Dato che i primi sintomi della mononucleosi e della faringite streptococcica sono molto simili, spesso è difficile distinguere queste due malattie. Un bambino affetto da questi disturbi può accusare mal di gola, malessere generalizzato, febbre con brividi, mal di testa, gonfiore alle ghiandole del collo e/o tumefazione delle tonsille. Per diagnosticare correttamente la malattia occorre fare un esame del sangue e un esame colturale del materiale ottenuto tramite un tampone faringeo. La faringite streptococcica è un’infezione della gola provocata da un batterio chiamato, appunto, streptococco. Spesso provoca, oltre ai disturbi sopra descritti, naso chiuso, tosse, dolore alle orecchie, comparsa di placche biancastre o giallastre nella parte posteriore della gola e un’eruzione cutanea che inizia dal collo e dal torace per diffondersi poi all’addome e alle estremità (in questo caso lo streptococco in causa è quello della scarlattina). La diagnosi viene fatta in base ai risultati degli esami del sangue e del tampone faringeo. Il trattamento prevede il riposo a letto e la somministrazione di antibiotici attivi contro lo streptococco, di antifebbrili e antidolorifici e di liquidi in abbondanza. Ancora una volta l’obiettivo delle cure è la risoluzione del singolo episodio mentre, nei bambini con infezioni ripetute, bisognerebbe preoccuparsi di prevenire le recidive. Rispetto ai bambini di tipo A e AB, quelli di tipo 0 e B sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare una faringite streptococcica, ma in genere, guariscono anche meglio e più in fretta. Lo streptococco pur trovando difficoltà a colpire i soggetti di tipo A e AB, una volta insediato nel loro organismo molla difficilmente la presa e così il rischio di infezioni a ripetizione aumenta considerevolmente. La medicina naturopatica offre valide alternative per scongiurare il problema delle ricadute. Si è osservato, per esempio, che utilizzando un collutorio a base di salvia e idraste si riescono a tenere gli streptococchi lontani dalla bocca e dalle tonsille. L’idraste contiene una sostanza chiamata berberina, che è stata studiata in modo approfondito proprio grazie alla sua attività antistreptococcica. Il suo unico problema è che ha un sapore amaro non troppo gradevole e difficile da far accettare a un bambino. Chi desidera sperimentare gli effetti dovrebbe pertanto munirsi di uno spruzzatore con il quale erogare il liquido nella bocca due volte al giorno. Oltre all’alimentazione per rinforzare il sistema immunitario uso spesso integratori nutrizionali a base di vitamina C, beta-carotene, zinco ed echinacea. I bambini di tipo 0 risultano più esposti al rischio di mononucleosi rispetto agli altri. Trattandosi di un’infezione sostenuta da virus, gli antibiotici non hanno alcuna efficacia. Vengono invece prescritti antifebbrili, un’abbondante assunzione di liquidi, il riposo a letto fino a quando dura la febbre e frequenti riposini durante il periodo di convalescenza. I bambini di tipo B sembrano essere particolarmente predisposti a contrarre gravi forme di parotite, malattia virale che colpisce le ghiandole salivari più nota con il nome di orecchioni. Se il gruppo sanguigno di vostro figlio è B e/o Rh negativo, sorvegliate attentamente il decorso della malattia, pronti a cogliere i primi segni di compromissione neurologica, soprattutto quelli che interessano l’udito.
Domenica, 12 Luglio 2020 11:39
FARINGITE STREPTOCOCCICA, MONONUCLEOSI E ORECCHIONI
Scritto da Angelo Ortisi
Pubblicato in
GRUPPI SANGUIGNI E MALATTIE
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