Angelo Ortisi
BANCOMAT: OLTRE AI SOLDI SI RITIRANO BATTERI.
05-12-2016
Prendi i soldi e scappa. E poi lavati le mani, verrebbe da aggiungere. Uno studio della New York University ha infatti evidenziato come le tastiere dei bancomat siano dei veri e propri ricettacoli di batteri anche pericolosi. Dai microbi che vivono abitualmente sulle superfici di televisori, cucine e cuscini si passa a quelli provenienti da alimenti come il pollo o il pesce. Per arrivare infine a microrganismi ben più pericolosi legati al tratto genito-urinario, come il Trichomonas vaginalis o l'Escherichia Coli. Lo studio, pubblicato su mSphere, ha analizzato 66 bancomat fra giugno e luglio del 2014. Grazie a particolari tecniche di sequenziamento, i ricercatori hanno individuato uno schieramento di microbi che passavano di mano in mano fra gli utilizzatori dei bancomat. In quelli posizionati all'interno di lavanderie e supermercati, i ricercatori hanno trovato i Lactobacillales, microrganismi che si trovano di solito nelle piante in decomposizione o nei prodotti lattiero-caseari, mentre in altri campioni presi a Manhattan è stata individuata la presenza di Xeromyces bisporus, microrganismi associati a prodotti da forno avariati.
http://www.webmd.com/cold-and-flu/news/20161116/is-your-atm-dispensing-bacteria
LA CURCUMA COMBATTE LA PSORIASI.
05-12-2016
La curcuma è nota soprattutto per l’aggiunta di sapore ai piatti indiani. È una spezia di colore giallo con potenti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Può essere utilizzata in forma di polvere o radice o come supplemento dietetico. I ricercatori hanno studiato l’uso della curcuma nella prevenzione e gestione di una serie di condizioni, in particolare quelle che coinvolgono l’infiammazione. Recenti ricerche hanno dimostrato che la curcuma può contribuire ad alleviare la psoriasi e altre condizioni infiammatorie legate alla pelle. La curcuma è generalmente considerata sicura per la maggior parte delle persone, ma ci sono alcune precauzioni da rispettare. Le persone con malattie della colecisti, ad esempio, non dovrebbero utilizzare integratori di curcuma, in quanto possono peggiorare la condizione. Dosi elevate di curcuma per un periodo di tempo prolungato, possono causare nausea e diarrea. Le persone che utilizzano integratori di curcuma per la psoriasi devono prima rivolgersi a un esperto per assicurarsi che non interferisca con i farmaci usati.
Uno studio pubblicato dall’Iraniana Journal of Pharmaceutical Research ha esaminato il potenziale beneficio di una preparazione topica di curcuma, per la psoriasi. Dopo 9 settimane di applicazione del preparato a base di curcuma, i partecipanti hanno notato un miglioramento significativo dei sintomi e una riduzione delle lesioni. Uno studio più recente ha suggerito che le proprietà antinfiammatorie della curcuma possono avere un ruolo nel trattamento della psoriasi. Un altro studio pubblicato dal Journal of American Academy of Dermatology ha esaminato l’effetto della curcumina orale sulla psoriasi ed i ricercatori hanno concluso che il supplemento è sicuramente meglio di un placebo nel controllo dei sintomi.
ALTRI BENEFICI PER LA SALUTE
La depressione è stata collegata all’infiammazione e alcuni studi hanno trovato che la curcumina presente nella curcuma può alleviare, in alcuni casi, la depressione. I ricercatori credono che ci sia un ulteriore meccanismo dietro i potenziali effetti della curcuma sull’umore, anche se questo meccanismo rimane ancora sconosciuto. Il composto curcumina può anche essere utile per trattare l’artrite reumatoide. I pazienti possono utilizzare un unguento contenente curcumina o integratori che aiutano a gestire il gonfiore e il dolore associato alla condizione. Alcune ricerche suggeriscono che la curcumina può aiutare a mantenere in equilibrio i livelli di zucchero nel sangue e gestire il diabete di tipo 2 se è combinata con modifiche dello stile di vita. Altre ricerche hanno suggerito che la curcuma può aiutare a bruciare i grassi e perdere peso. Non è noto se la curcuma incoraggia il corpo a bruciare il grasso o se la perdita di peso deriva da altri fattori. La curcuma si è rivelata utile anche per il trattamento della trombosi vascolare riducendo la coagulazione.
SURIMI: 5 BUONI MOTIVI PER NON MANGIARLO.
05-12-2016
Il surimi non è un alimento esotico, come il suo nome potrebbe suggerire, ma una tipologia di cibo ideata da parte dell'industria alimentare al fine di arricchire la propria offerta di mercato con prodotti di varie fogge, a partire dal surimi vero e proprio, costituito da piccoli cilindri dall'esterno di colore rosso o arancione e di colore bianco all'interno, fino agli affettati di pesce ed alle finte chele di granchio. Il suo processo di realizzazione comporta varie fasi di congelamento, scongelamento e cottura, che ne confermano la natura artefatta. La sua composizione reale resta dubbia e non priva di possibili rischi per la salute legati agli ingredienti impiegati. Ecco dunque cinque ragioni per cui sarebbe bene evitare del tutto il surimi.
1. FALSO CIBO
Il surimi può essere considerato uno dei falsi cibi che sarebbe consigliabile evitare all'interno di un'alimentazione sana e naturale. Esso infatti viene venduto come un alimento a base di polpa di granchio, ma in realtà il surimi non ne contiene. Il presunto "sapore di granchio" viene ottenuto mediante l'impiego di aromi artificiali. Dal surimi si ottengono per l'appunto delle "finte" chele di granchio, "affettati" di mare, surimi "al gusto di salmone affumicato" o altri prodotti di forma simile ai crostacei come i gamberoni dall'artificiale sapore di pesce. Si tratta di un insieme di cibi artificiali di cui nessuno di noi ha bisogno all'interno della propria alimentazione.
2. SCARTI INDUSTRIALI
Il surimi non può essere ritenuto di certo un alimento di prima qualità. La sua lavorazione industriale avviene impiegando le parti di scarto provenienti da altri alimenti, come merluzzo, sgombro e differenti specie di carpe asiatiche. La polpa impiegata per la produzione del surimi proviene da scarti industriali e da avanzi di lavorazione provenienti da altri processi di preparazione degli alimenti tramite vari macchinari. Gli scarti vengono lavorati industrialmente, pressati e addizionati con sostanze chimiche di vario genere.
3. ADDITIVI
Dalla lavorazione delle parti di scarto di altri alimenti si ottiene una polpa di colore bianco praticamente insapore. Giunge dunque il momento di arricchire la preparazione del surimi mediante l'impiego di sostanze aggiuntive che possano migliorarne l'aspetto, il sapore e la conservazione. Al fine di migliorare la conservazione, prima del congelamento vengono aggiunti sale, zuccheri e polifosfati. In fasi successivi il surimi verrà addizionato con coloranti per ottenere le tipiche tonalità rosse o arancioni che ne caratterizzano la superficie esterna. Altri ingredienti aggiuntivi impiegati che non hanno nulla a che vedere con il pesce sono la fecola di patate, per migliorarne la conservazione a basse temperatura, l'albume d'uovo, come colorante per ottenere tonalità più chiare o un aspetto più lucido, i grassi vegetali e gli aromi artificiali di granchio o di aragosta. Il tutto viene ottenuto tramite profonde manipolazioni ed attraverso varie fasi di cottura, congelamento e scongelamento. Il prodotto subisce numerosi lavaggi che lo portano ad essere povero di vitamine e di sali minerali. Tra gli esaltatori di sapidità utilizzati troviamo il glutammato monosodico (E653) e tra gli oli vegetali che potrebbero essere impiegati per la sua produzione vi sono prodotti di scarsa qualità come l'olio di colza e l'olio di palma.
4. RISCHI PER LA SALUTE
Non esisterebbero al momento degli obblighi relativi all'indicazione in etichetta delle specie ittiche utilizzate per la produzione del surimi. Ciò potrebbe portare all'impiego di materie prime di scarsa qualità, realmente scadenti, o addirittura tossiche. Il consumatore potrebbe cadere vittima di alcune frodi che potrebbero riguardare l'impiego di materie prime guaste o infette, l'aggiunta di anidride solforosa, l'impiego di olio di semi anziché di olio d'oliva e l'utilizzo di aceto di vino sofisticato con acido acetico. Vi è inoltre il rischio della presenza di additivi o di conservanti vietati oppure impiegati al di sopra dei livelli autorizzati. Alcune aziende potrebbero utilizzare polifosfati, accusati di essere dannosi per le ossa, se assunti in grandi quantità, poiché in grado di agire sottraendo calcio al nostro organismo. Tra i contaminanti che possono risultare presenti nel surimi potrebbero essere individuati pesticidi e metalli pesanti, come del resto può accadere per il pesce comune, i cui scarti vengono utilizzati per la produzione del surimi. Esso, infine, può contenere elevate quantità di sodio, in grado di renderlo un alimento sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione o di patologie renali.
5. COSTO ELEVATO
I prodotti a base di surimi, pur essendo considerabili come dei veri e propri falsi cibi, presentano solitamente dei costi piuttosto elevati, soprattutto tenendo conto di come essi vengano ottenuti a partire da materie alimentari di seconda scelta, con l'aggiunta di conservanti e di coloranti di dubbia provenienza. Lo stesso sapore di granchio viene ottenuto in maniera artificiale. Se il pesce costituisce uno degli alimenti a cui non si desidera rinunciare, sarebbe bene acquistare piuttosto del "vero" pesce fresco, anziché un surrogato composto da scarti alimentari come il surimi. Per orientare diversamente le proprie scelte è sufficiente rendersi conto di come il surimi come prodotto finito contenga una percentuale di pesce realmente bassa, variabile tra il 30% ed il 40%, che non può giustificarne il prezzo richiesto ai consumatori al momento dell'acquisto.
6 BENEFICI DEL SEDANO FRESCO.
03-12-2016
Il sedano è uno dei cibi più idratanti che tu possa mangiare (o bere). Inoltre, contiene speciali oli essenziali che hanno un effetto calmante sul corpo ed è ricco di sodio solubile, che è essenziale per il corpo umano. Il sedano riduce il desiderio smodato di cibo e la fame nervosa. E’ ricco di minerali come sodio, potassio, fosforo, magnesio e calcio. Nella scelta, assicurati che sia il più verde possibile e controlla sempre anche i gambi: devono essere più duri che molli. Una volta a casa conservalo in frigo nel cassetto della verdura. Sia se mangi sedano crudo fresco, sia se ne fai un centrifugato, otterrai comunque tanti benefici. Eccone alcuni:
1. IL SEDANO DISINTOSSICA E PREVIENE IL TUMORE
Avere tossine nel corpo può creare ogni sorta di problema di salute. Il sedano fornisce antiossidanti e composti antitumorali come furanocumarini, flavonoli e acido fenolico. Inoltre, contiene altri due flavonoidi, chiamati apigenina e luteolina, che hanno dimostrato di aiutare a prevenire la diffusione di cellule cancerose nel corpo. Il succo di sedano agisce come depuratore nel corpo. E’ molto alcalinizzante e funziona anche come diuretico che “risciacqua” ed elimina le tossine che hai accumulato a causa dell’ambiente, errori alimentari o stile di vita.
2. IL SEDANO PROMUOVE L’EQUILIBRIO DEI FLUIDI E PREVIENE LE INFIAMMAZIONI
Il potassio e il sodio contenuti nel sedano aiutano a regolare i fluidi e stimolano la produzione di urina, promuovendo l’eliminazione dell’eccesso di liquidi. Il poliacetilene contenuto nel sedano è molto interessante per alleviare le infiammazioni, combattere l’artrite reumatoide, l’asma e la bronchite.
3. IL SEDANO AIUTA IN CASO DI STITICHEZZA
Il sedano è un lassativo naturale e aiuta a migliorare la condizione di costipazione. I nutrienti e le fibre rilasciati nel succo aiutano i movimenti intestinali.
4. IL SEDANO E’ IL MIGLIOR RIMINERALIZZANTE DOPO L’ALLENAMENTO FISICO
Invece di comprare bibite energetiche costose (e che fanno anche male) puoi usare il succo di sedano come bevanda energizzante dopo l’allenamento. Questo succo aiuta a sostituire gli elettroliti persi e reidrata il corpo con il suo alto contenuto di minerali.
5. IL SEDANO RIDUCE I LIVELLI DI COLESTEROLO CATTIVO
Non tutto il colesterolo fa male, ma le particelle di LDL ossidate possono causare problemi. Studi hanno evidenziato che un componente chimico all’interno del sedano chiamato butile ftalide può aiutare a ridurre il colesterolo pericoloso, e basta consumarne solo 2 gambi al giorno.
6. IL SEDANO IDRATA E RINFRESCA NATURALMENTE
Cominci a sentire molto caldo? Bevi del succo di sedano! Consumare un bicchiere di succo di sedano fresco quando fa caldo, lontano dai pasti può normalizzare la temperatura corporea.
IL TENNIS TI ALLUNGA LA VITA.
03-12-2016
Lo sport più salutare in assoluto è il tennis. Lo ha decretato uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine da un team della Sydney Medical School, secondo cui il tennis sarebbe in grado di dimezzare il rischio di morte. L'effetto sarebbe superiore a quello garantito da discipline come il nuoto, l'aerobica o il ciclismo, mentre altri sport come il calcio, il rugby o la corsa non offrirebbero alcun beneficio in termini di maggiore longevità. È ciò che emerge da un'analisi che ha coinvolto oltre 80mila persone con un'età media di 52 anni, seguite fra il 1994 e il 2008. I soggetti hanno descritto le proprie abitudini sportive, dichiarando il loro livello di impegno in una serie di sport ritenuti fra i più popolari. Nel corso dei 9 anni di follow up sono stati registrati circa 10mila decessi. I dati indicano che il rischio di morte si riduceva del 47 per cento fra chi praticava uno sport in cui si utilizza una racchetta, quindi non solo il tennis ma anche il badmington e lo squash. Chi praticava nuoto ha beneficiato di una riduzione del rischio del 28 per cento, chi faceva aerobica aveva un rischio inferiore del 27%, e infine chi si dedicava al ciclismo poteva contare su un -15%. I benefici maggiori riguardavano i possibili problemi cardiovascolari, che diventavano meno frequenti rispettivamente del 56, del 41, del 36 e del 29%. L'aspetto curioso è che i ricercatori non hanno trovato invece alcun effetto positivo associato ad altri sport come il calcio o la corsa, al contrario di quanto affermato da altre ricerche. «Questi risultati dimostrano che fare uno sport può avere grandi benefici per la salute pubblica - concludono gli autori -, e possono aiutare i medici a spingere i pazienti verso una maggiore attività fisica».
http://bjsm.bmj.com/content/early/2016/10/31/bjsports-2016-096822.full
DA UN TEST TEDESCO LA TRISTE VERITA’: NEL MIELE, ANCHE BIOLOGICO, C’E’ OGM E GLIFOSATO.
03-12-2016
Glifosato e soia Roundup ready (OGM), entrambi prodotti dalla multinazionale Monsanto, sono le sgradite presenze rintracciate in alcuni mieli, anche biologici, analizzati dal mensile tedesco Öko-Test. La rivista dei consumatori ha portato in laboratorio 20 prodotti, 9 biologici e 11 tradizionali, analizzando la corrispondenza tra provenienza geografica dichiarata e quella effettiva, la presenza dei residui di pesticidi e di OGM a seguito del fatto che le api possano aver succhiato il nettare di piante geneticamente modificato come la soia. Solo 8 mieli sono stati promossi a pieni voti (5 biologici e 3 tradizionali) mentre tra le bocciature spiccano la presenza di “contaminanti” made in Monsanto: il glifosato, l’erbicida più usato al mondo sospettato di essere cancerogeno per la IARC-OMS, commercializzato con il nome Roundup dalla Monsanto, e la soia Roundup ready, ovvero resistente all’erbicida prodotto dalla stessa multinazionale del bio-tech. A decretare la bocciatura dei tre prodotti biologici è stata la presenza di pesticidi in due campioni e quella di soia OGM in un altro. Mentre tra i mieli tradizionali non mancano quelli che combinano la presenza simultanea di pesticida e OGM prodotti dalla Monsanto come nel caso del Gut & Günstig Sommer Blüten e del Goldland Blüten Honig Sommerblüten (miele di fiori estivi). Bocciato anche un miele Langnese, marca presente anche in Italia, nella “versione” millefiori Flotte Biene Wild.
INCREDIBILI BENEFICI PER LA SALUTE DEI PINOLI.
03-12-2016
I pinoli sono i semi commestibili di alcune specie di pini. Considerati una fonte popolare di nutrizione fin dal Paleolitico, sono utilizzati per aggiungere sapore delizioso alle pietanze e particolarmente noti per dare consistenza al pesto. I pinoli sono anche associati a numerosi benefici per la salute.
PINOLI E PERDITA DI PESO
Sono una ricca fonte di acido pinoleico che è un acido grasso soppressore dell’appetito secondo le ricerche scientifiche. Esso agisce stimolando il corpo a rilasciare gli ormoni colecistochinina (CCK) e glucagone-like peptide-1 (GLP-1), che sono ormoni noti per tenere a bada la fame.
SUPPORTO VASCOLARE
I pinoli sono un’ottima fonte di grassi monoinsaturi noti per diminuire i livelli di colesterolo nel nostro sangue che a sua volta riducono il nostro rischio di infarto e ictus. Essi contengono anche elevate quantità di vitamina E, vitamina K, rame, ferro e manganese, che sono tutti noti per contribuire alla salute cardiovascolare.
ALTO CONTENUTO DI FERRO
I pinoli sono ricchi di ferro, che l’organismo utilizza per un gran numero dei suoi processi essenziali, come ad esempio, la regolazione del nostro sistema nervoso centrale e la circolazione del sangue in tutto il nostro corpo. Il rame, che è naturalmente presente nei pinoli, aiuta anche l’assorbimento del ferro da parte del nostro organismo.
ANTI-AGING
Un altro dei tanti vantaggi di questi semi è la loro capacità di rallentare il processo di invecchiamento grazie al loro alto contenuto di antiossidanti che protegge il corpo contro i danni causati dai radicali liberi che possono danneggiare le cellule e svolgere un ruolo in malattie cardiache e il cancro, oltre ad accelerare il processo di invecchiamento. Il rame presente nei pinoli è noto anche per aiutare a prevenire l’invecchiamento.
SALUTE DEGLI OCCHI
I pinoli contengono anche luteina, che aiuta i nostri occhi a filtrare i raggi UV impedendogli di danneggiare la macula, che è la regione della retina responsabile della visione centrale. La degenerazione maculare aumenta con l’età e la luteina aiuta a prevenire il deterioramento della nostra vista. Presente anche nei pinoli è il beta-carotene, che il corpo umano trasforma in vitamina A, utile per la salute dei nostri occhi.
SFERZATA DI ENERGIA
I pinoli sono anche un grande mezzo per incrementare i nostri livelli di energia. Contengono proteine che il nostro corpo richiede per riparare e costruire i tessuti. Il magnesio presente nei pinoli aiuta anche a migliorare l’uso di ossigeno da parte del nostro corpo, per bruciare calorie e aumentare i nostri livelli di energia.
ALLE SPALLE DEI MORTI SI VIVE: REGALI, CENE, VIAGGI E SOGGIORNI NEI POSTI PIU' BELLI DEL MONDO.
03-12-2016
Il giornale dei medici critica i medici. Il JAMA, giornale dell'American Medical Association, parla di relazioni pericolose tra medici e industrie. Non è che non si sapesse che i medici sono incoraggiati a prescrivere farmaci dai regali offerti loro dalle case farmaceutiche (vedi casi Poggiolini e De Lorenzo). Le onde dell'illecito trasportano orologi e penne stilografiche anche a casa dei medici meno esperti del mestiere. Lo dice anche il loro giornale: "le case farmaceutiche ogni anno spendono ingenti somme di denaro per farsi conoscere dai medici tramite regali, cene, viaggi, simposi e corsi di aggiornamento sponsorizzati".
Riccardo Iacoponi
LA PILLOLA ANTICONCEZIONALE PROVOCA DEPRESSIONE.
02-12-2016
Sulla rivista JAMA Psychiatry è apparso uno studio sull’utilizzo della pillola anticoncezionale tra le donne danesi. A quanto pare, l’assunzione del farmaco sarebbe correlata a un più grave rischio di cadere in depressione. “Si tratta del primo studio esaustivo su questo tema“, ha spiegato Ojivind Lidegaard, dell’Università di Copenhagen, che ha condotto la ricerca. Vediamo quali sono state le conclusioni dell’indagine. La ricerca è stata condotta tra le donne danesi tra i 15 e i 34 anni. Si tratta di uno studio imponente: sono stati analizzati i dati di circa un milione di persone, in un periodo di tempo di 13 anni. Ecco la metodologia utilizzata. Lidegaard e il suo team hanno utilizzato i dati emersi dal Danish Sex Hormone Register Study, uno studio ancora in corso che coinvolge tutte le donne che vivono in Danimarca. Tra di esse, i ricercatori hanno selezionato quelle che dal 2000 al 2013 avevano tra i 15 e i 34 anni. In particolare, è stata scoperta una correlazione tra la pillola anticoncezionale contenente progesterone e disturbi psichici. Le donne che usavano una pillola con una formula combinata di estrogeni e progesterone, avevano il 23% di possibilità in più di ricevere una prescrizione per antidepressivi. L’assunzione di pillole con solo progesterone aumentava tale percentuale addirittura al 34%. Con il ricorso al cerotto anticoncezionale, il rischio era raddoppiato. Arrivava invece al 60% dei casi con l’utilizzo dell’anello contraccettivo. Con il dispositivo intrauterino, infine, l’incidenza aumentava fino al 40%.
Il rischio di incorrere in problemi depressivi sarebbe ancora più elevato per le giovanissime. I ricercatori hanno scoperto un “picco” nell’utilizzo di antidepressivi tra le ragazze tra i 15 e i 19 anni che assumevano un mix di pillole anticoncezionali. Una percentuale che è arrivata a toccare l’80% delle persone coinvolte nello studio. Su quest’ultimo punto, è stata però sollevata più di un’obiezione nella comunità scientifica. I dati così elevati potrebbero dipendere da altri fattori: uno studio su Pediatrics, per esempio, collegava la depressione alla pubertà precoce. Quella danese, però, non è l’unica ricerca ad aver collegato la pillola anticoncezionale con disturbi di tipo psichiatrico. Già nel 2009, venivano pubblicati alcuni risultati scientifici che collegavano il peggioramento della depressione nelle donne già soggette a questo tipo di disturbo. Sullo studio danese è intervenuta anche la Sic, la Società italiana della contraccezione. Che ha bollato la ricerca come “allarmismo”. “I sensazionalismi non supportati da più che approfonditi dati scientifici non fanno altro che creare panico e distorcere la realtà. È necessario pensare a un atteggiamento serio e costruttivo“, scrivono. E sottolineano che la contraccezione ormonale ha “molti vantaggi che abbiamo più volte ribadito e riaffermiamo con convinzione“. Restano comunque forti dubbi sul farmaco, dal momento che i dati prodotti dai ricercatori danesi sono piuttosto impressionanti.
http://www.contraceptionjournal.org/article/S0010-7824(08)00401-0/abstract
http://jamanetwork.com/journals/jamapsychiatry/article-abstract/2552796
http://www.nytimes.com/2016/09/30/well/live/contraceptives-tied-to-depression-risk.html?_r=1
MELE: 10 COSE CHE (FORSE) NON SAPETE.
02-12-2016
La mela è uno dei frutti più comuni, tanto che ci sembra di conoscerlo da sempre e che non possa più offrire tante sorprese. Invece, grazie alle sue particolarità botaniche e alla sua lunga storia, che ha lasciato tracce nelle vicende e dei miti di molti popoli, nasconde segreti, simbolismi e curiosità. Lo sapete, ad esempio, che sotto certi aspetti una mela è molto più complessa di un essere umano, che esistono varietà dalla polpa rossa come quella di un’anguria o che quella di Eva, a ben guardare, forse non era proprio una mela? Ecco le 10 curiosità sulle mele:
1. NE ESISTONO MIGLIAIA DI VARIETA’: di solito ci orientiamo verso le due-tre qualità che ci piacciono di più ma è bene sapere che al mondo esistono più di 7mila tipi diversi di mele. Solo in Italia se ne trovano più di mille, spesso presenti solo in una regione o in una specifica vallata. Non tutte però si possono mangiare: quelle considerate completamente commestibili sono in tutto circa 250.
2. LE VARIETA’ PIU’ ECCENTRICHE (E QUELLE MENO): le numerose selezioni hanno portato alla comparsa di mele come la Red Love, dalla polpa rossa simile a quella dell’anguria, la Paradis Sparkling, dalla polpa che ha un effetto ”effervescente” e la Pippin, dalla buccia candida ma dal gusto amaro. Presto arriverà sul mercato anche una mela a polpa rossa tutta italiana. Tra le varietà più diffuse al mondo troviamo invece le Red e le Golden Delicious, le Granny Smith, le Fuji e le Royal Gala.
3. UNA ROSA CON UN ALTRO NOME: per quanto possa apparire a prima vista improbabile, la mela è parente abbastanza stretta della rosa. La famiglia Rosaceae comprende, oltre a meli e rose, albicocchi, ciliegi, mandorli e peri.
4. QUELLA DI EVA? NON ERA UNA MELA: non c’è niente nella Bibbia che faccia pensare che il pomo rubato da Eva nel giardino dell’Eden fosse proprio una mela. In latino, però, la parola ”mălum”, che significa “male”, è molto simile a “mālum”, “mela”. È forse per questo che i pittori hanno iniziato a dipingere l’Albero della Conoscenza come un melo e la popolazione a considerarla un frutto “peccaminoso”.
5. CONSERVATELE NELLA CARTA: se volete conservare a lungo le mele è meglio avvolgerle una per una nella carta da giornale in modo da isolarle. I pomi hanno infatti la capacità di accelerare la maturazione reciproca (e di tutta la frutta con cui vengono in contatto). Se invece le mele sono troppo acerbe, basta appoggiarle vicino a delle patate: matureranno molto più velocemente.
6. NON SI POSSONO CONGELARE CRUDE: una mela intera lasciata nel freezer si trasformerà con tutta probabilità, una volta scongelata, in una poltiglia scura e molto poco invitante. Le mele infatti, come le pere e le pesche, tendono ad annerire se congelate. Si può provare a eliminare il problema tagliandole a fette e cospargendole di limone ma il consiglio migliore è quello di cuocerle o utilizzarle per qualche ricetta, riponendo poi gli avanzi nel congelatore.
7. SONO COMPOSTE PER UN QUARTO DI ARIA: le mele saziano molto e sono molto indicate nelle diete, anche perché sono leggere: sono composte per il 25% del loro volume da aria (e contengono anche un’alta percentuale di acqua). È per questa ragione che, al contrario delle pere, che hanno una densità maggiore, galleggiano molto facilmente.
8. UN GENOMA INCREDIBILE: nel 2010 la Fondazione Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele all’Adige ha decodificato il genoma di una Golden Delicious. Scoprendo che questa comune mela può vantare 57 mila geni, il numero più alto tra le piante analizzate finora. Per avere un confronto, l’essere umano ne ha 30mila.
9. DAI BOSCHI DEL KAZAKISTAN: l’analisi del patrimonio genetico ha portato i ricercatori a scoprire che le mele sono originarie dei boschi tra la Cina e il Kazakistan, dove sono state coltivate la prima volta tra i 3mila e i 4mila anni fa. Non a caso una delle principali città del Kazakistan è Almaty, ovvero “il luogo delle mele”.
10. SIMBOLO DI LUNGA VITA: la mela è presente in molte miti e non fa sempre una bella figura. Simbolo del peccato nella tradizione cristiana, nell’antica Grecia è legata alla dea della Discordia, la cui mela d’oro scatena addirittura, attraverso una lunga catena di eventi, la guerra di Troia. Il suo riscatto è però nella mitologia nordica, dove la dea Iðunn offre mele agli altri dei in modo da garantire loro la vita eterna. Ed è per questo simbolo di giovinezza e rinascita.