Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

Domenica, 13 Settembre 2015 06:43

EFFETTI COLLATERALI DELLE STATINE.

13-09-2015

Il 17% dei pazienti trattati con statine ha riportato effetti collaterali come dolori muscolari, nausea e problemi al fegato e sistema nervoso. Due terzi di coloro che hanno riportato effetti collaterali hanno smesso di prendere i farmaci, la metà di quelli a cui erano state prescritte statine ha smesso di assumerle almeno temporaneamente, mentre il 20 per cento ha smesso per più di un anno. L’assunzione di dosi elevate di statine come simvastatina (Zocor), atorvastatina (Lipitor) o rosuvastatina (Crestor) aumenta il rischio di danno renale acuto del 34 per cento, una condizione che può essere fatale. Le statine sono anche legate a favorire diabete, danni al fegato, problemi di memoria, debolezza muscolare ecc. La maggior parte delle persone che assumono le statine non ne hanno bisogno; la salute del cuore può essere ottimizzata utilizzando sane strategie di vita e alimentari.

 

http://annals.org/article.aspx?articleid=1671715

http://www.bmj.com/content/346/bmj.f880

http://www.npr.org/sections/health-shots/2013/04/03/176145911/side-effects-prompt-patients-to-stop-statins-cholesterol

12-09-2015

La bio-nutrizionista francese Marion Kaplan è ritenuta in Francia come una delle principali autorità di divulgazione scientifica in tema di celiachia. “Perché il grano è tossico? Che sia biologico o non biologico, non cambia nulla. In ogni caso dovete sapere che il grano è stato talmente manipolato e reincrociato, che oggi ha più di 40 cromosomi invece di una dozzina di 50 anni fa. Quindi si tratta in un certo senso di un OGM, e non ha più nulla a che vedere con il grano antico. In ogni caso, l’essere umano non ne consumava così tanto come ne consuma oggi”. Questo video-intervista è stata realizzata durante il congresso “Be4Eat 2014″ tenutosi a Verona all’interno del Feel Good Expo.

 

https://www.youtube.com/watch?v=SeYFH0xpo0s#t=49

Sabato, 12 Settembre 2015 06:16

COSMETICI NATURALI.

12-09-2015

CREMA VISO IDRATANTE ALL'ALOE

- 3 cucchiai di gel di aloe appena raccolto;
- un cucchiaino di olio di oliva;
- un cucchiaino di succo di limone;
- 5 gocce di olio essenziale di lavanda.

Miscelare bene gli ingredienti e riporre il tutto in un vasetto in vetro scuro a chiusura ermetica. Si conserva in frigorifero per 15-20 giorni.

CREMA VISO AL MIELE PER PELLE SECCA

- 30 ml di miele di acacia;
- 30 ml di latte fresco intero;
- un cucchiaio di argilla verde;
- 3 gocce di olio essenziale di arancio;
- 3 gocce di olio essenziale di sandalo.

Amalgamare bene tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno e riporre il tutto in frigorifero. La crema si conserva in frigo per una settimana.

CREMA ALLO YOGURT

- un vasetto di yogurt;
- 1/2 mela;
- un cucchiaino di olio di jojoba;
- un cucchiaino di miele.

Frullare bene la mela. Unire tutti gli altri ingredienti e formare una crema abbastanza densa. Spalmare sul viso 2 volte al giorno.

CREMA VISO ALLA PANNA

- un cucchiaio di panna liquida;
- un cucchiaio di miele;
- 3 gocce di olio essenziale di limone.

Amalgamare gli ingredienti e applicare la crema come di consueto. Si conserva in frigorifero per una settimana.

11-09-2015

Alcuni cibi particolarmente salutari assomigliano ai nostri organi e ad alcune parti del corpo e risulterebbero curativi proprio rispetto ad essi. Ippocrate diceva: "Fa che il cibo sia la tua medicina e non medicina il tuo cibo". Nella società di oggi però tendiamo a dimenticare quanto l'alimentazione possa avere un effetto preventivo e curativo rispetto al nostro stato di salute. Ciò che mangiamo può farci stare bene oppure può portare alla comparsa di condizioni indesiderate, a partire, ad esempio, dal mal di stomaco.
Fino al Sedicesimo secolo, l'interesse per le somiglianze simboliche tra elementi naturali e organismo umano era molto acceso e rientrava nella Dottrina delle Segnature, che serviva per comprendere quale erba o quale alimento fossero utili per curare una particolare patologia. Concetti simili sono stati ripresi dalla Medicina Tradizionale Cinese e dall'Ayurveda. Allora, ad esempio, i semi di melograno vengono associati ai denti, le noci al cervello, l'avocado all'utero, lo zenzero allo stomaco, e non solo. Alcuni cibi, insomma, possono esserci d'aiuto per prenderci cura dei nostri organi e la loro somiglianza con le parti del corpo è evidente.
Ecco i più importanti.

1. POMPELMO - SENO

Pompelmi, arance e altri agrumi assomigliano alla ghiandole mammarie e aiutano i movimenti della linfa all'interno del seni. I pompelmi contengono sostanze chiamate limonoidi, considerate in grado di inibire lo sviluppo dei tumori anche su cellule umane.

2. NOCI - CERVELLO

Le noci somigliano molto nella forma al cervello umano e sono state riconosciute come uno dei cibi più salutari proprio per questo organo. Le noci infatti sono una fonte di omega-3 e contengono più antiossidanti, acido folico e vitamina E dell'altra frutta a guscio.

3. FUNGO - ORECCHIO

Il fungo suddiviso a metà ricorda la forma di un orecchio umano. I funghi sono tra le poche fonti vegetali di vitamina D e se inseriti nella diete potrebbero contribuire a migliorare l'udito. La vitamina D infatti è molto importante per le ossa, anche per quelle dell'orecchio, che fanno in modo che i suoni che sentiamo possano essere trasmessi al cervello.

4. POMODORO - CUORE

Quando tagliamo a metà un pomodoro, possiamo renderci conto della sua somiglianza al cuore per via della presenza di diverse sezioni che ricordano atri e ventricoli. I pomodori sono una fonte importante di licopene, un potente antiossidante che aiuta a prevenire i problemi cardiaci e circolatori. L'assorbimento del licopene viene favorito dall'assunzione di cibi che contengono grassi buoni, come olio extravergine d'oliva e avocado.

5. SEDANO - OSSA

Il sedano è una buona fonte di sali minerali, sostanze che aiutano a rafforzare le ossa. Inoltre il sedano contiene il 23% di sodio, proprio come le ossa. Aiuta a mantenere le ossa in equilibrio proprio a partire dal loro contenuto di sali minerali. Aggiungiamolo crudo nella nostra dieta di tanto in tanto.

6. PATATE DOLCI - PANCREAS

Le patate dolci nella loro forma ricordano il pancreas. Presentano un contenuto elevato di beta-carotene, un antiossidante che protegge il pancreas in particolar modo dall'azione negativa dei radicali liberi. Inoltre le patata dolci avrebbero un effetto positivo sull'equilibrio dell'indice glicemico.

7. ZENZERO - STOMACO

Lo zenzero assomiglia allo stomaco e non ci stupisce dunque che questa radice sia benefica proprio per questo organo. Infatti lo zenzero è noto soprattutto per la sua capacità di migliorare la digestione e di placare la nausea. E' merito soprattutto del suo contenuto di gingerolo, che è in grado di prevenire nausea e vomito.

8. AVOCADO - UTERO

L'avocado è considerato una buona fonte di acido folico che è in grado di prevenire il rischio di anomalie della cervice uterina e nel futuro bambino. L'avocado sarebbe benefico per proteggere l'utero dai tumori e per fare in modo che il nascituro si sviluppi mantenendo un peso corretto.

9. CAROTE - OCCHI

Le carote ricordano nell'aspetto i nostri occhi: proviamo a tagliare una carota a fettine e la somiglianza è subito evidente. Le carote sono ricche di beta-carotene, una sostanza considerata molto benefica per proteggere sia gli occhi che la vista, per ridurre il rischio di cataratta e di degenerazione maculare e per migliorare la funzionalità degli occhi in generale.

10. UVA - POLMONI

Il grappolo d'uva con i suoi acini ricorda la struttura dei polmoni e dei loro alveoli, che ci permettono di respirare. Gli alveoli ricevono l'ossigeno e permettono che esso arrivi al sangue. Gli acini d'uva contengono sostanze protettive nei confronti dei polmoni. In particolare la scienza sta studiando il ruolo del resveratrolo, un antiossidante presente soprattutto nella buccia degli acini d'uva. Questa sostanza potrebbe essere d'aiuto in caso di asma e di altre malattie che coinvolgono polmoni e respirazione.

11-09-2015

Uno studio dimostra che il farmaco antinfiammatorio diclofenac è pericoloso come il Vioxx, aumentando il rischio di infarto o ictus del 40 per cento. Il diclofenac, che risale al 1970, è uno dei più vecchi farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Anche se non è popolare negli Stati Uniti, è il più ampiamente prescritto antidolorifico in tutto il mondo. Diclofenac e altri FANS aumentano il rischio di problemi cardiovascolari inibendo gli enzimi che dilatano i vasi sanguigni e aiutano il flusso sanguigno; studi recenti dimostrano inoltre che possono anche causare indurimento delle arterie. L’infiammazione può essere ridotta naturalmente, senza farmaci, sfruttando dei cambiamenti dietetici a favore di alimenti antinfiammatori e migliorando lo stile di vita. Numerosi estratti vegetali a carattere antinfiammatorio possono essere molto efficaci nell’alleviare dolore e infiammazione.

 

http://journals.plos.org/plosmedicine/article?id=10.1371/journal.pmed.1001388

http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2012/05/14/mercks-adhd-drugs-unsafe.aspx

10-09-2015

Latte e derivati: sono davvero così necessari per la nostra salute oppure possono essere addirittura dannosi per il nostro organismo? Il dibattito negli ultimi tempi si è molto acceso intorno a questa tematica e da diverse parti – vegani, nutrizionisti, scienziati, vip e persone comuni – si stanno diffondendo diversi dubbi sull’effettiva necessità di assumere quotidianamente latte o suoi derivati. La nutrizionista Mel Wells ha stilato recentemente una lista di 7 ragioni per cui dovremmo eliminare per sempre latte e derivati dalla nostra dieta. Vediamoli insieme.

1. Il latte contiene ormoni collegati al cancro

Il latte che consumiamo da adulti contiene ormoni bovini che sarebbero stati collegati al cancro al seno e alla prostata. In aggiunta agli estrogeni e progesteroni già presenti naturalmente nel latte, in alcuni Paesi agli animali viene inoltre somministrato un ormone della crescita, “utile” a produrre più latte. Come spiega la Wells, “questi ormoni rilasciano il composto chimico IGF-1, che è stato correlato con tutta una serie di malattie, tra cui cancro alla prostata e al seno, ipertensione, diabete e ginecomastia”.

2. La caseina è collegata al cancro e alle malattie croniche

Il problema sarebbe costituito dalla reazione immunitaria delle nostre cellule alla proteina del latte, che viene vista come una sorta di “invasore estraneo”, da attaccare ed eliminare. Dal momento, però, che la caseina è molto simile ad altre sostanze presenti nell’ organismo, il nostro sistema immunitario attaccherebbe anche le proteine e le cellule naturalmente presenti nel corpo. Secondo uno studio condotto nel 2014 in Corea, la proteina del latte, la caseina, potrebbe promuovere la proliferazione delle cellule del cancro della prostata come PC3 e LNCaP. Allo stesso tempo, altri studi suggeriscono che gli uomini che evitano i prodotti lattiero-caseari sono a minor rischio di incidenza di cancro della prostata, rispetto ad altri.

3. Il calcio e la salute delle nostre ossa

Dal momento in cui cominciamo, ogni mattina, a consumare il latte bovino a colazione veniamo letteralmente bombardati da pubblicità e messaggi promozionali che in ogni modo cercano di convincerci del fatto che il latte e i prodotti caseari siano collegati con l’assunzione di calcio e la salute delle nostre ossa. Questo aspetto, però, sarebbe quantomeno controverso. La nutrizionista cita uno studio, lo Harvard Nurses’ Health Study: cominciato nel 1989, ha seguito le abitudini alimentari di 75mila donne per 12 anni, mostrando “nessun effetto protettivo del consumo di latte e derivati sui rischi di fratture alle ossa”.

4. Il lattosio non è digeribile

Il lattosio, lo zucchero presente nel latte, può essere digerito dal nostro organismo solo producendo un enzima, il lattasi. Questo elemento, però, dovrebbe scomparire dal nostro organismo in maniera naturale appena passato il periodo dell’allattamento, intorno ai due anni di età. Per questa ragione, secondo alcuni esperti, molte persone sarebbero intolleranti al lattosio: in realtà, è come se lo fossimo tutti, dal momento che non siamo in grado di assimilarlo in maniera appropriata. “Molti esperti”, spiega la Wells, “credono che il latte sia destinato ai bambini che crescono, non agli adulti. Ecco perché quando gli adulti assumono gli zuccheri del latte, dal momento che non hanno lattasi per scomporli, questi finiscono nel colon, producendo gas che possono causare crampi,nausea, meteorismo e diarrea”.

5. Siamo l'unica specie

La nostra è l’unica specie sul pianeta che continua a bere latte anche in età adulta; ed è anche la sola a bere il latte prodotto da un’altra specie: “Se ci pensi, da questa prospettiva, è piuttosto strano che noi umani beviamo il latte di mucca!”.

6. Non fa bene alla linea

Se ci riflettiamo un momento, l’allattamento umano ha uno scopo molto preciso: “trasformare” un neonato di 4 chili in un bimbo intorno ai 12 chili. Sembra una dieta piuttosto ingrassante no? Allo stesso tempo, il latte di mucca punta a far diventare un vitello un esemplare da circa un migliaio di chili. “Se vuoi perdere peso, quindi, perché mai dovresti bere qualcosa il cui solo scopo è quello di farti crescere il più in fretta possibile?”.

7. Non fa bene alla pelle

L’ormone IGF-1, di cui abbiamo parlato anche al punto 1, può provocare danni alla pelle: infiammazione, acne, arrossamenti e disturbi di diverso genere. I prodotti caseari spingono inoltre la pelle a produrre sebo in eccesso, aumentando la presenza di foruncoli, brufoli e altri inestetismi.

Il National Dairy Council, organizzazione non-profit composta da esperti educatori e nutrizionisti nel settore del latte e dei suoi derivati, ha risposto alle “accuse” della Wells con un comunicato. Secondo l’ente, non ci sarebbero sufficienti evidenze scientifiche a supporto della correlazione tra cancro e prodotti caseari, così come tra latte e formaggi e aumento di peso. Tali prodotti, dunque, non sarebbero dannosi purché consumati con moderazione e all’interno di una dieta equilibrata. In ogni caso, possono esistere anche delle ragioni etiche per abbandonare del tutto i prodotti caseari provenienti dall’allevamento intensivo dei bovini. Peta, l’organizzazione animalista internazionale, qualche tempo fa ha lanciato un appello insieme all’attrice Emily Deschanel, sottolineando la crudeltà dell’industria casearia e in particolare delle tecniche utilizzate per indurre nelle mucche uno stato di gravidanza continua (spesso attraverso inseminazione artificiale), in modo che possano produrre latte per il consumo umano. Per chi ha intenzione di eliminare una volta per tutte il latte dalla propria dieta, ecco un elenco di alcuni degli ortaggi e delle verdure più ricche di calcio, con cui possiamo integrare l’apporto di questo elemento nella nostra alimentazione quotidiana:

1. Cavolo.
2. Broccoli.
3. Cavolo cinese.
4. Fichi.
5. Arance.
6. Fagioli bianchi.
7. Mandorle.

 

http://www.express.co.uk/life-style/health/523130/Why-you-should-give-up-milk-and-dairy

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4166373/

http://www.pcrm.org/health/health-topics/milk-consumption-and-prostate-cancer

10-09-2015

Una vasta gamma di problemi di salute, obesità, ADD/ADHD, neuropatia periferica, diabete, malattie cardiache, ictus, emicrania, problemi di tiroide, problemi dentali, e cancro, sono tutti radicati nel processo infiammatorio, che deve essere adeguatamente affrontato se si vuole guarire. La maggior parte delle malattie infiammatorie hanno inizio nell’intestino con una reazione autoimmune che progredisce in infiammazione sistemica. Per essere veramente efficace nel gestire o eventualmente superare una malattia, il problema infiammazione deve essere affrontato a tutti i livelli.
Quando la mucosa intestinale viene ripetutamente danneggiata a causa del perpetuarsi della sindrome da “intestino permeabile”, i microvilli danneggiati non sono più in grado di fare il loro lavoro correttamente. Essi diventano incapaci di elaborare e utilizzare le sostanze nutritive e gli enzimi vitali per una corretta digestione. Alla fine, la digestione è compromessa e l’assorbimento delle sostanze nutritive è influenzato negativamente lasciando penetrare nell’organismo tossine o sostanze indesiderate. Man mano che tale fenomeno procede, il corpo inizia a difendersi attaccando questi invasori stranieri. La risposta è l’infiammazione, reazioni allergiche, e altri sintomi che riportano a una vasta varietà di malattie.

 

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15526989

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15173490

10-09-2015

Secondo l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), "il numero di nuovi casi ogni anno aumenta anzichè diminuire". Le cifre sono inaudite: nel 2020 ci saranno 20 milioni di nuovi casi di cancro all'anno. Perchè tutte queste sofferenze? Perchè queste morti inutili? Molto semplicemente perchè il nostro ambiente è sempre più cancerogeno. L'industria chimica crea ogni giorno nuovi prodotti messi sul mercato in fretta e furia, di cui molti finiscono nel vostro stomaco. Mentre sui medicinali sono stati condotti anni di studi, gli insetticidi, ad esempio, vengono commercializzati dopo un controllo frettoloso. E noi li ingeriamo con la frutta e la verdura senza saperlo! Volete scommettere che come per l'amianto, ci riveleranno un giorno che numerosi tra questi prodotti sono cancerogeni? (lo si sà già per alcuni). Come proteggersi? Non ci sono molti modi. Se desideri continuare a vivere normalmente, è necessario aumentare la tua resistenza al cancro. Ecco alcuni consigli:

- Le piante che si oppongono allo sviluppo di alcune tipologie di cancro sono l'aloe e la graviola (annona muricata).

- Rinforzare l'apporto di ossigeno che passa nel sangue attraverso il tarassaco, la vitamina C, il selenio e il germanio.

- Consumare regolarmente una tisana di tè verde (meglio le foglie che le bustine).

- Mangiare alimenti compatibili geneticamente.

- Eliminare gli stati d'animo negativi attraverso i fiori di Bach.

10-09-2015

Latte detergente, tonico, crema idratante per il viso, lozione emolliente per la pelle: sono tanti i prodotti per la cura del corpo di uso quotidiano. Acquistare cosmetici e detergenti senza controllare l’INCI può esporre il nostro organismo a sostanze chimiche aggressive che non sono propriamente un toccasana per la pelle. Secondo uno studio condotto dall’Environmental Working Group, mediamente una donna si espone a 165 ingredienti chimici ogni giorno mentre un uomo viene in contatto con circa 85 sostanze contenute nei prodotti per la cura del corpo maschile. Per ridurre l’esposizione a sostanze aggressive e limitare i danni a lungo termine, è possibile ricorrere a ingredienti naturali, più delicati e sicuri per la pelle. Alcuni prodotti organici sono dei veri e propri segreti di bellezza che possono avere più di un uso, riducendo il numero di flaconi presenti sulle mensole del nostro bagno e la spesa per la cura del corpo. Per detergere e curare il benessere della pelle ecco sei prodotti che non dovrebbero mancare nel beauty case:

1. Olio di vinaccioli: ricco di antiossidanti, può essere utilizzato come struccante per il viso e come idratante. L’olio di vinaccioli è indicato anche per le pelli sensibili e per chi soffre di acne. Utilizzato anche da attrici come Emma Stone, questo prodotto è non comedogenico, vale a dire che non ostruisce i pori e permette alla pelle di respirare, riducendo la formazione di rughe e contrastando la formazione dei radicali liberi. Essendo molto delicato può essere impiegato anche per rimuovere le tracce di mascara, eyeliner e ombretto, idratando al contempo la pelle del contorno occhi. È sufficiente applicare qualche goccia di olio su un dischetto di cotone e procedere alla detersione del viso come con uno struccante tradizionale.

2. Olio di argan: il migliore alleato naturale per chi ha i capelli crespi e vuole domare le chiome ribelli proteggendo la piega dall’effetto dell’umidità. Basta applicarne qualche goccia sui capelli bagnati prima di procedere con l’asciugatura. L’olio di argan può essere utilizzato per creare una maschera ricostituente per i capelli sfibrati, da applicare qualche ora prima dello shampoo per ottenere una chioma più sana e luminosa. L’olio di argan può essere impiegato anche sul viso e sul corpo per idratare la pelle e sulle unghie come trattamento rinforzante.

3. Aceto di mele: un ottimo tonico per il viso grazie alle sue proprietà astringenti che riducono l’acne e il rossore, esfoliando la pelle del viso. Per non rischiare di irritare la pelle, è bene diluire due cucchiai di aceto di mele in una tazza di acqua prima di procedere con l’applicazione.

4. Fragole: schiacciate con una forchetta e mischiate al bicarbonato di sodio sono delle ottime sostitute delle strisce sbiancanti per i denti, grazie all’acido malico che rimuove le macchie. Lasciare agire la miscela per 5 minuti prima di lavare i denti come al solito; non utilizzare più di una volta alla settimana per non corrodere i denti.

5. Avocado: un ottimo idratante naturale. È sufficiente unire metà frutto maturo a un cucchiaino di miele e applicare la maschera sul viso per 10-15 minuti per avere una pelle morbida e idratata. Contro l’acne, l’avocado può essere unito a un albume e a un cucchiaio di succo di limone. Due fette di cetriolo fresco sistemate sugli occhi ridurranno il gonfiore mentre la maschera agisce. Utilizzare la maschera all’avocado non più di una volta alla settimana e rimuovere ogni traccia con dell’acqua tiepida.

6. Olio di cocco: ricco di vitamina E e acidi grassi ha proprietà antibatteriche, antivirali e antifungine. Olio di cocco, zucchero e qualche goccia di olio essenziale permettono di creare uno scrub casalingo profumato e naturale. L’olio di cocco è utile anche per limitare i tagli durante la rasatura e combattere il rossore della pelle dopo la depilazione.

Giovedì, 10 Settembre 2015 05:43

ALIMENTI CRUDI O COTTI?

10-09-2015

La verdura fresca cruda permette di assimilare la maggiore quantità di vitamine e sali minerali, oltre alla fibra. E' importante lavarla accuratamente, sotto l'acqua corrente, ma non bisogna lasciarla immersa in acqua, per non disperdere le sostanze nutritive. Se preferisci cuocerla, il metodo migliore è al vapore, e comunque non troppo a lungo: le verdure devono rimanere ancora abbastanza "croccanti". Se decidi di farle bollire, conserva l'acqua di bollitura per preparare zuppe e minestre: contiene le sostanze più importanti.

QUANDO LA COTTURA NON SERVE

PEPERONI

Sono una miniera di vitamina C (un etto contiene la quantità necessaria per un giorno e mezzo), di potassio, fosforo, calcio e altre vitamine. Sarebbe utile mangiare i peperoni crudi, tagliati " à la julienne", ma la buona notizia è che, anche quando sono cotti, riescono a mantenere molte delle loro caratteristiche nutrizionali.

CIPOLLA

Se la mangi cruda, puoi fare una scorta di vitamina A, B6, C, PP, E, acido folico, fosforo, calcio e potassio (da cui scaturiscono le sue proprietà diuretiche). La cipolla contiene anche un flavonoide, la quercetina, che ha potere antiossidante. Fresca ha molte proprietà benefiche, ma chi soffre di iperacidità o di ulcera gastrica potrebbe non tollerarla. In questi casi, meglio una breve cottura.

AGLIO

Per fare il pieno dei suoi effetti benefici bisogna consumarlo tutti i giorni, regolarmente, crudo.

CARCIOFO

Puoi portarlo in tavola crudo, tagliato a listarelle sottili e condito con il limone, per aumentare l'assorbimento del ferro: in questo modo funziona come un ottimo depuratore del fegato. Ma puoi anche cuocerlo, perchè è un ortaggio molto ricco di fibre e, soprattutto quando è credo, può provocare disturbi intestinali. Un trucco per limitare questo effetto? Passalo con il passaverdure: la fibra si frammenterà. Puoi utilizzare lo stesso espediente anche per il sedano (dopo averlo cotto a vapore), che potrebbe dare gli stessi problemi.

MELE E PERE

Fresche e di stagione garantiscono il maggior apporto di nutrienti. Puoi però cuocerle per beneficiare della fibra che contengono, aggiungendo, magari, un pizzico di cannella, aromatica e antiossidante.

QUANDO LA COTTURA E' CONSIGLIATA

POMODORO

Tra le verdure, il pomodoro è l'eccezione. La cottura, infatti, rompe le molecole del licopene, una preziosa sostanza antiossidante e antitumorale, che così diventa più disponibile e più facilmente trasportabile nelle cellule che devono utilizzarlo. Per fare la caprese, invece, scegli quelli un pò più acerbi, perchè contengono più tomatina, una sostanza capace di interagire con il colesterolo e formare un complesso che viene eliminato dal corpo. In questo modo, puoi ridurre, anche se non di molto, la quantità assorbita di colesterolo che è presente nella mozzarella.

CAROTE

L'ideale è cuocerle poco, quel tanto che basta per renderle un pò più morbide e adatte al nostro apparato digerente e ad aumentare l'assimilabilità di alcuni importanti costituenti, come il beta-carotene. Le carote contengono anche il falcarinolo, un componente che protegge dal tumore al colon (è stato dimostrato negli esperimenti condotti sui topi). Uno studio danese ha dimostrato che quelle cotte intere contengono il 25% in più del composto anticancro, rispetto a quelle tagliate a fettine prima di cuocerle. Molte sostanze nutritive tendono a dissolversi nell'acqua durante la cottura: quando affetti le carote aumenti la superficie a contatto con l'acqua e, quindi, la quantità di elementi dispersi. Per sfruttare al massimo l'azione protettiva di queste verdure contro il cancro del colon, bevi il succo oppure mangia le carote cotte intere.

UOVO

Per scongiurare il pericolo della salmonella, meglio mangiarlo cotto. Poi, nell'albume crudo c'è una proteina, l'avidina, che sequestra la vitamina B8, e fa sì che non possa essere assorbita. Anche la digeribilità dipende dalla cottura: per digerire l'uovo alla coque basta un'ora, se è crudo un'ora e mezza, quando è sodo due ore e mezza, per la frittata o l'omelette, addirittura tre ore. Insomma, il modo migliore per cucinare l'uovo è alla coque o, in alternativa, sodo. Ma attenzione a non lasciarlo troppo sul fuoco, perchè perde valore nutritivo.

FUNGHI

Contengono quantità elevate di cellulosa e lignina, che non sono digeribili dall'intestino umano. Ad alte dosi, anche i funghi commestibili risultano tossici per il fegato. Per facilitarne la digestione, comunque, è sicuramente meglio mangiarli cotti.

CARNE

Cotta è più digeribile e sicura. Ma quando la cuoci alla griglia, fai attenzione a non carbonizzarla, per evitare la formazione di nitrosamine, che sono pericolosi cancerogeni. Occhio anche alla salsiccia: la carne di maiale può essere contaminata dalle larve della trichinella spiralis, che si possono eliminare solo con una cottura fino al cuore del prodotto.

PESCE

Nel pesce crudo, vitamine, aminoacidi e acidi grassi omega 3 sono perfettamente disponibili. Però attenzione: c'è il rischio di infezione da parte delle larve di un parassita, l'anisakis, che vengono eliminate solo con la cottura. Il pesce crudo può anche essere veicolo di epatite A o salmonellosi. Per il sushi, rivolgiti solo a ristoranti di cui hai la massima fiducia. Il pesce crudo, comunque, è meno digeribile di quello cotto, e deve essere tagliato sottile e masticato bene. Aggiungere il succo di limone o l'aceto non ha nessuna efficacia per disinfettare il pesce crudo. Quando cuoci il pesce, meglio evitare la bollitura, che disperde grandi quantità di sostanze nutritive, indicata, invece, per preparare un brodo ricco di aminoacidi essenziali e vitamine per i bambini.

LEGUMI

Quelli secchi devono essere lasciati in ammollo una notte prima di cuocerli, per eliminare l'eccesso di acido fitico, una sostanza tossica che inibisce l'assorbimento e i sali minerali. Poi puoi cuocerli in pentola a pressione o stufarli in pentola. Un trucco: se ti danno problemi di gonfiore intestinale, prova a cuocerli insieme a un pezzetto di alga kombu, oppure a passarli con il passaverdure per togliere le bucce, che sono la causa del meteorismo.

PATATE

Il modo migliore per prepararle? Bollite, con la buccia, per mantenere il contenuto in vitamine del gruppo B e sali minerali. Attenzione perchè la patata produce un alcaloide tossico, la solanina, concentrata nei punti in cui è ancora verde o inizia a germogliare. Con la cottura, la solanina si neutralizza, ma se la patata viene fatta raffreddare e consumata il giorno dopo il composto si riattiva.

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