Martedì, 19 Dicembre 2017 13:16

FARMACI E INTEGRATORI ERBORISTICI DI AUTOMEDICAZIONE

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I malesseri più comuni e ricorrenti, dal mal di testa ai dolori articolari o all’indigestione, possono essere affrontati con successo utilizzando farmaci acquistabili senza bisogno di presentare la ricetta medica. Nella maggior parte dei casi, però, esistono alternative naturali dotate di un’efficacia simile, se non addirittura superiore. Bisogna anche tener conto dei potenziali pericoli legati a un uso indiscriminato di questi farmaci di automedicazione.

- L’acido acetilsalicilico è dotato di proprietà antiaggreganti che possono creare dei problemi nelle persone di tipo 0 il cui sangue è già naturalmente più fluido della norma. In più i farmaci che contengono questo principio attivo (antinfluenzali, antidolorifici) possono mascherare sintomi che indicano la presenza di un’infezione o di altre malattie.

- Gli antistaminici utilizzati per curare i disturbi allergici possono aumentare la pressione arteriosa, provocare sonnolenza e ingrossamento della prostata.

- L’abuso di lassativi spesso causano stipsi e risultano particolarmente dannosi per le persone affette dal morbo di Crohn, una malattia che predilige i soggetti di tipo 0.

- I farmaci contro la tosse, il mal di gola e i disturbi bronchiali possono alzare la pressione arteriosa e provocare sonnolenza e capogiri.

Non voglio affatto negare l’utilità di questi farmaci, ma sottolineare l’importanza di assumerli in modo corretto, cioè quando realmente occorrono. Quando soffrite di mal di testa, crampi o altri piccoli disturbi, cercate innanzi tutto di scoprire cosa può averli provocati. Spesso, i maggiori imputati sono proprio l’alimentazione e lo stress. Il procedimento da adottare è semplice. Incominciate a rispondere alle seguenti domande:

1. E’ possibile che il mio mal di testa sia legato a un’eccessiva tensione fisica o psichica?

2. Il mal di stomaco che mi tormenta può essere dovuto a cibi indigesti oppure inadatti al mio gruppo sanguigno?

3. La mia sinusite può essere legata alla brutta abitudine di mangiare cibi che provocano un aumento della produzione di muco oppure una liberazione di istamina nell’organismo (come, per esempio, il frumento per il tipo 0)?

4. La mia bronchite può essere dovuta alla presenza di un eccesso di muco nelle vie respiratorie?

5. Il mio mal di denti è provocato da un’infezione che richiede veramente l’uso di antibiotici?

6. I miei disturbi intestinali (stipsi o diarrea) possono essere la conseguenza di un abuso cronico di lassativi?

Non tutte le malattie possono essere affrontate in modo autonomo, anzi, bisogna imparare a rivolgersi ad un professionista al momento giusto, cioè quando i sintomi sono particolarmente fastidiosi o duraturi. Dolore, stanchezza, tosse, febbre, disturbi gastrici e intestinali possono essere campanelli d’allarme che indicano la presenza di problemi ben più seri di un banale malessere. Utilizzando farmaci o integratori senza consultare un professionista, il più delle volte si rischia di attenuare o eliminare il sintomo senza però arrivare alla radice del problema. I disturbi occasionali, invece, possono essere affrontati egregiamente con rimedi naturali, disponibili in erboristeria o farmacia in varie formulazioni: tinture, estratti, polveri, capsule e infusi. Per sfruttare al meglio le proprietà dell’infuso a base di erbe medicinali, fate bollire un pò d’acqua e lasciate in infusione le erbe per almeno cinque minuti, e poi filtrate. Qui di seguito troverete una serie di disturbi molto comuni accompagnati dai rimedi naturali più efficaci e da annotazioni che riguardano la loro affinità con i diversi gruppi sanguigni.

MAL DI TESTA (partenio, camomilla, corteccia di salice bianco, damiana, valeriana). La damiana è da evitare per i soggetti di tipo 0.

SINUSITE (fieno greco, timo). Il fieno greco è da evitare per i soggetti di tipo B e AB.

ARTRITE (alfalfa, calcio, impacchi di infuso di rosmarino). L’alfalfa è da evitare per i soggetti di tipo 0.

OTITE (gocce auricolari di aglio e olio d’oliva).

MAL DI DENTI (massaggio gengivale con aglio tritato o con chiodi di garofano).

BRUCIORI DI STOMACO, DIGESTIONE DIFFICILE (bromelina, genziana, idraste, menta piperita, zenzero).

CRAMPI ADDOMINALI, FLATULENZA (infuso di camomilla, infuso di finocchio, infuso di menta piperita, probiotici a base di bifidobatteri, zenzero).

NAUSEA (infuso di radice di liquirizia, pepe di Cayenna, zenzero). Il pepe di Cayenna è da evitare per i soggetti di tipo A.

INFLUENZA (aglio, corteccia di larice, echinacea, idraste, infuso di rosa canina).

FEBBRE (partenio, corteccia di salice bianco, verbena).

TOSSE (marrubio, tiglio). Il tiglio è da evitare per i soggetti di tipo B.

MAL DI GOLA (gargarismi con infuso di fieno greco, gargarismi con infuso di radice di idraste e salvia). Il fieno greco è da evitare per i soggetti di tipo B.

BRONCHITE (infuso di liquirizia, ortica, verbasco, verbena). Il verbasco è da evitare per i soggetti di tipo B.

STITICHEZZA (corteccia di larice, olmo, fibra alimentare*, psillio).

DIARREA (bacche di sambuco, foglia di lampone, integratori a base di lactobacillus acidophilus, mirtilli).

 

*Le fibre alimentari sono contenute in numerose varietà di frutta, verdura, cereali e legumi.

Letto 468 volte Ultima modifica il Domenica, 12 Luglio 2020 09:35
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