Il programma alimentare elaborato per i diversi gruppi sanguigni può risultare utile anche nel trattamento e nella prevenzione del diabete, sia quello di tipo I che colpisce soprattutto i bambini, sia quello di tipo II che è caratteristico dell’età adulta. I soggetti di tipo A e B sono maggiormente predisposti a sviluppare il diabete di tipo I, caratterizzato da una carenza di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas il cui compito è quello di favorire l’ingresso dello zucchero all’interno delle cellule. La carenza di insulina è dovuta alla distruzione delle cellule Beta. Il diabete di tipo I viene curato con la terapia sostitutiva: poichè la malattia è provocata dalla mancanza di insulina, l’ormone viene somministrato mediante iniezioni. Non esiste nessun’altra possibilità di cura, ma alcuni rimedi naturali possono risultare molto utili. La quercetina, un potente antiossidante, si è dimostrata capace di prevenire molte delle complicazioni che con il passare degli anni possono aggravare il decorso della malattia come, per esempio, la cataratta, le neuropatie e i problemi cardiovascolari. In alcuni casi, un impiego oculato dei rimedi naturali può addirittura ridurre il dosaggio dell’insulina necessaria a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Nel diabete di tipo II non si ha un deficit della produzione di insulina, bensì un’alterazione delle cellule che compongono i diversi tessuti che diventano insensibili all’azione dell’ormone. Il deficit si sviluppa lentamente nel tempo ed è sostenuto da vari fattori tra i quali vanno annoverati, in prima linea, quelli dietetici. Maggiormente esposti al rischio di sviluppare questa malattia sembrano essere i soggetti di tipo 0 che mangiano latte e latticini, prodotti a base di frumento, e i soggetti di tipo A che consumano in modo eccessivo carni e latticini. Spesso chi è affetto da diabete di tipo II è anche in sovrappeso, ha il colesterolo alto e soffre di ipertensione, tutti segni di cattiva alimentazione e sedentarietà. Il trattamento del diabete di tipo II si basa essenzialmente sull’alimentazione e l’esercizio fisico. L’assunzione di un complesso vitaminico B ad alte dosi può contribuire ad aumentare l’efficienza dell’insulina, ma in questi casi, è bene farsi consigliare da un esperto.
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GRUPPI SANGUIGNI E MALATTIE
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