodori e poi con la soia per 20 settimane, suddivise in due periodi di dieci. Prima di sottoporsi allo studio, le partecipanti sono state invitate a non mangiare per due settimane piatti a base o contenenti pomodori e soia. Dopo di che, per le prime dieci settimane hanno assunto giornalmente prodotti e cibi contenenti almeno 25 milligrammi di licopene. Nella seconda fase di studio, separata dalla prima, le partecipanti hanno assunto giornalmente e per altre dieci settimane prodotti e cibi che contenessero almeno 40 g di proteine della soia.
I risultati finali dello studio sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism e mostrano che quando le partecipanti avevano seguito la dieta ricca di pomodoro, i livelli di adiponectina – un ormone che modula alcuni processi metabolici ed è coinvolto nella regolazione dei livelli di zuccheri e grassi (lipidi) nel sangue – erano aumentati del 9%. Le analisi hanno rivelato che questo effetto era leggermente più forte nelle donne che avevano un basso Indice di Massa Corporea (BMI). Al contrario, dopo il periodo di assunzione della soia, i livelli sierici di adiponectina erano diminuiti. A conclusione dello studio, i ricercatori scrivono che «l’aumento del consumo alimentare di cibi a base di pomodoro può vantaggiosamente aumentare le concentrazioni sieriche di adiponectina tra le donne in post-menopausa ad aumentato rischio di cancro al seno, specialmente quelle che non sono obese».