Il sistema immunitario è il vero tallone d’Achille per i soggetti di gruppo B. Mentre il vostro gruppo sanguigno sembra offrirvi qualche protezione contro il cancro, lo stesso non si può dire nei confronti delle infezioni batteriche, virali e a certe malattie autoimmuni.
- Infezioni batteriche. Molte infezioni batteriche attaccano particolarmente i soggetti di gruppo B. Il motivo è evidente: le più comuni malattie infettive producono batteri affini all’antigene B e pertanto è impossibile generare anticorpi capaci di combatterne l’invasione.
- Infezioni dei reni e delle vie urinarie. Spesso le persone di gruppo B sono soggette all’invasione di batteri responsabili delle infezioni delle vie urinarie (UTI). La ragione è semplice: incapacità di prevenire l’aderenza di batteri indesiderati, presenza di un numero maggiore di siti a cui possono attaccarsi e tendenza ad incontrare difficoltà per liberarsi dalle colonizzazioni batteriche. È provato che il 55-60% di donne e bambini appartenenti al gruppo B sviluppano danni renali conseguenti a UTI, anche se trattati regolarmente con antibiotici. I ceppi batterici che possono provocare infezioni delle vie urinarie sono svariati.
I più comuni sono:
- Klebsiella pneumoniae;
- Specie Proteus;
- Specie Pseudomonas.
Contro questi batteri esistono alcuni rimedi naturali:
- I mirtilli hanno proprietà antiadesive e quindi impediscono ai batteri di aderire alle cellule della vescica e delle vie urinarie;
- L’uva ursina è una pianta eccellente per combattere questo tipo di infezione;
- Acqua e limone è un ottimo rimedio antibatterico;
- L’ananas fresco, il kefir e lo yogurt magro disinfettano le vie urinarie.
- Influenza. Fra tutti i gruppi sanguigni, quello B è il più vulnerabile ai più diffusi virus influenzali. Vi consiglio di assumere regolarmente durante la stagione fredda un estratto di bacche di sambuco (un cucchiaino tre o quattro volte al giorno). Il sambuco è utilizzato da secoli dagli erboristi e ha dimostrato di essere in grado di inibire la replicazione di tutti i ceppi dei bacilli influenzali. (Attenzione: quantitativi molto superiori al dosaggio consigliato possono provocare nausea.)
- Escherichia coli. Molte delle forme di Escherichia coli più patogene, ad esempio quelle che provocano diarrea, sono immunologicamente affini all’antigene B, e ciò vi rende vulnerabili ai loro attacchi. Di conseguenza dovete puntare su misure preventive:
- Non consumate mai cibi che contengono carni tritate crude o poco cotte.
- Mani, attrezzi e tutte le superfici che sono venute in contatto con carni crude devono essere lavate con acqua calda e sapone prima di toccare alimenti già cotti o che verranno serviti crudi.
- L’igiene è assolutamente necessaria per prevenire il contagio della malattia dalle persone infette. Lavatevi sempre le mani con acqua calda e sapone dopo la toilette o aver cambiato pannolini.
- Se venite colpiti da un’infezione da Escherichia coli, combattete gli effetti disidratanti della diarrea bevendo moltissimi liquidi.
- Infezioni da streptococchi. Queste malattie colpiscono con particolare frequenza le persone di gruppo B provocando una forte infiammazione alla gola o anche disturbi più gravi, come la sindrome da shock tossico e la polmonite. Una forma di infezione da streptococchi particolarmente pericolosa è quella che può colpire i neonati, provocando sepsi, polmonite e meningite. In alcuni casi possono sopravvenire complicazioni neurologiche, con perdita della vista e dell’udito e persino ritardo mentale. Conseguenze mortali sono state verificate per il 6% dei neonati e per il 16% degli adulti.
- Malattie virali e del sistema nervoso. Ho assistito personalmente a straordinari miglioramenti e attenuazioni dei sintomi di molti casi di fibromialgia semplicemente adottando l’alimentazione per il gruppo sanguigno. In testa alla lista dei cibi che notoriamente provocano infiammazione articolare ci sono sicuramente i cereali. Leggete cosa afferma un ricercatore a proposito delle lectine: “Spesso l’unica misura dietetica richiesta è evitarle, specialmente se la malattia è in fase iniziale”. Come già sappiamo, i cereali che consumiamo abitualmente contengono lectine e molte di esse aderiscono in modo selettivo agli zuccheri, in particolare alla N-acetilglucosammina (NAG), presenti in abbondanza nel tessuto connettivo. Presumo che gran parte dei miglioramenti registrati siano semplicemente ascrivibili all’esclusione degli alimenti a base di frumento, in particolare nel caso di persone di gruppo sanguigno B.
Misure preventive:
- Seguite l’alimentazione per il gruppo il vostro gruppo sanguigno.
- Mangiate le bacche di sambuco. D’Adamo, nei suoi esperimenti, ha verificato che queste bacche sono capaci di inibire tutti i ceppi influenzali esaminati. Alcuni ricercatori hanno registrato una maggiore capacità di riconoscere i bacilli influenzali, ossia di identificarli come nemici, in soggetti che avevano mangiato queste bacche. D’Adamo ha notato che i pazienti della sua clinica che assumono regolarmente una miscela concentrata di bacche di sambuco, mirtilli, ciliegie e mele sembrano avere più probabilità di superare indenni la stagione delle influenze. Non esagerate con il dosaggio. Per evitare l’influenza può bastare una dose moderata assunta regolarmente. La posologia prevede due cucchiai di succo di bacche di sambuco 2 o 3 volte al giorno per gli adulti e un cucchiaio 2 volte al giorno per i bambini.
- Mangiate funghi medicinali orientali: i funghi maitake e reishi sono molto efficaci per rafforzare le difese organiche contro i virus.
- Assumete vitamine del complesso B, in particolare riboflavina e tiamina, per migliorare la salute del sistema nervoso.
- L’arginina (250 mg) aiuta a sostenere i livelli dell’ossido nitrico e aumenta l’efficacia dell’attività antivirale.
- Assumete un integratore a base di astragalo. È una pianta medicinale dotata di straordinarie proprietà equilibranti per il sistema immunitario, dimostrando la capacità di potenziare l’attività delle cellule NK e di stimolare le difese antistress e antivirali.
- La radice di liquirizia migliora la funzionalità antivirale del sistema immunitario.
- Gli integratori probiotici potenziano un’ampia gamma di specifiche attività immunitarie antivirali.
- La pectina, normalmente ricavata dalle mele, è ricca di polisaccaridi in grado di impedire l’adesione di virus e batteri.
- Malattie autoimmuni. Alcune malattie autoimmuni colpiscono più frequentemente le donne, specialmente quelle in età lavorativa e negli anni della fertilità. Probabilmente gli stimoli ormonali svolgono un ruolo importante nello sviluppo di queste malattie. Le persone di gruppo B sono particolarmente sensibili alle affezioni autoimmuni, come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso e la sclerodermia. Oltre all’alimentazione, le seguenti integrazioni aiutano a rafforzare il sistema immunitario degli individui colpiti da queste patologie:
- Magnesio (300-500 mg al giorno);
- Estratto di radice di liquirizia, noto per le sue proprietà antivirali ed efficace per prevenire la sindrome da affaticamento cronico.
- Sindrome da affaticamento cronico (CFS). Per combattere la CFS sono state individuate numerose strategie nutrizionali, molte delle quali ampiamente utilizzate anche dalla medicina più tradizionale. In oltre il 50% dei casi accertati sono stati riscontrati stress ossidativi e carenze di magnesio. Da un’analisi più dettagliata dei dati riportati in letteratura, si desume che anche altre deficienze nutrizionali possano marginalmente contribuire allo sviluppo di questa sindrome: varie vitamine del complesso B, vitamina C, sodio, zinco, triptofano, carnitina, coenzima Q10 e acidi grassi essenziali. Le persone affette da CFS possono denunciare carenze di questi nutrienti, a causa più del decorso della malattia che in seguito a un’alimentazione inadeguata. Se siete di gruppo B, vi consiglio le seguenti strategie:
- Metilcobalammina, 500 microgrammi due volte al giorno. Ricordate che questa sostanza non è la vitamina B12, bensì la sua forma “attiva”.
- Magnesio, 500 mg due volte al giorno.
- Un buon integratore multivitaminico.
- Acidi grassi essenziali. Consumate in abbondanza olio di semi di lino biologico per condire le vostre insalate. Anche poche capsule al giorno di olio di semi di ribes nero sono utili per un apporto più che sufficiente di acidi grassi essenziali.
- Liquirizia. In alcuni soggetti può provocare qualche effetto collaterale, come la ritenzione idrica, e va quindi utilizzata sotto la guida di un erborista, naturopata o medico esperto.