La diffusione del cancro in parti distanti del corpo è chiamata metastasi, un fenomeno complesso che si sviluppa attraverso una serie di fasi successive:
- invasione dei siti primari;
- ingresso nel sangue o nei vasi linfatici;
- trasporto;
- migrazione dai vasi sanguigni ai tessuti e crescita nei siti target.
Alcune ricerche hanno evidenziato che la presenza di certi tipi di antigeni - carboidrati nelle cellule cancerose è in stretta relazione non solo con il meccanismo della diffusione delle metastasi e con la loro distribuzione nei diversi organi, ma anche con la prognosi della malattia. La metastasi per via linfatica è stata posta in relazione con la presenza di carboidrati a base di mucine (antigene Tn e antigeni affini al Tn), mentre non sono state riscontrate somiglianze significative tra i carboidrati relativi alle metastasi di origine ematica nei diversi tipi di tumori. In questi casi una valida indicazione per la prognosi sembrava essere la presenza degli antigeni dei gruppi sanguigni, benchè la correlazione individuata variasse a seconda del tipo di tumore considerato. I risultati di queste ricerche indicano che almeno in una certa misura, le molecole adesive e/o i carboidrati sono fattori determinanti per lo sviluppo delle metastasi e di riflesso per la prognosi dei tumori. L’annullamento o la riduzione degli antigeni nei gruppi A e B si correla con malignità e potenziale metastatico, in quanto denuncia la scomparsa delle caratteristiche adesive che le cellule cancerose registrano quando perdono gli antigeni del gruppo sanguigno. Quando le cellule perdono l’antigene sembrano smarrire anche la capacità di produrre molte delle proteine che fanno aderire le cellule tra di loro, come le integrine, che normalmente presentano sui loro recettori un antigene simile a quello adibito al controllo del movimento della cellula. Poichè per produrre i recettori delle integrine che tengono unite le cellule è necessaria la presenza degli antigeni dei gruppi sanguigni, la loro mancanza rende le cellule tumorali capaci di muoversi e migrare liberamente attraverso l’organismo. Nei tumori maligni la perdita dell’antigene del gruppo sanguigno e la migrazione cellulare che ne consegue sono le fasi del processo che chiamiamo metastasi. Gli organi e i tessuti che in condizioni normali non producono antigeni si comportano in modo opposto: quando diventano cancerosi, acquisiscono gli antigeni dei gruppi sanguigni. A volte, come è stato osservato nel caso della tiroide e del colon, i cambiamenti che concernono l’espressione dell’antigene del gruppo sanguigno in un certo organo influenzano ciò che avviene in un altro organo.