Angelo Ortisi
LE DONNE GIORNALMENTE METTONO UNA MEDIA DI 168 SOSTANZE CHIMICHE SUL CORPO.
07-06-2015
La donna media degli Stati Uniti usa 12 prodotti al giorno per la cura personale, contenenti 168 diverse sostanze chimiche. Anche se la maggior parte degli uomini usa meno prodotti, anch’essi sono esposti a circa 85 sostanze chimiche al giorno. Le donne con livelli più elevati di sostanze chimiche per la cura personale del corpo sviluppa la menopausa 2-4 anni prima rispetto alle donne con livelli più bassi.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25629726
http://abcnews.go.com/Health/women-put-average-168-chemicals-bodies-day-consumer/story?id=30615324
http://www.sciencedaily.com/releases/2015/01/150128141417.htm
COME FARSI PASSARE UNA SBRONZA CON RIMEDI CHE QUASI NESSUNO CONOSCE.
07-06-2015
E’ quasi estate e tra feste, locali e chiacchierate con gli amici sembra impossibile far a meno anche di una semplice e innocua birra. Ma cosa succede se alziamo un pò troppo il gomito? Magari si comincia a ridere senza motivo, o iniziano a generarsi dal nulla dimostrazioni d’affetto incontrollate. A chi di voi non è mai capitato di rendersi ridicolo e di maledire il giorno seguente quella bevuta in più? Abbiamo la possibilità di ridurre drasticamente l’effetto che l’alcol ha su di noi. Ecco alcuni rimedi che attenuano la sbronza e ne migliorano il recupero.
1. MIELE: contiene il fruttosio (ne è l’alimento più ricco), il quale aiuterebbe a smaltire l’alcol il 25% più in fretta. Aiuta a recuperare i liquidi (contenendo anche un pò di potassio) che a causa dell’alcol si perdono in maniera maggiore del normale. Due cucchiai di miele potrebbero fare miracoli.
2. SUCCO D’ARANCIA: aiuta il fegato a scomporre l’alcol e raddoppia la velocità con cui viene eliminato dal sangue.
3. TUORLO D’UOVO CRUDO: è ricco di cisteina, un amminoacido che scompone l’acetaldeide, sostanza tossica generata dal metabolismo dell’alcol. Addirittura nell’antica Cina usavano il cervello di cavallo (ricco anch’esso di cisteina) per aiutare a smaltire l’alcol.
4. FICHI D’INDIA: un gruppo di ricercatori della Tulane University di New Orleans ha scoperto che l’estratto del fico d’India stimola la produzione di alcune particolari proteine che limitano le infiammazioni causate dall’alcol. Da assumere circa 4 ore prima di bere.
5. BANANA: é un eccellente antiacido naturale. Contiene anche magnesio che, con il suo effetto vasocostrittore, va a riequilibrare i vasi sanguigni che con l’alcol si dilatano e che quindi pulsano in maniera anormale. Inoltre è ricco di potassio. Uno studio pubblicato sul Quarterly Journal of Studies on Alcohol ha dimostrato che alte dosi di vitamina B6 riducono i sintomi del post-sbornia. Una banana ne contiene metà della quantità giornaliera raccomandata.
6. OLIO D’OLIVA: ripulisce il fegato e la cistifellea da tossine e calcoli. Da abbinare al pane in modo da alleviare ulteriormente l’acidità di stomaco.
7. CAFFE’: mito o realtà? Gli scienziati annualmente si smentiscono a vicenda sul fatto che il caffè possa migliorare o peggiorare gli effetti che subiamo dall’alcol. Quello che è certo è che il caffè è uno stimolante mentre l’alcol è un sedativo: il caffè non rende meno ubriachi, ma dà la sensazione di essere più lucidi lasciando però invariate le capacità logiche e motorie (pienamente sotto l’effetto dell’alcol). Pur vero che il caffè, come le sigarette, sia un vasocostrittore e che quindi riesca a rallentare il circolo sanguigno e di conseguenza riesca a ridurre l’assimilazione dell’alcol, la dispersione del calore corporeo e quella dei liquidi (disidratazione).
ASPARTAME: LA NEUROTOSSINA CHE PROVOCA MAL DI TESTA.
07-06-2015
La PepsiCo sta sostituendo l’aspartame presente nella Diet Pepsi con Splenda, nel tentativo di riconquistare i clienti che sono già diventati diffidenti per gli effetti dell’aspartame sulla salute. Splenda (sucralosio artificiale) è associato a molti degli stessi effetti negativi dell’aspartame, tra cui mal di testa, convulsioni, palpitazioni cardiache, e aumento di peso. Splenda inoltre riduce i batteri intestinali benefici del 50 per cento. Alterare la microflora intestinale è uno dei molti meccanismi con cui dolcificanti artificiali, compresa la saccarina, Splenda e aspartame, causano obesità e diabete.
http://george-eby-research.com/html/aspartame-carcinogenic.pdf
CAPELLI: TRATTAMENTO ALLO ZENZERO PER STIMOLARNE LA CRESCITA.
07-06-2015
Per stimolare la crescita dei capelli, un aiuto prezioso giunge dallo zenzero. Lo zenzero è una spezia dalle numerose proprietà benefiche. E' adatto per la preparazione di tisane e rimedi naturali adatti a contrastare il raffreddore e in inverno può essere aggiunto alle pietanze come spezia riscaldante per il nostro organismo. Lo zenzero potrebbe inoltre essere utile per combattere il diabete. La tradizione ayurvedica considera lo zenzero come una spezia adatta a stimolare la crescita dei capelli. Per questo motivo esso può esser impiegato per la preparazione di un trattamento completamente naturale da applicare sul cuoio capelluto prima dello shampoo (o successivamente) che si rivela adatto a stimolare la circolazione e l'apporto di sostanze nutritive ai capelli attraverso i vasi sanguigni. Ciò può contribuire a stimolarne una crescita più rapida. Ecco qui di seguito gli ingredienti per la preparazione del trattamento naturale per la crescita dei capelli allo zenzero.
INGREDIENTI
- 1 cucchiaio di zenzero fresco grattugiato finemente.
- 1 cucchiaio di olio di sesamo o di olio di jojoba.
PROCEDIMENTO
La polvere di zenzero e l'olio prescelto devono essere amalgamati in una tazzina con l'aiuto di un cucchiaino. Il trattamento deve essere preparato al momento, poco prima dell'utilizzo. La sua applicazione può avvenire prima o dopo lo shampoo, ma è consigliabile effettuarla prima di passare al lavaggio, in modo che con lo shampoo possa essere eliminato ogni residuo. Il trattamento deve essere massaggiato sul cuoio capelluto con delicatezza e deve essere lasciato agire per almeno 30 minuti prima di passare al lavaggio dei capelli. E' possibile decidere di applicare il trattamento allo zenzero la sera e di lasciarlo agire per tutta la notte, per massimizzarne gli effetti benefici. La mattina seguente si potrà procedere con un normale shampoo o con un risciacquo effettuato con acqua tiepida.
8 MALATTIE CAUSATE DAI CONDIZIONATORI D’ARIA.
06-06-2015
L’aria condizionata è una soluzione meravigliosa per sfuggire al caldo insopportabile dell’estate, ma anche i filtri dei condizionatori possono essere una vera fonte di malattie. I medici avvertono che un numero significativo di casi si presentano in ospedale per malattie causate dall’aria condizionata e che i filtri di questi dispositivi possono trasportare virus. Scopri a quali rischi ti espone l’aria condizionata:
1. ARIA CONDIZIONATA E ARRESTO CARDIORESPIRATORIO
E' indicato che la temperatura dell’aria condizionata non sia mai impostata con più di 5 gradi rispetto alla temperatura esterna all’ombra. Le persone con malattie cardiovascolari rischiano l’arresto cardiocircolatorio, quando entrano da fuori in stanze dotate con l’aria condizionata, perché il cuore deve compiere uno sforzo maggiore per accomodarsi a una temperatura inferiore.
2. ARIA CONDIZIONATA E SINUSITE
La sinusite è comune in estate e il fattore di rischio principale per la sinusite è l’aria condizionata perché i filtri di questi dispositivi sono pieni di batteri che prosperano in ambienti umidi. La sinusite si manifesta con mal di testa frequenti che non passano con analgesici normali.
3. ARIA CONDIZIONATA E RINITE
La rinite è un’infiammazione delle vie nasali con naso che cola, bruciore, e a volte anche emorragia nasale. La rinite può essere molto dolorosa e si può complicare con sinusite, otite media ecc.
4. ARIA CONDIZIONATA E FARINGITE E TONSILLITE
Un’altra patologia causata dai condizionatori può essere la faringite o peggio, la tonsillite. L’infezione può essere molto seria, tuttavia la sua gravità varia a seconda dei casi presi in esame.
5. ARIA CONDIZIONATA E LARINGITE
La laringite è costituita da una raucedine causata dal gonfiore delle corde vocali. La laringite può essere complicata dalla polmonite o può causare la perdita permanente della voce, se la persona si sforza di parlare.
6. ARIA CONDIZIONATA E POLMONITE
Le polmoniti causate dall’aria condizionata non sono rare. Le patologie respiratorie sopracitate si possono complicare con la polmonite. Le polmoniti devono essere trattate il prima possibile, per evitare complicazioni.
7. ARIA CONDIZIONATA E NEVRALGIA
Le nevralgie rappresentano l’irritazione di alcuni nervi che diventano doloranti. Quindi le nevralgie si possono manifestare tramite i mal di testa, collo, ma anche dolori addominali – se la nevralgia è intercostale – o mal di schiena.
8. ARIA CONDIZIONATA E CONGIUNTIVITE
Purtroppo ci sono casi di congiuntivite causata dall’aria condizionata, ma sono più rari rispetto ai problemi respiratori. La congiuntivite si manifesta con occhi rossi, sensazione di sabbia negli occhi, accompagnata da un aumento delle secrezioni oculari o addirittura prurito.
PANE E RISO AUMENTANO LE MALATTIE CARDIOCIRCOLATORIE.
06-06-2015
Le donne che mangiano molti alimenti ricchi in carboidrati che innalzano velocemente la glicemia, come pane e riso bianchi, hanno due volte più probabilità di sviluppare malattie cardiocircolatorie. I carboidrati complessi, come frutta e verdura, non sono stati associati con un aumento del rischio. Ciò suggerisce che il problema non sono i carboidrati di per sè, ma quelli assorbiti velocemente (indice glicemico elevato). Le informazioni vengono da uno studio su circa 48.000 persone interrogate dettagliatamente riguardo alle loro diete. Studi precedenti hanno inoltre indicato un analogo collegamento fra carboidrati semplici e rischio di malattia cardiocircolatoria.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20386010
CACCA: SECONDO UNA BIOLOGA L’ABBIAMO FATTA SEMPRE NEL MODO SBAGLIATO.
06-06-2015
Non siate timidi. La regolarità intestinale è uno delle più grandi preoccupazioni di ognuno. Il disagio che si prova a causa della stitichezza o dell'indisposizione affligge molti. Studi, ricerche, tecniche di rilassatezza, alimentazione: sono tante gli stratagemmi messi a punto dagli esperti per aiutare a far pace con il proprio intestino. Ma secondo Giulia Enders, dottoranda in biologia medica e autrice del libro "Charming Bowels" (bestseller in Germania), il problema risiederebbe nel fatto che l'abbiamo sempre "fatta nel modo sbagliato". Come racconta Annalisa Barbieri su The Guardian, che si è appassionata alla lettura del testo, pare che il modo migliore per evitare la costipazione interna sia mettersi in posizione di "squat". In altre parole, sedersi sulla tavolozza del water non aiuterebbe l'evacuazione, bensì il tenersi sollevati sulle gambe, come fanno gli animali, sarebbe il modo ideale. Questo perché il meccanismo di chiusura dell'intestino non è progettato per "aprire lo sportello completamente" quando siamo seduti: è come un tubo piegato. Lo squat è molto più naturale e mette meno pressione sul nostro fondoschiena.
Enders dice: "1,2 miliardi di persone nel mondo che utilizzano lo squat hanno meno probabilità di soffrire di diverticoli e meno problemi di emorroidi. Noi in Occidente, d'altra parte, spremiamo il nostro tessuto intestinale fino a che non esce dalle nostre parti inferiori". Ma se lo squat non è un sistema agevole e non riuscite a rinunciare alla seduta, c'è uno stratagemma: basta appoggiare i piedi su uno sgabello e piegare la schiena in avanti. Un altro dei "segreti" svelati dalla biologa tedesca riguarda la presenza di due sfinteri: quello esterno, che tutti conosciamo, e uno interno che è gestito inconsciamente. Quest'ultimo è una sorta di sensore interno in grado di capire se è il momento o no di aprirsi: se sei in ufficio, ad esempio, non si sente al sicuro e fa sì che non ci sia rilassatezza abbastanza per potersi aprire. Non ascoltarlo a lungo e ritrarsi spesso, tuttavia, è nocivo per la salute e può far insorgere problemi di stitichezza. Ma non solo. Un ruolo fondamentale nella regolarità lo riveste la flora batterica: il nostro intestino, che comprende i due terzi del nostro sistema immunitario, ne è pieno. I nostri batteri combattono, sono coinvolti nello sviluppo del gruppo sanguigno, digeriscono il cibo, producono energia, sono coinvolti nella produzione di ormoni e possono influenzare il nostro umore. Questa connessione intestino-cervello è un'area nuova della medicina. "Vi è un crescente interesse per la flora intestinale connessa a problemi di salute", conferma il dottor Ayesha Akbar, consulente gastroenterologo all'ospedale di San Marco a Londra. "C'è un enorme numero di batteri intestinali, che, in materia di salute, mantengono un equilibrio. Uno squilibrio è stato collegato a molti disturbi cronici, tra cui la malattia infiammatoria intestinale e l'obesità. Ci sono evidenze che possa essere collegato anche a disturbi psichiatrici o d'umore".
L'interesse della Enders per l'argomento nasce da un'esperienza personale. Racconta la giornalista del Guardian: "Ha incontrato un uomo a una festa il cui respiro era il peggiore che avesse mai annusato". Il giorno dopo il ragazzo si è ucciso. "Il suo intestino malato ha potuto influenzare il suo stato psicologico e mentale", si è chiesta la biologa e si è risposta che probabilmente sì, anche se ammette che i disturbi della depressione sono multifattoriali e non sempre connessi con l'intestino. Oltre a trattare problemi importanti, nel libro ci sono molte perle divertenti. Ad esempio: sapevate che la nostra saliva contiene un antidolorifico più potente della morfina: l'opiorfina? Ne possediamo solo in piccole quantità, in modo da non essere sempre "fuori di testa". Mangiare, però, ne rilascia di più della sostanza chimica e Enders si chiede se questo possa essere uno dei fattori che fa sì che ci piaccia mangiare. E ancora. L'appendice - che molti credono di nessuna utilità - è in realtà una vera e propria dispensa dei migliori batteri più utili per l'intestino. Il libro, tradotto in italiano, si intitola L'intestino felice.
BIBITE ANALCOLICHE: MALATTIA IN LATTINA.
06-06-2015
Delle oltre 100 bibite analcoliche e altre bevande analizzate dalla Food and Drug Administration (FDA), cinque contenevano quantitativi di benzene - un prodotto chimico cancerogeno collegato alla leucemia - eccedenti gli standard federali per il benzene nell’acqua potabile. Mentre il limite federale per il benzene per l’acqua potabile è di 5 parti per miliardo (ppb), i ricercatori hanno trovato nelle bevande in esame dei valori di benzene sino a 79 ppb mentre la maggior parte delle bevande ne conteneva almeno un quantitativo rilevabile. Il benzene si può formare nelle bevande che contengono vitamina C (acido ascorbico), benzoato di sodio o benzoato di potassio. L’esposizione a calore ed a luce può innescare la formazione chimica.
Le cinque bevande contenenti i livelli eccessivi di benzene erano:
• Safeway Select Diet Orange.
• Crush Pineapple.
• AquaCal Strawberry Flavored Water Beverage.
• Crystal Light Sunrise Classic Orange.
• Giant Light Cranberry Juice Cocktail.
In risposta, i fornitori delle bibite, compreso Safeway, stanno cambiando le formulazioni delle loro bevande per ridurre il rischio. Oltre ai rischi potenziali del benzene, MindConnection ha compilato un articolo completo su tutte le minacce potenziali di salute provenienti dalle bibite analcoliche. Le bibite analcoliche, dicono, potrebbero essere denominate legittimamente:
• Osteoporosi in lattina.
• Diabete in lattina.
• Cancro in lattina.
COMMENTO
Come sempre i dati di queste informazioni le ottengo da fonti americane. Tuttavia sono assolutamente convinto che la situazione italiana non sia tanto diversa. Non esistono dati di questo tipo solo perché in Italia non vengono fatte tali analisi!
Una delle scelte più importanti per il fisico che potete fare è quella di interrompere l’uso di qualunque tipo di bibite e sostituirle con acqua pura. Ciò può avere un’influenza profonda non soltanto sulla vostra salute ma anche sulla salute dei vostri bambini. Varie ricerche hanno dimostrato che i genitori sono importanti modelli di ruolo per le abitudini alimentari dei loro figli, ancor più dei compagni.
• Quasi un terzo dei bambini esaminati beve giornalmente le bibite analcoliche.
• Il consumo è maggiore fra i ragazzi rispetto alle ragazze e il quantitativo aumenta con l’età.
• Virtualmente tutti gli intervistati gradiscono o “gradiscono fortemente” il gusto delle bibite analcoliche. Il gruppo che “gradisce fortemente” assumeva bibite analcoliche almeno cinque volte la settimana
• Un bambino che guarda almeno 3.5 ore di TV giornalmente raddoppia le probabilità di bere giornalmente una bibita analcolica.
• E’ più facile bere bibite analcoliche quando sono disponibili nelle scuole.
• I genitori che bevono regolarmente bibite possono effettivamente ridurre regole e limitazioni per i loro figli.
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=newsarchive&sid=adImTKixQFDg&refer=us
PERCHE’ I FARMACI ANSIOLITICI DANNO DIPENDENZA?
06-06-2015
Secondo una ricerca, i farmaci analoghi al Valium usano a livello cerebrale, le stesse “vie” biochimiche dell’eroina e della cannabis. I ricercatori hanno trovato che le cosiddette benzodiazepine, quali Ativan, Xanax e Valium, esercitano un effetto calmante amplificando l’azione di un neurotrasmettitore denominato acido gamma-amminobutirrico (GABA) esattamente come gli oppioidi e i cannabinoidi. Ciò a sua volta attiva nel cervello l’ormone della soddisfazione ovvero la dopamina, indicando che entrambi i tipi di sostanze utilizzano le stesse vie biochimiche cerebrali.
http://www.reuters.com/article/2010/02/10/addiction-valium-idUSLDE61718I20100210
I LEGGINGS SONO NEMICI DELLA LINEA.
06-06-2015
Vi fanno belle, vi fanno magre. Ma vi ingannano! Ebbene sì: gli amati leggings sarebbero, in realtà, degli infingardi traditori, almeno secondo il Daily Mail, che riporta suo malgrado questa notizia decisamente traumatica per tutte le amanti dei fuseaux tanto à la page. Se, seguendo l’esempio delle star e le proposte degli stilisti, li avete utilizzati tutto l’inverno e ora vi apprestate alla prova costume, sapendo di non aver utilizzato in addominali tutto il vostro tempo libero, allora forse noterete cosce e pancia un pò più flaccide e cadenti dell’anno scorso. Colpa delle calorie non smaltite? Dell’abbonamento della palestra scaduto troppo in fretta? No, amiche: colpa dei leggings. E se non credete al sottoscritto, chiedetelo alla fisioterapista inglese Sammy Margo, che sostiene, infatti, che un uso continuativo dei suddetti leggings porti i muscoli delle gambe e della pancia a inflaccidirsi anzitempo, perché li contiene e li sostiene, tenendoli fin troppo a riposo. I leggings, in pratica, fanno il lavoro che dovrebbero fare i muscoli. E se ora state pensando “ecco perché erano così comodi”, ci siete già arrivate: semplicemente perché i vostri muscoli, in realtà, si stavano totalmente rilassando, avvolti nel morbido calore dei fuseaux. Certo, d’inverno è un piacere coprire pancia e cosce, perché occhio non vede e cuore non duole. Giugno, però, è il duro momento della verità.