27-12-2014
Ma come? Non si era detto che chi segue una dieta vegetariana è più in salute, vive più a lungo ed è anche più felice? Sì. Sono infatti numerosi gli studi che supportano questa tesi. E ora, ecco arrivarne un altro che invece suggerisce l’esatto opposto: i vegetariani sarebbero meno sani e con una più scarsa qualità della vita rispetto a chi mangia anche carne. Cerchiamo di capire come mai ora gli scienziati affermano che la dieta vegetariana non sarebbe così valida. A sostenerlo sono i ricercatori della Medical University di Graz in Austria, coordinati dalla dott.ssa Nathalie Burkert, che hanno condotto uno studio cross-sezionale basato su dati ricavati dal “Austrian Health Interview Survey” e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista PLoS ONE. Burkert e colleghi hanno preso in esame 1.320 soggetti che sono stati abbinati in base alla loro età, sesso e status socio-economico. Di questi vi erano 330 vegetariani, 330 che mangiavano carne, ma anche molta frutta e verdura, e poi 300 che seguivano una dieta normale, ma con poca carne e, infine, 330 soggetti che seguivano una dieta ricca di carne. Di tutti i partecipanti sono poi stati analizzati lo stile di vita e altri fattori che potessero abbassare o aumentare il rischio di determinate malattie. I risultati hanno mostrato, in linea generale, che i vegetariani sono più attivi fisicamente, fumano meno e bevono meno alcol, rispetto a coloro che consumano carne. Allo stesso modo, chi segue una dieta vegetariana ha in genere un più alto status socio-economico e un basso Indice di Massa Corporea (o BMI). A prima vista parrebbe dunque che i vegetariani vivano meglio e, di conseguenza, più in salute. Ma, secondo i ricercatori, non sarebbe così. Da quanto emerso nello studio, i vegetariani avevano due volte più probabilità di soffrire di allergie, presentavano un aumento del 50% di attacchi di cuore e un aumento del 50% dell’incidenza di cancro.
Ma, scusate, il cancro non era legato al consumo di carni, soprattutto rosse? Qui le cose si complicano e cominciamo a sentire i primi segni di uno stato confusionale. Eppure, leggendo quanto riportato nello studio, secondo i ricercatori è proprio così: i vegetariani sarebbero più a rischio cancro rispetto agli onnivori. E, sempre rispetto a questi ultimi, la loro salute sarebbe più scarsa. Per esempio, secondo lo studio, i vegetariani hanno riportato elevati livelli di compromissione da disturbi, malattie croniche, e di soffrire in modo significativo più spesso di ansia e depressione. «Il nostro studio – scrivono gli autori – ha dimostrato che gli adulti austriaci che seguono una dieta vegetariana sono meno sani (in termini di cancro, allergie e disturbi di salute mentale), hanno una minore qualità della vita, e ricorrono anche più spesso all'assistenza medica». «Pertanto – proseguono i ricercatori – un continuo, energico programma di salute pubblica per l’Austria è necessario al fine di ridurre il rischio per la salute a causa di fattori nutrizionali». Come ho sempre sottolineato, ognuno di noi è un soggetto diverso dagli altri, pertanto, consigliare uno stile di vita alimentare uguale per tutti è la cosa più errata e senza senso. Essere vegetariani potrebbe rappresentare una buona soluzione, ma solo negli individui appartenenti al gruppo sanguigno A e AB. Mentre per i soggetti di gruppo 0 e B è consigliato un'alimentazione più ricca di proteine animali.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24516625
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3917888/
http://www.plosone.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pone.0088278