L’alimentazione ottimale per il tipo 0 contempla alimenti particolarmente ricchi di ferro e vitamina C, quindi non c’è bisogno di assumere dosi extra di queste sostanze. Più che soddisfacente risulta anche l’apporto di vitamina D la cui migliore fonte, tra l’altro, è la luce del sole. Ma James D’Adamo scoprì che le persone di tipo 0-raccoglitore rispondono bene alla somministrazione di un complesso vitaminico B. E questo per un ottimo motivo. Questi soggetti tendono ad avere un metabolismo pigro, un’eredità dei suoi antenati che dovevano accumulare riserve energetiche per poter affrontare senza gravi conseguenze gli inevitabili periodi di digiuno. Pur trovandosi in un contesto ambientale e sociale differente, conservano ancora oggi la tendenza ad immagazzinare calorie sotto forma di grasso. Il complesso vitaminico B, strettamente implicato nel metabolismo energetico, ha proprio la funzione di controbilanciare questa tendenza, cioè di spostare l’ago della bilancia metabolica verso un livello di attività più alto. Seguendo correttamente l’alimentazione adatta, il soggetto di tipo 0 non ha alcun bisogno di assumere integratori contenenti vitamina B12 o acido folico. Queste sostanze, che tra le loro svariate funzioni hanno anche quella di partecipare alla duplicazione del DNA, possono però essere somministrate utilmente in casi particolari, cioè in presenza di disturbi come depressione, iperattività e deficit dell’attenzione. Peter D’Adamo utilizzando vitamina B12 e acido folico a dosaggi elevati, insieme all’alimentazione e all’esercizio fisico, è riuscito a trattare con successo un considerevole numero di pazienti. Il complesso vitaminico B, per dare maggiori risultati, deve essere privo di prodotti contenenti lievito o germe di grano, e devono avere una formulazione tale da garantire il massimo dell’assorbimento. Potete sostituire gli integratori con gli alimenti che contengono ottime quantità di vitamine del complesso B: carne, fegato, frutta, frutta secca, ortaggi a foglia verde scuro, pesce e uova. Una vitamina da tenere in considerazione è la vitamina K. Le persone di tipo 0 presentano un lieve deficit della coagulazione che può favorire la comparsa di disturbi emorragici. E’ quindi molto importante sforzarsi di assumere alimenti ricchi di questa vitamina. Gli alimenti più adatti sono: ortaggi a foglia larga (verza, spinaci, bietole), fegato e tuorlo d’uovo. Al contrario, alcuni soggetti di gruppo 0 devono stare attenti all’assunzione di due vitamine sotto forma di integratori: la vitamina A e la vitamina E. Dato che il sangue di tipo 0 tende a coagulare poco, gli integratori ricchi di vitamina A a base di olio di pesce non dovrebbero essere assunti senza la supervisione del medico. Essi, infatti, possono aumentare la tendenza al sanguinamento. Meglio assicurare all’organismo ciò che gli occorre consumando cibi ricchi di vitamina A o betacarotene. Gli alimenti migliori sono: frutta e ortaggi di colore giallo e arancione e ortaggi a foglia verde scuro. Anche la vitamina E può aggravare la tendenza a soffrire di disturbi della coagulazione. Dunque, sarà meglio approvvigionarsi di vitamina E ricorrendo all’alimentazione. Le fonti migliori sono: fegato, frutta secca e ortaggi a foglia verde.
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GRUPPI SANGUIGNI E VITAMINE
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