Angelo Ortisi

Angelo Ortisi

07-09-2015

Alcune bustine di tè sono realizzate con materiale plastico, quale nylon, termoplastico, PVC o polipropilene. Mentre queste plastiche hanno elevati punti di fusione, la temperatura alla quale le molecole di polimeri cominciano a rompersi è sempre inferiore al punto di fusione, il che potrebbe consentire alle bustine di rilasciare composti chimici nel tè quando immerse in acqua bollente con rischi per la salute sconosciuti. Le bustine di tè di carta sono spesso trattate con epiclorofidrina, che si idrolizza a 3-MCPD a contatto con l’acqua. Il 3-MCPD è una sostanza cancerogena usata nei processi di elaborazione industriale del cibo implicata anche nell’infertilità e soppressione della funzione immunitaria. La soluzione migliore è quella di optare per l’utilizzo di tè sfuso. Quando si sceglie un tè, dovrebbe essere preferibilmente biologico (per evitare i pesticidi) e coltivati in un ambiente incontaminato (è noto che nel tè si accumulano fluoro, metalli pesanti e altre tossine provenienti da suolo e acqua, quindi un ambiente pulito è essenziale per produrre un tè di alta qualità).

 

http://www.theatlantic.com/health/archive/2013/04/are-tea-bags-turning-us-into-plastic/274482/

07-09-2015

Tutto quello che serve è un cubetto di ghiaccio: poggiatelo alla base del cranio e vi sentirete più carichi e pieni di energia. Il punto sul collo prende il nome di Feng Fu e stimolandolo è possibile ottenere benefici fisici e mentali. Bisogna distendersi a pancia in giù e posizionare il ghiaccio sul punto Feng Fu, tenendolo per 20 minuti. Ci si può aiutare a tenerlo in posizione con una fasciatura o un foulard. Ripetere l’operazione regolarmente con una distanza di due o tre giorni tra un’applicazione e un’altra. I momenti migliori sono al mattino a stomaco vuoto e la sera prima di dormire. Dopo 30-40 secondi si può sentire un leggero calore arrivare sul punto. Durante i primi giorni si può anche avvertire una sensazione di euforia a causa del rilascio di endorfine. 
Ed ecco alcuni dei benefici che si possono trarre dalla stimolazione del punto Feng Fu: miglior qualità del sonno e dell'umore, sollievo da mal di testa, di denti, raffreddore e problemi digestivi. La terapia può essere utile in caso di malattie respiratorie, cardiovascolari, problemi di tiroide, dolori mestruali.

Lunedì, 07 Settembre 2015 05:56

L'OLIO D'OLIVA E LA PELLE.

07-09-2015

Anticamente, quando non esisteva la grande varietà di prodotti di bellezza di cui disponiamo attualmente, l'olio d'oliva era uno dei cosmetici più apprezzati. Presso molti popoli dell'area mediterranea, nell'antichità, era diffusa la consuetudine di ungersi la testa con olio d'oliva per rendere più bella la cute e i capelli più lucenti. Tutti gli oli, ma specialmente l'olio d'oliva, hanno un'azione emolliente (ammorbidente) e protettiva sulla pelle da cui vengono assorbiti. Ecco un buon sistema di applicazione per trarne il maggiore beneficio:

1. Massaggiare leggermente tutto il corpo con una lozione a base di olio di oliva.

2. Indossare una vestaglia o un accappatoio e aspettare in questo modo 15-20 minuti.

3. Trascorso questo tempo fare una doccia calda, insaponando la pelle con il prodotto usato abitualmente (consiglio un bagnoschiuma biologico senza SLS). Dopo essersi asciugati, si noterà che la pelle appare più morbida e pulita.

07-09-2015

Mangiare peperoncini - ma non altri ortaggi della famiglia delle Solanacee - è stato associato ad un rischio inferiore del 19 per cento di sviluppare il morbo di Parkinson. L’associazione era maggiore tra coloro che non avevano mai fumato, per cui si è pensato che la nicotina trovata naturalmente nel peperoncino potesse avere un beneficio neuro protettivo. Sebbene si dica che il morbo di Parkinson abbia una causa nota, alimentarsi con una dieta che include verdure salutari come i peperoncini sembra essere un modo semplice per ridurre il rischio. Evitare l’esposizione a tossine ambientali come pesticidi, solventi industriali e mercurio è anche più importante per evitare il Parkinson.

 

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ana.23884/abstract

http://www.medpagetoday.com/Neurology/ParkinsonsDisease/38999

07-09-2015

A riferirlo è l’Associazione Alzheimer onlus. Queste le parole del Dott. Fudenberg: “Ho studiato l’inganno del “vaccino antinfluenzale” per oltre 10 anni e posso affermare in piena sicurezza e con prove illimitate che nessuno ha bisogno di questa “vaccinazione” tossica. L’intera campagna per il “vaccino antinfluenzale” è una truffa gigantesca e mortale”. “Abbiamo scoperto che gli individui clinicamente normali di 60-65 anni che ricevono il vaccino per l’influenza tre o quattro volte nel corso di cinque anni, cinque anni più tardi hanno un’incidenza di Alzheimer 10 volte maggiore dei soggetti di pari età che non hanno ricevuto il vaccino”, dice il dott. Hugh Fudenberg. Da notare che l’Alzheimer non é che un simbolo di tanti problemi di salute causati dalla “vaccinazione contro l’influenza stagionale”. Basta porsi questa semplice domanda: Perché con il vaccino H1N1 vengono iniettati 25 mcg di mercurio, che ha già dimostrato di essere estremamente neurodegenerativo e di provocare aborto nelle donne incinte? Il Canada dimostra che fermare la folle “vaccinazione antinfluenzale” farà risparmiare un’enormità di vite umane e denaro. 
Molti esperti della salute ora sono d’accordo sul fatto che è più importante proteggere te stesso e la tua famiglia dal vaccino antinfluenzale che dall’influenza stessa. E’ cosa nota che il vaccino per l’influenza contiene ceppi del virus, oltre agli altri ingredienti. Ora, pensa all’impatto che un vaccino può avere su una persona con un sistema immunitario debole. Se hai una malattia che già ti sta indebolendo e sta riducendo le capacità del tuo corpo di combattere un virus, prendere il vaccino per l’influenza metterà il tuo corpo in pericolo, predisponendoti a contrarre tutti gli effetti dell’influenza e rendendoti più sensibile a polmonite e altre malattie contagiose. Come si evince dallo studio sopra riportato, il vaccino per l’influenza contiene mercurio, un metallo pesante noto per la sua pericolosità per l’uomo. La quantità di mercurio contenuta in un vaccino multidose è più alta del massimo limite giornaliero consentito. La tossicità del mercurio può provocare perdita di memoria, depressione, sindrome da deficit di attenzione, problemi di salute orale, squilibri digestivi, problemi respiratori, malattie cardiovascolari e molti altri seri disturbi. Ma allora perchè le autorità promuovono la vasta diffusione di questi vaccini? Il Center for Disease Control nomina una Commissione, Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), di 15 membri. Questa commissione decide chi deve essere vaccinato ogni anno. Quasi tutte le ACIP hanno interessi economici nelle vaccinazioni. E’ tutta una questione di soldi e ha poco a che fare con la tua salute e sullo stare bene.

 

http://www.royalrife.com/flu_shots.html

06-09-2015

Bisogna stare attenti a ciò che consumiamo e alle sostanze chimiche che possono essere presenti nei prodotti di uso quotidiano. Alcuni ricercatori dell’Università di Barcellona, guidati dal professor Javier Santos, hanno effettuato una ricerca sulla presenza di furano nel caffè. Le concentrazioni maggiori di questo composto tossico sono state individuate nel caffè in capsule, tra i 117 e i 244 nanogrammi per millilitro. Nell’espresso sono presenti, invece, tra i 43 e i 146 nanogrammi per millilitro, mentre nel caffè che prepariamo in casa, possiamo trovarne ancora meno: 20-78 ng/ml con quello normale; 14-65 nel decaffeinato. Il livello più basso è stato riscontrato nel caffè solubile: 12-35 ng/ml.
Ma perché il furano è così concentrato nelle capsule di caffè? Questa sostanza organica viene spesso a formarsi nel corso dei trattamenti termici degli alimenti: “La ragione di questi alti livelli”, spiega Santos, “è dovuta al fatto che le capsule, ermeticamente sigillate, impediscono al furano, che è un composto volatile, di disperdersi”. L’EFSA, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare, ha effettuato una valutazione del rischio del furano per la salute umana, congiuntamente con ONU, FAO e Organizzazione Mondiale della Sanità: la conclusione è che “il margine di esposizione per il furano rivela una preoccupazione per la salute umana”. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’ha inserita inoltre nella lista tra le possibili sostanze cancerogene per gli esseri umani.
Finora, i suoi effetti devastanti sono stati studiati pienamente solo sugli animali, ma è evidente che non si tratta di una sostanza benefica: quando associata con altre tossine – come diossine e PCB – il furano può provocare danni molto seri. Lo ricorda, sul Fatto Quotidiano, Patrizia Gentilini medico oncologo e membro dell’ISDE: “I rischi per la salute correlati all’esposizione a tali agenti sono importanti e purtroppo non del tutto noti: certamente la TCDD ( diossina di Seveso), unitamente ad un furano e al PCB 126 sono cancerogeni certi per l’uomo ad azione multiorgano e correlati in special modo a tumori del sangue, mammella, fegato, polmone. Tuttavia, anche se l’effetto cancerogeno, in particolare per diossina e composti diossino-simili, è stato quello affrontato per primo e quindi più studiato, ciò che oggi emerge con sempre maggiore evidenza per l’insieme di queste molecole è la complessa azione di squilibrio endocrino-immuno-metabolico, per cui l’effetto oncogeno appare essere più una conseguenza, che non una diretta azione. Anche se i ricercatori spagnoli hanno stabilito che la quantità di furano presente nel caffè non supera i limiti di legge, occorre fare sempre attenzione. Il rischio, infatti, è quello del bioaccumulo e cioè quel processo di accumulazione costante di sostanze tossiche, che possono persistere nel nostro organismo anche a livelli superiori rispetto a quelli dell’ambiente circostante.
Pochi mesi fa un articolo osservava come i furani e altre sostanze tossiche (PCB, pesticidi e ftalati) abbiano provocato non pochi danni alle donne che facevano uso di alcuni particolari tipi di cosmetici: tra i problemi di salute più gravi, l’incidenza di alcune forme tumorali e la menopausa precoce. L’ultima rilevazione su questa sostanza effettuata dall’EFSA ne ha mostrato la presenza “in vari alimenti trattati termicamente, in particolare caffè e prodotti in scatola, compresi gli alimenti in vasetti per l’infanzia”.

 

http://www.eurekalert.org/pub_releases/2011-04/f-sf-cic041311.php

http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/datex110901.htm

http://blogs.oregonstate.edu/deliciousnessw09/?tag=coffee

Domenica, 06 Settembre 2015 07:13

FARMACI PER MALATTIE INVENTATE.

06-09-2015

Farmaci che ammalano e case farmaceutiche che ci trasformano in pazienti. Tre decenni fa Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo – la Merck – rilasciò una sconcertante dichiarazione alla rivista Fortune: il suo sogno era creare farmaci per le persone sane, così da poter vendere proprio a tutti. Questo sogno è ora il motore trainante di una delle industrie più redditizie del mondo. Strumentalizzando la propria influenza sulla scienza medica nel suo complesso, i grandi gruppi farmaceutici stanno vendendo il terrore e stanno promuovendo la ridefinizione delle malattie umane per poter espandere il proprio mercato. I fattori di rischio per la salute e i parametri per valutarli vengono scientemente modificati per far rientrare sempre più individui tra i malati bisognosi di farmaci. La depressione e l'osteoporosi, la menopausa e la pressione alta, i disturbi legati al ciclo e le disfunzioni sessuali – e tanti altri malesseri così diffusi nel nostro tempo – sono stati oggetto a questo proposito di una vera e propria riclassificazione. Il risultato è un'enorme e incontrollata espansione del mercato dei medicinali che, oltre a generare miliardi di nuovi profitti, sta creando migliaia di nuovi pazienti.

 

 

06-09-2015

L’accesso pubblico alle informazioni sui rischi dei vaccini è sempre più limitato, e le lesioni e morti da vaccino sono coperte totalmente. Coloro che negano i rischi da vaccino sono sempre più a corto di scuse, e i rischi per la salute da vaccinazioni eccessive stanno diventando sempre più evidenti. I medici hanno sempre più potere per forzare l’uso dei vaccini per bambini e adulti, senza fare domande e senza eccezioni. I tassi di autismo sono aumentati drammaticamente in parallelo all’aumento del numero di vaccini per l’infanzia. Nel 1986, l’autismo colpiva una persona su 2.000. Nel 1992 è stato di 1 su 500, nel 2004 era salito a 1 su 150, e secondo le statistiche rilasciate recentemente, il tasso di autismo è ora di un bambino americano su 50.

 

http://www.nvic.org/NVIC-Vaccine-News/May-2013/desperate-times-for-vaccine-risk-denialism.aspx

05-09-2015

Lo zenzero è uno di quegli ingredienti naturali che tutti dovremmo avere in casa, sempre. Le sue proprietà sono infatti tantissime, come abbiamo visto diverse volte: è efficace nel trattamento dell’artrite; aggiunto a una tisana diventa un alleato contro tosse e raffreddore; bevuto la mattina, con acqua e limone, offre una ricarica di energia unica; ed è, infine, noto per i suoi effetti antiossidanti e antidolorifici. Insomma, lo zenzero è un vero e proprio toccasana per il nostro organismo. Negli ultimi anni, poi, la ricerca scientifica si è concentrata molto sull’azione di questa spezia nella prevenzione e nella lotta contro il cancro e i suoi sintomi più dolorosi. Con risultati spesso sorprendenti. Il suo infuso, ad esempio, si sarebbe dimostrato un ottimo alleato per contrastare vomito e nausea, sintomi molto frequenti nelle persone sottoposte alla chemioterapia. La sperimentazione nel settore deve ancora essere sviluppata in pieno, ma i ricercatori hanno ottenuto alcuni risultati importanti, che fanno ben sperare per il futuro. Ecco alcune delle più significative ricerche che mostrano le sorprendenti proprietà anticancro dello zenzero. Nel 2007, medici e scienziati hanno condotto un esperimento sugli effetti del [6]-gingerol, un componente dello zenzero, nei casi di cancro alle ovaie. I risultati sono stati promettenti: “Lo zenzero inibisce la crescita e modula la secrezione di fattori angiogenetici nelle cellule tumorali delle ovaie”. L’utilizzo quotidiano di questo ingrediente, quindi, “potrebbe potenzialmente aiutare nel trattamento e nella prevenzione del cancro alle ovaie”.
Alla Medical School dell’Università del Michigan, invece, hanno coinvolto 30 volontari per valutare gli effetti della radice di zenzero sul cancro al colon. I volontari sono stati suddivisi poi in due gruppi: al primo sono stati somministrati due grammi di questo ingrediente ogni giorno, per 28 giorni; al secondo gruppo, invece, è stato somministrato un placebo. Secondo i ricercatori, coloro che hanno ricevuto lo zenzero avrebbero mostrato una riduzione dell’infiammazione al colon, un disturbo collegato al cancro intestinale. SuzannaZick, dottoressa naturopata che ha condotto la ricerca insieme ad alcuni colleghi, ha spiegato che l’interesse in questo tipo di trattamenti “continuerà a crescere, dal momento che le persone cercano modalità di prevenzione del cancro che siano atossiche e che migliorino la qualità delle loro vite”. Risultati simili sono stati raggiunti durante un’indagine svolta presso il Medical College del Wisconsin, dove secondo i ricercatori “sarebbe prudente confermare lo zenzero come chemiopreventivo per il cancro al colon retto negli animali”.
Più recentemente, nel 2014, è stato condotto uno studio In Vitro e In Vivo sugli effetti dello zenzero in polvere nella cura del cancro alla prostata, stavolta sfruttando le proprietà di un altro componente, il 6-Shogaol, “un composto bioattivo che ha dimostrato possedere attività di tipo anti-infiammatorio e anti-cancro. In questo studio, sono stati investigati gli effetti del 6-SHO sulla crescita delle cellule tumorali nella prostata. Il 6-SHO ha efficacemente ridotto la sopravvivenza e ha indotto l’apoptosi delle cellule tumorali prostatiche in coltura, sia umane che dei topi”. Nel 2011,il Dipartimento di Biologia della Georgia State University ha invece dimostrato che “tutti gli estratti dello zenzero esercitano effetti significativi nell’impedire la crescita e nell’induzione alla morte di uno spettro di cellule tumorali prostatiche”. Le proprietà antitumorali dello zenzero, dunque, sono state confermate in diverse ricerche. La speranza è che questi risultati positivi portino all’estensione della ricerca nel campo della prevenzione e della lotta ai tumori, per delle cure che siano effettivamente più sane, meno invasive e con minori effetti collaterali per i pazienti affetti da tale terribile malattia.

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2241638/

http://cancerpreventionresearch.aacrjournals.org/content/6/4/257?sid=4ab2800c-47ad-4649-8150-0d3459273a02

https://www.cambridge.org/core/journals/british-journal-of-nutrition/article/benefits-of-whole-ginger-extract-in-prostate-cancer/ACBBC9D7C1F9C24D531B8E833E68284A

 

05-09-2015

Quando le sostanze chimiche vengono a contatto con la pelle, sono assorbite direttamente nel flusso sanguigno senza filtri di alcun genere, andando direttamente negli organi bersaglio. I prodotti per l’igiene femminile, come assorbenti e tamponi igienici, sono una fonte spesso ignorata, di una varietà di ingredienti potenzialmente tossici, compresi organismi geneticamente modificati e pesticidi. I produttori di assorbenti e tamponi igienici non sono tenuti a rivelare gli ingredienti utilizzati nei loro prodotti. Un prodotto sanitario convenzionale contiene l’equivalente di circa quattro sacchetti di plastica. Un certo numero di sostanze chimiche plastificanti sono state collegate ad alterazioni del sistema endocrino, malattie cardiache e cancro. Assorbenti e tamponi convenzionali possono anche contenere diossine, fibre sintetiche e additivi petrolchimici. I tamponi possono reagire con i batteri del vostro corpo per creare un ambiente ideale per lo sviluppo di microrganismi patogeni, innescando una sindrome da shock tossico potenzialmente fatale (TSS).

 

http://naturallysavvy.com/care/conventional-feminine-hygiene-products-a-womens-issue-with-toxic-implications

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