I soggetti di tipo A e AB contraggono infezioni polmonari e bronchiali con maggiore facilità rispetto al tipo 0 o B. Il fattore determinante potrebbe essere proprio un’alimentazione scorretta che determina un’eccessiva produzione di muco nelle vie respiratorie. L’accumulo di secrezioni favorisce infatti l’attecchimento di germi in grado di superare le difese immunitarie perchè dotati di caratteristiche antigeniche simili a quelle dell’ospite. E’ il caso, per esempio, degli pneumococchi, pericolosi per i soggetti di tipo A e AB, e dell’Haemophilus, che tende a colpire di preferenza le persone di tipo B o AB. Il programma alimentare elaborato per i diversi gruppi sanguigni sembra in grado di ridurre in modo sostanziale l’incidenza di bronchiti e polmoniti, e questo vale per tutti. Tuttavia, stiamo iniziando a scoprire altre connessioni con il gruppo sanguigno che non sembrano facilmente risolvibili. Sembra, per esempio, che i bambini di tipo A con padre dello stesso gruppo sanguigno e madre di gruppo 0 vadano frequentemente incontro nei primissimi anni di vita a infezioni broncopolmonari fatali. Si pensa che questa situazione sia dovuta, almeno in parte, alla presenza nel bambino di una certa quota di anticorpi anti-A di derivazione materna che, in qualche modo, limitano le capacità di difesa del neonato nei confronti del pneumococco. Non ci sono ancora conferme definitive e la strada da fare è ancora lunga prima di poter trarre conclusioni scientificamente ineccepibili.
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GRUPPI SANGUIGNI E MALATTIE
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