11-12-2014
Un urologo della Loyola University Medical Center avverte: bere tè freddo può contribuire al rischio di sviluppare dolorosi calcoli renali. Il tè freddo contiene alte concentrazioni di ossalato, una delle sostanze chimiche chiave che portano alla formazione di calcoli renali, un disturbo comune del tratto urinario che colpisce circa il 10 per cento della popolazione degli Stati Uniti. “Per le persone che hanno la tendenza a formare il tipo più comune di calcoli renali, il tè freddo è una delle cose peggiori da bere”, ha detto il dottor John Milner, assistente universitario del Dipartimento di Urologia della Loyola University Chicago Stritch School of Medicine. La causa più comune di calcoli renali è ”non bere liquidi a sufficienza”. Soprattutto durante l’estate, le persone possono disidratarsi a causa dell’eccessivo sudare. Disidratazione, combinata con l’aumento del consumo di tè freddo, aumenta il rischio di calcoli renali, soprattutto nelle persone già a rischio. ”Alla gente viene consigliato in estate, di bere più liquidi”, ha spiegato Milner. ”Molte persone scelgono di bere tè freddo perché è a basso contenuto di calorie e ha un sapore migliore rispetto all’acqua. Tuttavia, in termini di calcoli renali, potrebbe causare dei danni…”. Anche il tè caldo contiene ossalato, ma è più difficile berne abbastanza da causare calcoli renali, ha detto Milner. Circa l’85 per cento del tè consumato negli Stati Uniti è “ghiacciato”, secondo l’Associazione Tea degli Stati Uniti.
Gli uomini hanno quattro volte più probabilità di sviluppare calcoli renali rispetto alle donne e il rischio aumenta drasticamente dopo i 40 anni. Le donne in postmenopausa con bassi livelli di estrogeni e le donne che hanno subìto la rimozione delle ovaie, sono anche a maggior rischio. I calcoli renali sono piccoli cristalli formati di minerali e sale normalmente presenti nelle urine, nei reni o ureteri, i piccoli tubi che drenano l’urina dal rene alla vescica. I calcoli renali di solito sono così piccoli che sono innocui e vengono espulsi dal corpo, naturalmente. Per placare la sete e idratare correttamente, l’acqua è la scelta migliore, ha continuato Milner, una limonata fatta da limoni spremuti (non in polvere) è un’altra buona opzione. ”I limoni sono ricchi di citrati, che inibiscono la crescita dei calcoli renali”. E’ consigliabile che le persone a rischio di calcoli renali elimino dalla loro dieta i cibi che contengono elevate concentrazioni di ossalati, come gli spinaci, cioccolato, rabarbaro e noci. Essi dovrebbero diminuire l’apporto di sale, mangiare carne con moderazione, bere diversi bicchieri di acqua al giorno e mangiare alimenti che forniscono adeguate quantità di calcio, che riduce la quantità di ossalato che il corpo assorbe. “A molte persone piace bere il tè freddo in estate”, ha detto Milner. «Ma non bisogna esagerare. Come per tante cose di una vita sana, la moderazione è la chiave”.
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/08/120802111332.htm
http://www.newswise.com/articles/iced-tea-can-contribute-to-painful-kidney-stones