Domenica, 12 Luglio 2020 13:23

MALATTIE DEL METABOLISMO TIPICHE DEL GRUPPO B

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  • Sindrome X. L’equilibrio metabolico dei soggetti di gruppo B è fortemente influenzato dai peculiari effetti delle lectine contenute in certi alimenti, in particolare quelle presenti nel mais, nel grano saraceno, nelle arachidi e nei semi di sesamo, che possono indurre resistenza all’insulina, con conseguenze piuttosto serie, come aumento di peso, ritenzione di liquidi e ipoglicemia. Chi appartiene a questo gruppo e vuole dimagrire deve assolutamente tenersi lontano in primo luogo dal mais e dal frumento. Per certi aspetti le persone di gruppo B presentano una reazione al frumento abbastanza simile a quelle di gruppo 0, in quanto le lectine del grano esaltano gli effetti provocati da altri alimenti che tendono a rallentare il metabolismo. Quando il cibo non viene digerito in modo efficiente e bruciato come carburante, viene immagazzinato nel corpo sotto forma di grasso. È anche vero che per il gruppo B la lectina del frumento è meno aggressiva rispetto al gruppo 0, ma se il consumo di frumento si somma a quello di mais, grano saraceno e arachidi, il risultato finale sarà altrettanto negativo. Le persone di gruppo B che desiderano dimagrire dovrebbero assolutamente evitare il frumento integrale e i prodotti a base di segale. Ho notato più volte che eliminando gli alimenti che contengono lectine reattive, i pazienti di gruppo B riescono a tenere il peso sotto controllo senza grossi problemi: in generale non soffrono di disturbi a carico della tiroide, a differenza di quanto accade nei soggetti di gruppo 0. Le persone di gruppo B sono molto equilibrate anche dal punto di vista digestivo: tutto sommato, per perdere peso dovete solo impegnarvi a seguire fedelmente il programma alimentare studiato per voi. Quando non rispettate tali consigli diventate vulnerabili ai vari disturbi del metabolismo associati con la sindrome X, in particolare obesità, resistenza all’insulina e alti livelli di trigliceridi. In questi soggetti un classico indizio di resistenza all’insulina è la corporatura a forma di mela, caratterizzata cioè da un’ampia circonferenza all’altezza della vita. Il problema riguarda le cellule adipose dell’addome, che rilasciano il grasso nel sangue più facilmente di quelle localizzate in altre parti del corpo. Per esempio, gli individui con una corporatura a forma di pera, cioè con il grasso concentrato prevalentemente nelle anche e nelle natiche, corrono meno rischi. Questa maggiore facilità di rilascio dei grassi si riflette in livelli più elevati di trigliceridi e di acidi grassi ematici. A loro volta, gli acidi grassi liberi di circolare nel sangue inducono resistenza all’insulina e i trigliceridi alti di solito coincidono con bassi livelli di colesterolo HDL. È stato notato che l’eccessiva produzione di insulina che deriva da una crescita della resistenza si riflette in un incremento del colesterolo “molto cattivo”, o VLDL. Chi è di gruppo B riesce a perdere peso semplicemente seguendo l’alimentazione per il suo gruppo sanguigno, potenziata con alcuni accorgimenti specifici. Accostatevi al vostro programma alimentare come una strategia a lungo termine, senza avere fretta di raggiungere risultati in breve tempo.

Scoprite il vostro profilo metabolico. (Vedere il metabolismo dei gruppi sanguigni 0 e A).

Determinate la presenza di acqua extracellulare. (Vedere il metabolismo dei gruppi sanguigni 0 e A).

Misurate il rapporto tra anche e vita. (Vedere il metabolismo dei gruppi sanguigni 0 e A).

Eliminate gli alimenti più nocivi. Per accelerare la perdita di peso, apportate all’alimentazione i seguenti aggiustamenti:

  • Eliminate il mais e tutti i prodotti che lo contengono.
  • Eliminate tutti i cibi a base di frumento. Anche se per voi il glutine del grano non è così dannoso, per ottenere dei buoni risultati è necessario bandirlo dalla tavola.
  • Nelle persone di gruppo B le lectine di molti alimenti inibiscono l’assorbimento e compromettono l’efficienza del metabolismo. Ho notato che molti dei miei pazienti perdono chili senza troppa fatica una volta eliminati i seguenti cibi: mais, arachidi, semi di sesamo e grano saraceno (in alcuni casi anche il pollo e le lenticchie).
  • Consumate pesce più volte alla settimana.

Tenete d’occhio i sintomi di un metabolismo lento. State attenti ai segnali che avvertono che il vostro metabolismo non funzioni a dovere. I più frequenti sono:

  • Affaticabilità;
  • Pelle secca;
  • Mani e piedi freddi;
  • Perdita di interesse per il sesso;
  • Costipazione e ritenzione idrica;
  • Giramenti di testa.

Controllate lo stress. Lo stress può essere di ostacolo al dimagrimento, in quanto gli ormoni dello stress aumentano la resistenza all’insulina e alterano l’equilibrio ormonale. Inoltre catabolizzano (cioè bruciano) i tessuti muscolari in luogo di quelli adiposi.

Integrate l’alimentazione con i seguenti stimolatori del metabolismo:

Magnesio: 200-300 mg al giorno se siete in condizioni normali oppure 400-500 mg se siete molto stressati o affaticati.

Coenzima Q10: 60 mg due volte al giorno. Il coenzima Q10 è fondamentale per l’efficienza del metabolismo e la salute del cuore. Integrando l’alimentazione con questa sostanza si è osservato una riduzione della pressione sanguigna, dei livelli ematici del glucosio e dei trigliceridi, e un incremento del colesterolo HDL (quello buono).

L-carnitina: ne sono necessari da 1 a 2 g per trasferire i grassi nei mitocondri (le cellule che metabolizzano l’energia), dove possono essere utilizzati come carburante. Ci sono prove che la L-carnitina riduce anche la resistenza all’insulina.

Biotina: da 2 a 8 mg. È una vitamina necessaria per la metabolizzazione dei grassi. È provato che alle giuste dosi può abbassare i valori glicemici del sangue, aumentare la tolleranza allo zucchero e diminuire la resistenza all’insulina.

Cromo o lieviti ricchi di cromo: il cromo è un minerale che in quantità minime può aiutare a regolare i livelli della glicemia a digiuno. Alle giuste dosi migliora anche la sensibilità dei recettori dell’insulina.

Zinco: 25 mg al giorno. Lo zinco serve a migliorare la funzionalità dell’ormone della crescita e della tiroide, oltre a favorire una risposta equilibrata allo stress.

Acido lipoico: da 100 a 600 mg al giorno. Migliora la capacità di metabolizzare lo zucchero.

Vitamina B6: migliora il metabolismo delle proteine e aiuta a costruire la massa dei tessuti attivi.

Controllate le vostre abitudini. Il consumo di alcolici può aggravare la resistenza all’insulina contribuendo all’iperglicemia. Evitate il consumo di birra e vino. Non fumate. Se temete che smettendo potreste ingrassare, tenete conto che i fumatori incalliti sono più insulino-resistenti e iper-insulinemici di chi non ha questa abitudine.

Letto 285 volte Ultima modifica il Domenica, 12 Luglio 2020 13:32
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