L’uso indiscriminato degli antibiotici costituisce uno dei problemi più seri della medicina perché responsabile della selezione di ceppi di batteri resistenti. E pensare che seguendo un’alimentazione appropriata ed evitando lo stress sarebbe possibile ridurre drasticamente il ricorso a questi farmaci. Quando un germe penetra nel nostro organismo deve passare un pò di tempo prima che il sistema immunitario si metta in moto. E’ un pò come chiamare il 118 in situazioni d’emergenza: tutti sappiamo benissimo che i soccorritori non arriveranno immediatamente. Gli antibiotici, invece, raggiungono i responsabili dell’infezione in un batter d’occhio, ma al tempo stesso tolgono la comunicazione con il 118 del nostro organismo: il sistema immunitario. In pratica questi farmaci “spengono” la risposta immunitaria perchè non ne hanno bisogno: possono combattere l’infezione da soli. Non appena la temperatura sale oltre i 38 gradi molti si affrettano a smorzare la febbre con gli antibiotici, dimenticando che il rialzo termico è un segno estremamente utile poichè indica che l’organismo sta spendendo una grande quantità di energia per debellare il nemico (in altre parole, il rialzo termico è un mezzo di autodifesa del nostro organismo). Molti studi hanno dimostrato che la maggior parte delle persone sono in grado di affrontare e vincere le infezioni più comuni senza bisogno degli antibiotici. Questi farmaci, infatti, immobilizzano o uccidono gran parte dei responsabili del disturbo, ma il colpo di grazia lo danno al sistema immunitario. Permettendo invece all’organismo di affrontare la battaglia con le proprie armi egli riesce a memorizzare con grande efficacia le caratteristiche antigeniche del nemico e ad elaborare anticorpi estremamente specifici che, in caso di nuovo assalto, entreranno rapidamente in funzione. Spesso l’uso prolungato di antibiotici altera il normale equilibrio della flora batterica intestinale, provocando diarrea oppure facilitando lo sviluppo di infezioni da lieviti. L’uso di integratori a base di Bifidobatteri e Lattobacilli contribuiscono a prevenire questi disturbi. Ovviamente ci sono battaglie che devono per forza essere combattute con gli antibiotici. In questo caso è facile che vi venga prescritta anche l’assunzione di bromelina, enzima che aiuta l’antibiotico a penetrare meglio nei tessuti infetti. Visto che la bromelina viene estratta dall’ananas, anzichè assumere altri farmaci che la contengono, potete aiutarvi mangiando o bevendo il succo di questo frutto. Un altro aspetto molto importante riguarda il tipo di antibiotico più adatto nel singolo caso: non tutte le infezioni possono essere trattate con i medesimi farmaci perchè ogni antibiotico ha uno spettro d’azione abbastanza specifico (lo spettro d’azione dipende molto dalla grandezza della molecola, più è grande, minore sarà lo spettro d’azione). Tuttavia, all’interno di queste limitazioni, bisogna tener conto anche di altri fattori tra i quali, in prima linea, va ricordato il gruppo sanguigno. Resta comunque il fatto che solo il medico possiede gli strumenti necessari per compiere queste scelte: in tema di terapia con antibiotici è sicuramente da bandire ogni autoprescrizione.
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GRUPPI SANGUIGNI E ANTIBIOTICI
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