Giovedì, 14 Dicembre 2017 13:37

GRUPPO A: IL VEGETARIANO

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Il gruppo sanguigno A, secondo per diffusione, comparve in risposta alle mutate condizioni ambientali. L’agricoltura e l’addomesticamento degli animali furono le caratteristiche salienti della sua cultura. La coltivazione dei cereali e la disponibilità di bestiame diedero un forte impulso all’evoluzione. Non più costretti a vivere alla giornata, gli uomini iniziarono a sviluppare comunità stabili e le prime strutture abitative. Queste popolazioni adottarono uno stile di vita e un’alimentazione totalmente differente, che diedero origine a dei cambiamenti genetici nei sistemi digestivo e immunitario. Questi cambiamenti furono necessari per consentire loro di tollerare e assorbire le sostanze nutritive contenute nei cereali e negli altri prodotti dell’agricoltura. L’abilità necessaria per cacciare in gruppo favorì la nascita di un nuovo tipo di cooperazione. Per la prima volta, il lavoro di un singolo individuo dipendeva dall’attitudine di altri ad assolvere compiti diversi. Il mugnaio, per esempio, aveva bisogno del raccolto del contadino il quale, a sua volta, non avrebbe potuto macinare il grano senza il mugnaio. Ben presto, nessuno pensò al cibo come a fonte immediata di nutrimento. I campi dovevano essere seminati e coltivati in anticipo per assicurare scorte in grado di soddisfare bisogni futuri. La pianificazione delle risorse e il lavoro di gruppo divennero in poco tempo abitudini ben radicate. Ed è curioso osservare come i soggetti appartenenti al gruppo sanguigno di tipo A ancora oggi conservino tratti psicologici che li fanno eccellere nei lavori che richiedono pianificazione e collaborazione. Proprio in quel periodo il gene che codifica per il gruppo sanguigno di tipo A, incominciò a germogliare. La mutazione che segnò il passaggio dal gruppo sanguigno 0 a quello A fu molto rapida: circa quattro volte più veloce delle mutazioni osservabili nella Drosophila (il moscerino della frutta utilizzato per gli esperimenti genetici).
Per quale motivo si è verificata la rapida mutazione che ha dato origine al gruppo sanguigno di tipo A? La risposta è semplice: per favorire la sopravvivenza di coloro che riuscivano ad adattarsi meglio in una società ormai “affollata”. Non a caso, i soggetti con sangue di tipo A erano più resistenti nei confronti di malattie infettive caratteristiche delle comunità densamente popolate. E ancora oggi essi hanno maggiori probabilità, rispetto a persone con sangue di tipo 0, di sopravvivere a epidemie terribili come la peste, il vaiolo e il colera. In conclusione, il passaggio dal gruppo sanguigno 0 a quello A è stato determinato dalla profonda modificazione delle abitudini alimentari e dalle diverse epidemie provocate dall’affollamento.

TIPO A: E’ caratteristico dei primi immigrati, costretti ad adattarsi a un’alimentazione basata sull’agricoltura; le persone di gruppo A sono dotate di una spiccata propensione a lavorare in gruppo, qualità indispensabile per sopravvivere in comunità.

Letto 453 volte Ultima modifica il Mercoledì, 08 Luglio 2020 17:15
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