- Reflusso gastroesofageo (GERD). Il reflusso gastroesofageo (GERD) – o bruciore di stomaco cronico – colpisce ogni giorno solo in Italia 4 milioni di persone. Questo malessere può essere il sintomo di una serie di disfunzioni, tra le quali l’ernia iatale, ma la causa più comune è sicuramente da ascrivere alle cattive abitudini alimentari. Se appartenete al gruppo 0 siete molto più soggetti a sviluppare questo genere di disturbo se non osservate scrupolosamente la vostra alimentazione. Ecco alcuni accorgimenti:
- Tenetevi lontani da caffè, cioccolato, menta e tè che possono causare il GERD perché stimolano l’acidità gastrica.
- Evitate zucchero e dolci che spesso provocano problemi a chi soffre di GERD.
- Diluite in un bicchiere d’acqua da cinque a quindici gocce di genziana e bevete la soluzione mezz’ora prima dei pasti: questa pianta ha proprietà digestive e stimola le secrezioni gastriche.
- Molti componenti dello zenzero esercitano un effetto protettivo sulle cellule delle pareti dello stomaco. L’assunzione di un pezzetto di radice di zenzero fresco, macinato e disciolto in frullati freschi 1-2 volte al giorno, può costituire una forma di prevenzione assai efficace contro il bruciore di stomaco.
- Non appesantitevi troppo. Alzatevi da tavola con ancora un pò di appetito.
- Ulcere. Oggi sappiamo che molte ulcere sono di origine batterica, ma fino a pochi decenni fà erano considerate soltanto la conseguenza di un’eccessiva acidità gastrica provocata da condizioni di stress. Agli inizi degli anni Ottanta, alcuni ricercatori scoprirono che la maggior parte di queste ulcere erano provocate da un batterio molto comune, l’Helicobacter pylori, un’evidente eccezione alla regola che assegna all’elevata acidità gastrica anche il compito di assicurare la sterilità dello stomaco. Infatti l’Helicobacter pylori riesce a sopravvivere in ambiente acido grazie alla capacità di creare intorno a sè una “sacca” di minore acidità. Le ulcere sono normalmente accompagnate da dolori diffusi, nausea, vomito e perdita di appetito. Quando le ulcere diventano sanguinanti, le feci assumono un colore nero e un aspetto bituminoso. È noto fin dagli anni Cinquanta che l’incidenza di ulcere è circa doppia negli individui di gruppo 0 rispetto agli altri. Come mai? La ragione è che l’Helicobacter pylori, come altri batteri dell’apparato digerente, mostra affinità per un determinato gruppo sanguigno, che nel suo caso è proprio il gruppo 0. Si è scoperto di recente che questo batterio produce una molecola simile a quella delle lectine, che ne facilita l’adesione alle cellule delle pareti dello stomaco e del duodeno. Questo legame è più stabile quando le cellule attaccate contengono gli antigeni del gruppo 0. L’infezione da H. pylori è curabile in circa il 90% dei casi con farmaci antibatterici e inibitori di acidità, per cui si raccomanda di sottoporsi a controlli regolari per consentire una diagnosi precoce. Per neutralizzare questo batterio esistono anche rimedi naturali:
- Fucus vesciculosus e altre alghe contenenti fucosio. Già nel 1958 lo scienziato George Springer aveva identificato una serie di piante che contenevano sostanze attive verso i gruppi sanguigni. Scoprì che una di esse, il fucus vesiculosus, un’alga bruna conosciuta anche con il nome di Quercia marina, Ascophyllum nodoso o Kelp, conteneva rilevanti quantità di fucosio, lo zucchero che costituisce il gruppo sanguigno 0. Dal momento che l’Helicobacter pylori ama aderire in modo particolare a questo zucchero, perchè non accontentarlo? (Il fucosio dell’alga invece di quello del gruppo 0)? Questo inganno permette di occupare le sue “ventose” impedendo al batterio di attaccare le pareti dello stomaco e arrecare notevoli danni. Il fucus contiene anche delle sostanze chiamate fucoidine che hanno dimostrato proprietà antinfiammatorie. A maggior ragione possono giovare alle persone di gruppo 0 che sono soggette a infiammazioni quando le pareti dello stomaco vengono attaccate dal batterio. Scegliete le alghe secche invece delle tinture perché non contengono fucosio, o ne contengono poco.
- Bismuto. I composti del bismuto hanno proprietà antibatteriche e curative per le ulcere. In commercio sono facilmente reperibili svariati prodotti contenenti bismuto.
- Berberina. Si è scoperto che la berberina, un alcaloide che si trova in svariate piante, come l’idraste (Hydrastis canadensis), il Coptis chinensis e il crespino, è un potente inibitore della proliferazione batterica.
- Batteri probiotici. Certi ceppi di Bifidobatteri (B. bifidus, B. breve e B. infantis) hanno la proprietà di aumentare le difese contro le ulcere.
Per curare la mucosa gastrica (la parete dello stomaco), provate i seguenti rimedi naturali:
- Radice di malva: sotto forma di infuso o capsule.
- Foglie di timo, origano e rosmarino: queste comuni spezie sono potenti antiossidanti e hanno anche moderate proprietà antinfiammatorie. Inoltre stimolano la resistenza contro i batteri (come l’H. pylori) e altri microrganismi (come la Candida) e possono migliorare le capacità digestive delle persone di gruppo 0.
- Rizoma di zenzero: contiene antinfiammatori, antiossidanti e sostanze che combattono le ulcere; inoltre stimola la motilità intestinale.
- Chiodi di garofano: contengono molto eugenolo, un antinfiammatorio con buone proprietà antiulcera.
- Morbo di Crohn. Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce particolarmente i soggetti di gruppo sanguigno 0. Per contrastare la patologia mettete in pratica i seguenti consigli:
- Evitate le gomme vegetali, come la carragenina e la gomma arabica, che vengono spesso utilizzate come stabilizzatori alimentari.
- Utilizzate un preparato probiotico che contenga Lactobacillus sporogenes.
- Come inibitore delle lectine scegliete il fucus.
- Evitate le lectine che si legano con zuccheri amminici. La lectina più dannosa per il gruppo 0 è quella del grano.
- Impegnatevi a ridurre lo stress.
- Utilizzate un prodotto chiamato Seacure, un concentrato di peptidi ottenuti predigerendo delle proteine di pesce ad alto valore biologico. È estremamente efficace per ripristinare la buona funzionalità delle cellule dell’apparato gastrointestinale ed è reperibile tramite internet o nei negozi specializzati.
- Utilizzate il burro chiarificato (Ghee), un’ottima fonte di butirrato.