Angelo Ortisi
CONFERMA SCIENTIFICA: LA BICICLETTA NON NUOCE ALLA FERTILITÀ NÉ ALLA SALUTE URINARIA DEGLI UOMINI.
11-02-2018
Andare in bicicletta non è rischioso per la prostata, per la fertilità degli uomini né tanto meno per la loro funzione urinaria. Uno studio conferma quello che già sapevamo: andare in bici offre molti più benefici che rischi! Per arrivare ad affermare ciò un team di ricerca dell’Università della California, che ha visto pubblicati i propri risultati sul Journal of Urology, ha confrontato la salute sessuale e urinaria di un gruppo di ciclisti con quella di corridori e nuotatori, atleti che praticano sport in cui non viene specificatamente sollecitata la zona del corpo deputata a queste funzioni. Sono stati presi a campione 2.774 ciclisti provenienti da Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda insieme a 539 nuotatori e 789 corridori. Si è analizzata e valutata la loro situazione utilizzando una serie di questionari che misuravano la loro salute sessuale e la funzione urinaria. I ciclisti sono stati divisi in due gruppi in base a quanto andavano in bici: un gruppo a "bassa intensità" di ciclisti regolari e un gruppo ad "alta intensità" che pedalava in media per più di 25 miglia tre giorni alla settimana da due anni o più. A tutti i partecipanti sono state poste una serie di domande relative alla salute sessuale, problemi alla prostata, infezioni del tratto urinario, intorpidimento genitale e piaghe dovute alla sella. Inoltre è stato chiesto loro quanto spesso andavano in bici, quale sella utilizzavano, l’altezza del manubrio e il tipo di pantaloncini che indossavano mentre pedalavano. Dopo aver raccolto e confrontato i risultati si è visto che la salute sessuale e la funzione urinaria erano comparabili in tutti e tre i gruppi anche se alcuni ciclisti erano più inclini alla stenosi uretrale, un restringimento dell'uretra. Inoltre non vi era alcuna differenza statisticamente significativa tra i ciclisti ad alta intensità e persone che andavano in bicicletta con minor frequenza. Si è anche scoperto che la posizione sulla bici influiva sulla probabilità o meno di andare incontro a problemi, ad esempio l'aumento del tempo in piedi mentre si pedalava e una maggiore altezza del manubrio erano associati a minori probabilità di piaghe e intorpidimento genitale.
Gli autori dello studio hanno dunque in sostanza contraddetto quanto riportato da ricerche precedenti che suggerivano come la funzione erettile potesse essere influenzata negativamente proprio dall’andare in bicicletta. Ecco cosa ha dichiarato Benjamin Breyer del Dipartimento di Urologia dell'Università della California: "Riteniamo che i risultati saranno incoraggianti per i ciclisti. Il ciclismo offre enormi benefici cardiovascolari e un basso impatto sulle articolazioni. Riteniamo che i benefici per la salute di cui godono i ciclisti che viaggiano in sicurezza superino di gran lunga i rischi per la salute". In realtà già in passato erano comparse ricerche che scagionavano il ciclismo dagli eventuali problemi che potrebbe comportare alle “parti basse” degli uomini. Vi avevo parlato dello studio condotto dall’University College di Londra in cui si era analizzato un campione di 5.300 ciclisti (tra i 16 e gli 88 anni) che trascorrevano ogni settimana dalle 3 alle 9 ore in bici. Anche in quell’occasione si era notato che chi trascorreva molte ore in bici non aveva più probabilità di sviluppare problemi di disfunzione erettile o infertilità rispetto ad altri. La conclusione? Possiamo continuare ad andare in bicicletta tranquillamente dato che i benefici sono decisamente più probabili dei rischi.
http://www.jurology.com/article/S0022-5347(17)77722-1/fulltext
IL CIBO SPAZZATURA RIDUCE L'INTELLIGENZA DEI BAMBINI.
25-05-2015
Junk food o cibo spazzatura. Chiamatelo come volete tanto il risultato non cambia. Ebbene quel genere di cibo che provoca dipendenza, che scatena la depressione, ma che – tutto sommato – ogni tanto ci fa felici (diamo a Cesare quel che è di Cesare), è messo di nuovo sotto accusa. Questa volta tocca ai bimbi. Dar loro alimenti grassi, di bassa, bassissima qualità e con un apporto nutritivo pari allo zero, vuol dire “donare” loro un quoziente intellettivo infinitesimale. Lo giurano i ricercatori inglesi della Bristol University, che hanno analizzato le abitudini alimentari di 3.966 bambini di 3, 4, 7 e 8 anni e mezzo registrate dall’Avon Longitudinal Study of Parents and Children. I bimbi sono stati divisi in 3 gruppi: quelli che mangiavano cibi pronti e trasformati ricchi di grassi e zuccheri, quelli che seguivano una dieta a base di carne, verdure e patate e quelli che consumavano frutta, insalata, verdura e pesce. A otto anni e mezzo sono state poi valutate le capacità cognitive e intellettive dei bambini tramite alcuni test e, tenuto conto anche di altri fattori come livello di istruzione della madre, agiatezza socio-economica della famiglia e durata dell'allattamento al seno, gli studiosi hanno associato a una dieta a base di cibi industriali a partire dai tre anni di età un’intelligenza leggermente inferiore. Conclude Emmett Pauline, coordinatore della ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health: "Lo sviluppo del cervello è molto rapido nei primi anni di vita. Sembra che ciò che accade più in là negli anni sia invece meno importante". Come dire, nel biberon meglio latte e biscotti fatti dalla mamma. Forse ancora non è tempo di inzupparci le merendine confezionate…
5 RIMEDI NATURALI PER LIBERARSI DEI FUNGHI SULLA PELLE.
10-02-2018
Vi è mai capitato di contrarre un’infezione da funghi sulla pelle? È un problema più diffuso di quanto pensi. Infatti i funghi sono dei microrganismi, detti miceti, che proliferano un pò ovunque, soprattutto in ambienti caldi e umidi, come palestre, piscine o spiagge. Possono colpire ogni parte del nostro corpo, ma in particolare li riscontriamo su pelle, cuoio capelluto e unghie. Talvolta le micosi sono asintomatiche, altre volte provocano pruriti decisamente fastidiosi. Nei casi più gravi è necessario rivolgersi a uno specialista.
Ecco alcuni rimedi naturali che è possibile adottare per alleviare il problema.
AGLIO
L’aglio è il rimedio naturale per eccellenza contro la micosi. Ha proprietà antisettiche, antibatteriche e antiparassitarie. Schiacciate due spicchi d’aglio e fate una pastetta aggiungendo qualche goccia d’olio d’oliva. Applicatela due volte al giorno sulla zona aggredita dal fungo, avvolgete il tutto con una garza sterile e lasciate agire almeno per una ventina di minuti. Poi lavate la pelle con acqua tiepida e asciugate bene. Per le infezioni micotiche più ostinate, aggiungete due spicchi d’aglio tritato al cibo: vi aiuterà a rafforzare le difese immunitarie e a combattere l’infezione.
ACETO DI MELE
L’aceto di mele è un efficace alleato nel combattere i funghi grazie alle sue proprietà antimicotiche. L’ingrediente ha una forte azione purificante, per il suo pH acido che equilibra quello naturale della pelle. Diluite un cucchiaio di aceto di mele in un bicchiere d’acqua e tamponate la zona colpita dalla micosi con un batuffolo di ovatta. Lasciate agire per una ventina di minuti e poi risciacquate. Applicandolo 3-4 volte al giorno, vedrete risultati incoraggianti in un paio di settimane.
POMPELMO
L’estratto dei semi di pompelmo si rivela essere un ottimo antibiotico e antisettico naturale. Viene prodotto con l’utilizzo dei semi, della polpa e dell’interno della scorza dell’agrume. È molto efficace nella cura dei funghi sulla pelle, in funzione preventiva o per le infezioni cronicizzate. Mostra i suoi effetti benefici nel giro di un paio di mesi. Applicate il liquido sulla micosi per tre volte al giorno per bloccare l’infezione e poi continuate due volte al giorno ancora per un’altra settimana.
TEA TREE OIL
Questo olio essenziale è il miglior rimedio naturale per le infezioni fungine, anche se necessita di più tempo per intervenire. Poiché il contatto diretto con l’olio essenziale potrebbe essere aggressivo per la pelle, diluitelo prima di usarlo. Unite due parti di tea tree oil con cinque parti di olio d’oliva o olio di mandorle. Oppure aggiungetelo a un pò di gel di aloe vera, per un’azione lenitiva e rinfrescante. Massaggiate più volte al giorno la parte interessata finché l’olio non penetra nella pelle e agisca sul fungo, impedendone la diffusione su altre parti del corpo.
OLIO DI COCCO
Quest’olio è un rimedio efficace per ogni tipo di fungo grazie alla presenza di acidi grassi a media catena, che distruggono la parete cellulare del fungo. Massaggiate la zona affetta dalla micosi fino al completo assorbimento, almeno due volte al giorno. In realtà, grazie ai benefici dell’olio di cocco, possiamo fare questo trattamento quante volte vogliamo, perché non farà altro che bene alla nostra pelle.
LA NIACINA POTREBBE RIDURRE IL NUMERO DI ABORTI E DIFETTI DI NASCITA.
10-02-2018
L’assunzione di un integratore vitaminico comune potrebbe ridurre notevolmente il numero di aborti e difetti di nascita in tutto il mondo, secondo quanto riferito dagli scienziati australiani. Lo studio, pubblicato dal New England Journal of Medicine, ha scoperto che la carenza di una molecola chiave nelle donne in gravidanza impedisce agli embrioni e agli organi dei bambini di svilupparsi correttamente nel grembo materno. Questa carenza potrebbe essere trattata con l’assunzione di un integratore vitaminico a base di vitamina B3, nota anche come niacina.
“Ora, dopo 12 anni di ricerca, il nostro team ha anche scoperto che questa carenza può essere curata e aborti spontanei e difetti di nascita impediti dall’assunzione di una vitamina comune”, ha detto Sally Dunwoodie, un ricercatore biomedico presso il Chang Cardiac Research Institute Victor. Il ministro della sanità Greg Hunt ha salutato la scoperta come una “scoperta medica storica”. ”La nostra scoperta fornisce nuova speranza a una su quattro donne in gravidanza che soffrono di un aborto spontaneo”, ha annunciato alla stampa il ricercatore. “E con 7,9 milioni di bambini in tutto il mondo attualmente nati con difetti di nascita ogni anno, questa scoperta è una notizia incredibile”.
Gli scienziati hanno utilizzato il sequenziamento genetico su famiglie che soffrono di aborti e difetti di nascita e hanno trovato la mutazione genetica che impedisce la produzione della molecola, NAD (nicotinamide adenina dinucleotide). La vitamina B3 - presente nella carne e nelle verdure - è necessaria per produrre la molecola NAD. I ricercatori hanno trattato con il supplemento a base di vitamina B3 embrioni di topi che avevano le carenze NAD simili a quelle umane e hanno trovato un cambiamento significativo nello sviluppo dell’embrione. “Prima che la vitamina B3 fosse introdotta nella dieta dei topi, le madri avevano aborti spontanei e la prole nasceva con una serie di gravi difetti”, ha detto Victor Chang in un comunicato. “Dopo il cambiamento dietetico, sia gli aborti che i difetti di nascita sono stati completamente impediti e tutti i nati erano sani. Il passo successivo sarà quello di sviluppare un test per misurare i livelli di NAD per identificare quali donne sono più a rischio di avere un bambino con difetti alla nascita e per fornire loro un sufficiente apporto di vitamina B3”.
https://medicalxpress.com/news/2017-08-australia-vitamin-breakthrough-miscarriages-birth.html
LA MENTA AIUTA A PREVENIRE L’ALZHEIMER.
10-02-2018
La menta come valido alleato nella lotta alla demenza e al morbo di Alzheimer. Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of Functional Foods da un team della Charles Sturt University di Sydney. Da una serie di osservazioni effettuate in laboratorio, i medici guidati da Paul Prenzler hanno scoperto il potente effetto antiossidante della menta, in grado di combattere i radicali liberi associati all’insorgenza del morbo di Alzheimer. Nei biofenoli di cui è ricca la pianta, i medici australiani individuano i componenti in grado di migliorare le capacità cognitive anche di pazienti con forme lievi e moderate della malattia. I biofenoli mostrano un’azione inibitoria dell’acetilcolinesterasi, un enzima che danneggia un neurotrasmettitore coinvolto nei processi mnemonici, l’acetilcolina appunto.
Alla menta vengono attribuite anche altre proprietà, soprattutto cicatrizzanti e disinfettanti. Le sue foglie si rivelano utili in caso di disturbi gastrointestinali, favorendo la digestione. La pianta mostra la propria efficacia anche in caso di diarrea. Inoltre, la menta aiuta il corretto funzionamento del fegato. La sua azione antinfettiva rende la menta utile in presenza di tosse e raffreddore, soprattutto grazie al mentolo, un potente vasodilatatore per la mucosa nasale.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1756464617301445?via%3Dihub
GRASSO ADDOMINALE RESPONSABILE DI PERDITA DELL’UDITO.
09-02-2018
I ricercatori del Dipartimento Otorhinolaryngology-Head and Neck Surgery dell’Università di Seoul in Corea del Sud hanno cercato di individuare i fattori coinvolti nella perdita di udito. I risultati ottenuti, monitorando circa 2.602 soggetti di età superiore a 40 anni per 11 anni, hanno dimostrato che il grasso viscerale risulta essere un fattore determinante e, nello specifico, gli uomini sembrano più colpiti da sordità rispetto alle donne, a causa del maggior contenuto di grasso addominale. I soggetti analizzati sono stati scannerizzati in posizione supina mediante tomografia computerizzata per identificare e quantificare il grasso sottocutaneo e viscerale e, in un secondo momento, è stata misurata anche la loro circonferenza addominale. Oltre alla perdita di udito, è stato dimostrato che l’aumento di tessuto adiposo sull’addome ha indotto anche angiopatia, neuropatia e stress ossidativo.
UN COMPOSTO DELLA CANNA DA ZUCCHERO FA MIRACOLI PER L’INSONNIA.
09-02-2018
Un composto naturale estratto di solito dalla canna da zucchero, può fare miracoli per l’insonnia. L’octacosanolo si trova comunemente nella canna da zucchero, nell’olio di germe di grano, nell’olio di crusca di riso e nella cera d’api. Una nuova ricerca suggerisce che il composto può aiutare ad alleviare l’insonnia quando la sua causa è lo stress. La ricerca è stata condotta da un team di scienziati guidati da Mahesh K. Kaushik e Yoshihiro Urade, entrambi dell’International Institute for Integrative Sleep Medicine all’University of Tsukuba in Giappone.
Per la ricerca, Kaushik e colleghi, hanno testato gli effetti dell’octacosanolo in due gruppi di topi. Ad un gruppo i ricercatori hanno cambiato la gabbia in modo da indurre un leggero senso di stress che ha disturbato il loro sonno. L’altro gruppo è stato mantenuto in condizioni normali. La metà dei topi in ogni gruppo ha ricevuto 200 milligrammi per chilogrammo di octacosanolo per via orale. I ricercatori hanno monitorato il sonno dei topi per un periodo di 24 ore dopo l’assunzione dell’octacosanolo. Inoltre hanno sottoposto i topi alle analisi del sangue per misurare i livelli plasmatici di corticosterone - che è un indicatore di stress - e hanno monitorato l’attività cerebrale dei topi usando un elettroencefalogramma (EEG).
I risultati hanno rivelato che, mentre l’octacosanolo non ha avuto alcun effetto nei topi normali, ha migliorato la quantità e la qualità del sonno nei topi stressati. Né il sonno REM, né il sonno non REM, erano in alcun modo influenzati dal composto nei topi normali. Tuttavia, nei topi a cui erano state cambiate le gabbie, ossia nei topi stressati, una dose di 100/200 milligrammi per chilogrammo di octacosanolo ha aumentato in modo significativo la quantità di tempo che hanno trascorso nel sonno profondo, non REM. I topi hanno anche avuto una latenza di sonno più bassa, cioè, hanno impiegato meno tempo a passare dalla veglia al sonno, rispetto ai topi che non hanno ricevuto il composto. In altre parole, l’octacosanolo ha aiutato i topi stressati a dormire meglio. I livelli di corticosterone, un biomarker dello stress, sono stati anche “significativamente ridotti” dopo l’assunzione di 200 milligrammi per chilogrammo di octacosanolo.
“Nel complesso, i cambiamenti indotti dall’octacosanolo nei parametri di sonno dei topi stressati erano paragonabili ai valori dei topi normali”, scrivono i ricercatori. “Questi dati hanno dimostrato chiaramente che, sebbene l’octacosanolo non modifica il sonno normale, evita chiaramente lo stress e cura l’insonnia indotta da stress. Per la prima volta abbiamo dimostrato che l’octacosanolo è un potente composto anti-stress con il potenziale di indurre il sonno“, aggiungono i ricercatori. Gli autori sottolineano anche i vantaggi dell’octacosanolo sui farmaci per l’insonnia che sono attualmente disponibili. “Essere un composto naturale è un vantaggio dell’octacosanolo rispetto ai medicinali sintetici. Pertanto suggeriamo che l’octacosanolo potrebbe essere usato come terapia per l’insonnia indotta da stress. È necessario tuttavia essere cauti”, dice Kaushik. ”Le future ricerche dovranno identificare l’area di cervello, la sua permeabilità e il meccanismo attraverso il quale esso riduce lo stress“, aggiunge il ricercatore.
http://www.medicalnewstoday.com/articles/319353.php
BERE IL TE’ CALDO TUTTI I GIORNI RIDUCE IL RISCHIO DI GLAUCOMA.
09-02-2018
Ecco l’ultima interessante ricerca pubblicata sul British Journal of Ophthalmology. Bere tè caldo ha notevoli benefici per l’organismo. Che sia verde, o nero, non importa: diversi composti di queste piante hanno dimostrato di migliorare alcune funzioni del nostro corpo. Come la memoria sul lavoro, ad esempio, o la forza muscolare. Nello stesso tempo, il tè ha dimostrato di prevenire particolari disturbi, come la proliferazione dei batteri della carie o le malattie cardiovascolari. La nuova scoperta fatta dai ricercatori aumenta lo spettro di benefici di questa preziosa bevanda, diminuendo le probabilità di sviluppare una pericolosa malattia degli occhi: il glaucoma.
Il glaucoma è una malattia che colpisce nel mondo oltre 57,5 milioni di persone e si prevede che aumenterà fino a 65,5 milioni entro il 2020. Attacca il nervo ottico e, se non trattata in tempo, può portare alla cecità. Fattori di rischio importanti possono essere l’età, il diabete, la familiarità, una grave miopia. La malattia è direttamente collegata all’aumento della pressione intraoculare. Una delle soluzioni migliori nella battaglia contro il glaucoma è la prevenzione. A tal proposito, abbiamo visto che esistono alcuni alimenti che possono diventare degli ottimi alleati contro questa malattia, perché alleviano la pressione intraoculare, migliorano il flusso di sangue agli occhi e riducono lo stress ossidativo. L’importante scoperta degli studiosi britannici inserisce adesso anche l’abitudine di bere il tè caldo tra gli alleati fondamentali per prevenire questa pericolosa malattia.
Ricerche precedenti avevano suggerito che la caffeina può alterare la pressione intraoculare. Tuttavia, nessuno studio aveva ancora verificato il potenziale impatto di altri tipi di bevande sul rischio glaucoma. I ricercatori hanno così deciso di esaminare i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) del 2005-2006. Si tratta di un sondaggio annuale rappresentativo, che include circa 10mila persone, sottoposte a interviste, esami fisici e prelievi. Quel particolare anno includeva anche dei test oculari per il glaucoma.
Su 1.678 partecipanti sottoposti a un esame oculistico completo, solo 84 (il 5%) avevano sviluppato la malattia. Ai volontari è stato chiesto quanto spesso avessero bevuto, nei 12 mesi precedenti, vari tipi di bevande: con o senza caffeina, fredde o calde. Dalle indagini condotte, è risultato che coloro che avevano l’abitudine di bere il tè caldo tutti i giorni presentavano un rischio di glaucoma più basso, rispetto a quelli che non lo facevano. Dopo aver preso in considerazione altri fattori importanti, come diabete e fumo, i ricercatori hanno tratto la conclusione che le probabilità di sviluppare glaucoma scendono al 74% per chi è solito bere il tè caldo. Contrariamente, le altre bevande fredde non hanno fatto emergere alcun legame statisticamente significativo con l’insorgenza del glaucoma. Certo, si tratta di uno studio osservazionale, quindi non si possono trarre conclusioni di causa ed effetto definitive, ma i risultati fanno ben sperare.
http://bjo.bmj.com/content/early/2017/11/25/bjophthalmol-2017-310924
http://www.bmj.com/company/newsroom/drinking-hot-tea-every-day-linked-to-lower-glaucoma-risk/
6 MODI PER UTILIZZARE LA BUCCIA DI LIMONE.
08-02-2018
Il limone è un alimento utilizzato in tutto il mondo e ricco di proprietà utili per la nostra salute. Sappiamo, ad esempio, che è ricco di vitamine, che contiene acido citrico, essenziale per il ricambio energetico delle cellule, che è utile a rafforzare il nostro sistema immunitario e che il suo succo, diluito nell’acqua e bevuto ogni mattina, è un toccasana per la risoluzione di diverse problematiche. Non dimenticate poi che la sua buccia può essere utilizzata per le più comuni pulizie in casa e per mantenere lo zucchero di canna morbido. Ecco un elenco di rimedi naturali per utilizzarla. Naturalmente, è necessario che la buccia di limone non sia stata trattata con prodotti chimici e che quindi provenga da coltivazioni biologiche sicure.
1. ABBASSA IL LIVELLO DI COLESTEROLO
La buccia di limone è un elemento ricco di antiossidanti e di flavonoidi, utili a controllare i livelli di colesterolo nel nostro organismo. La mattina, quando bevete la vostra dose di acqua e succo di limone, grattugiate dentro anche della scorza. Lasciate riposare per qualche minuto e bevete la bevanda prima della colazione, per una settimana. Vi aiuterà a purificare il corpo, liberandolo anche dal resto delle tossine.
2. PER AVERE GOMITI LISCI
Ecco un composto che vi permetterà di rendere più liscia la pelle ruvida dei vostri gomiti. Per ottenerlo, dovrete aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio a della buccia di limone grattugiata, su cui andrete a spruzzare qualche goccia di succo di limone. Mescolate bene e applicate sui gomiti ruvidi dopo aver fatto la doccia.
3. COME INGREDIENTE PRINCIPALE DEL VOSTRO SCRUB NATURALE
Grattugiate la scorza di un limone e aggiungete un cucchiaio di zucchero di canna. Poi, unite un cucchiaio e mezzo di olio di oliva. Strofinate il composto sulla pelle bagnata e lasciate in posa una decina di minuti. Poi risciacquate bene.
4. LA BUCCIA DI LIMONE COME DISINFETTANTE
La buccia di limone ha proprietà antibatteriche che la rendono ideale per disinfettare le superfici della cucina, al posto di utilizzare detergenti aggressivi e inquinanti. Spruzzate un pò di acqua calda sulle superfici da trattare e strofinate con la buccia di limone.
5. LA BUCCIA DI LIMONE CONTRO GLI INSETTI
Formiche e altri insetti spesso invadono le nostre case. La buccia di limone potrebbe aiutarci a renderla meno attraente per loro. Mettetene un pò negli angoli, avendo cura di effettuare dei piccoli tagli sulla superficie, in modo che l’odore possa essere rilasciato in maniera più efficace. Questo dovrebbe aiutare a tenere gli ospiti indesiderati fuori dai nostri ambienti.
6. PER RIMUOVERE IL CALCARE
Il limone, oltre all’aceto di mele, è uno dei metodi naturali utili per rimuovere il calcare. Basta prendere una pentola abbastanza capiente e versarci dentro la buccia di un limone, 2 cucchiai di bicarbonato di sodio, un cucchiaio di aceto di mele, 300 ml di acqua. Cuocete a fuoco vivo, spegnendo quando il composto inizia a bollire. Filtrate e applicare la miscela sulle zone coperte di calcare. Lasciare agire per 10 minuti e risciacquare con acqua fredda.
DIETA RICCA DI POMODORO DIMEZZA IL RISCHIO DI CANCRO DELLA PELLE.
08-02-2018
Il consumo quotidiano di pomodoro sembra dimezzare il rischio di sviluppare il cancro della pelle, secondo un nuovo studio dell’Ohio State University. La ricerca, che ha analizzato come gli interventi nutrizionali possono alterare il rischio di tumori della pelle, è stata pubblicata online in Scientific Reports. I ricercatori hanno dimostrato che i topi maschi, alimentati con una dieta con il 10% di pomodoro, per 35 settimane ed esposti a luce ultravioletta, hanno sperimentato, in media, una diminuzione del 50% del cancro della pelle rispetto ai topi che non sono stati alimentati con il pomodoro disidratato. “L’ipotesi sottostante il rapporto tra i pomodori e il cancro della pelle è che i carotenoidi alimentari, i composti pigmentati che danno ai pomodori il loro colore, possono proteggere la pelle dai danni causati dalla luce UV”, ha dichiarato Jessica Cooperstone, co-autore dello studio e ricercatrice presso il Department of Food Science and Technology in the College of Food, Agricultural, and Environmental Sciences dello Stato dell’Ohio.
Non esistevano differenze significative nel numero di tumori della pelle sviluppati dai topi femmine, nello studio. Precedenti ricerche hanno dimostrato che i topi maschi sviluppano tumori prima dell’esposizione ai raggi UV e che i loro tumori sono più numerosi, più grandi e più aggressivi. “Questo studio ha dimostrato che dobbiamo considerare il sesso quando esploriamo diverse strategie di prevenzione”, ha dichiarato l’autore maggiore dello studio, Tatiana Oberyszyn, Prof.ssa di patologia e membro del Comprehensive Cancer Center dell’Ohio State. “Quello che funziona negli uomini non può sempre funzionare ugualmente bene nelle donne e viceversa”, ha aggiunto la ricercatrice.
“Precedenti studi clinici umani suggeriscono che mangiare pasta al pomodoro, nel tempo può ridurre le cicatrici da scottature, forse grazie ai carotenoidi presenti nel pomodoro, e che si depositano nella pelle degli esseri umani dopo il consumo e possono proteggere dai danni causati dai raggi UV”, ha dichiarato Cooperstone. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno scoperto che solo i topi maschi alimentati con pomodori rossi disidratati, avevano una riduzioni della crescita tumorale.
Cooperstone sta attualmente ricercando composti presenti nei pomodori diversi dal licopene che potrebbero offrire ulteriori benefici alla salute. I tumori della pelle non melanoma sono i più comuni di tutti i tumori secondo l’American Cancer Society. “Metodi alternativi per la protezione sistemica, possibilmente attraverso interventi nutrizionali per modulare il rischio di malattie legate alla pelle, potrebbero fornire un vantaggio significativo”, ha dichiarato Cooperstone. “Gli alimenti non sono farmaci, ma possono, durante la durata del consumo, alterare lo sviluppo di alcune malattie”, ha concluso la ricercatrice.